OBC Transeuropa e altre 20 Organizzazioni impegnate nella difesa della libertà di espressione e dei diritti umani condannano il report di un think-tank turco filogovernativo, il quale accusa i maggiori media internazionali di faziosità nei confronti del governo, prendendo di mira i corrispondenti di quest’ultimi. Per le organizzazioni, questo report rappresenta una pericolosa escalation delle vessazioni nei confronti dei giornalisti del paese.
È di mercoledì la notizia dell’approvazione, da parte del Consiglio dei ministri albanese, del cosiddetto ‘anti-defamation package’, due disegni di legge proposti dallo stesso primo ministro Edi Rama che, sin dalla loro presentazione, hanno destato numerose critiche da parte delle organizzazioni albanesi per la difesa dei diritti umani e dei maggiori esperti internazionali, tra i quali Reporters Without Borders e la European Federation of Journalists. I testi definitivi approvati durante il Consiglio dei ministri non sono però ancora stati resi pubblici.
Dal 6 al 16 luglio sono previste dieci giornate di mobilitazione in tutta la penisola balcanica per la difesa degli ecosistemi fluviali, minacciati dalla costruzione di oltre 3000 dighe.
Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo, e Jean-Claude Juncker presidente della Commissione europea, hanno reso noto nei giorni scorsi che tra i membri dell’Unione europea non c'è accordo per quanto riguarda la data di avvio dei negoziati di adesione con la Macedonia del Nord e l’Albania.
L'Alta Corte di Cassazione e Giustizia della Romania ha condannato oggi il leader del Partito socialdemocratico (Psd) – principale formazione al governo in Romania – e presidente della Camera dei deputati, Liviu Dragnea a tre anni e sei mesi di carcere per istigazione ad abuso di ufficio.
Il risultato delle europee a Cipro non presenta grandi sorprese rispetto al 2014. Il partito di centrodestra DISY (Raggruppamento democratico, in quota al PPE) è arrivato in testa ottenendo il 29% dei voti. Lo segue il Partito progressista dei lavoratori (AKEL), che ha raccolto il 27,5% delle preferenze. Ciascun partito sarà rappresentato all’europarlamento da due rappresentanti.
In Slovenia i risultati si sono rivelati in linea con i sondaggi: l'alleanza di stampo conservatrice guidata dal Partito democratico sloveno (SDS) di Janez Janša, vicino a Viktor Orban, assieme ai moderati del Partito popolare sloveno (SLS) escono largamente vincitori di queste elezioni europee con il 26,4% dei voti. Seguono i social-democratici (SD, 18,64%) che si attestano davanti al partito del primo ministro Marjan Šarec (LMŠ,15,58%). Seguono infine i Cristiano-democratici di Nuova Slovenia (Nsi, 11,07%).
Il partito di Alexis Tsipras, dato per sconfitto da tutti i sondaggi, non è riuscito a recuperare terreno nonostante il forte impegno personale del primo ministro per cercare di convincere i delusi e gli indecisi.