Primo Piano

20 dicembre

18/12/2013 - 

Fratelli

Popoli fratelli, tanto fratelli da utilizzare le stesse leggi. All'esame del soviet supremo dell'autoproclamata repubblica di Transnistria vi è l'adozione in costituzione dell'impianto normativo russo. “Il treno della Moldavia in corsa verso l’Europa perderà i suoi vagoni in Transnistria”, commenta sarcastico Dimirty Rogozin, vice primo ministro russo.

Sorelle e fratelli di bronzo, venuti perlopiù dal passato ad abitare le piazze e i luoghi pubblici di Skopje, capitale della Macedonia. Statue fortemente volute dal governo attualmente in carica. Un progetto che un risultato l'ha sicuramente raggiunto: ha diviso il paese tra chi le adora e chi le aborre. Ed è avvenuto anche col nuovo arrivato: lo zar serbo Dušan.

Si sa, le liti maggiori spesso sono quelle in famiglia. Sembra stia avvenendo anche in Turchia dove a seguito di un grande scandalo di corruzione l'establishment al governo rischia forti divisioni. Infine la storia di una divisione tra fratelli, o forse cugini, in ogni caso parenti prossimi: il 9 dicembre scorso il premier montenegrino Milo Đukanović è stato in visita a Belgrado segnando di fatto la fine di 10 anni di gelo dei rapporti tra Serbia e Montenegro.

L'appuntamento con la prossima newsletter è per venerdì 10 gennaio. Buone feste a tutti!

Bloc-notes: Georgia, la protesta dei carcerati; Croazia: le firme contro il cirillico; Romania: tagli alle presenze militari all'estero; La Fifa punisce Šimunić; Ex-ju: monumenti spaziali

13 dicembre

12/12/2013 - 

Mattoni

Sono mattoni di pace e convivenza quelli posti durante la sua vita da Alexander Langer, molti dei quali lasciati nei Balcani. Ora una graphic novel racconta la sua storia. Roberto Spagnoli ha intervistato gli autori.

Vi sono invece opere di costruzione molto meno edificanti. Andrea Rossini in settimana ci ha presentato un bel lavoro di inchiesta multimediale dove si racconta la città di Sochi, in vista delle Olimpiadi invernali di febbraio 2014, trasformata in un vero e proprio fortino. Come poco edificanti sono i muri non di mattoni ma di filo spinato lungo il confine fra Georgia e Ossezia del Sud, eretti da Mosca dopo che Tbilisi ha espresso l'intenzione a Vilnius di siglare l’accordo di associazione con l’UE.

Rimanendo sul tema post-Vilnius quella ad esserne uscita meglio sembra la Moldavia, con la prospettiva di rimozione dei visti verso l'Ue per i suoi cittadini, ma secondo il think tank ESI, vi sono ancora molti mattoni da porre per rendere solida la sua prospettiva europea. Infine mattone e speculazione in Grecia. Le difficoltà economiche hanno causato il crollo del prezzo degli immobili e c'è chi prova ad approfittarne.

Bloc-notes: Sui visti Bruxelles sbaglia; I fondi Ue per la Bosnia finiscono in Kosovo

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6 dicembre

06/12/2013 - 

Vicini

Sono i vicini dell'Unione europea. Quelli che - almeno per un bel po' - non possono entrare ma a cui è data la possibilità di avvicinarsi alla soglia di ingresso. C'è chi s'affretta, chi si rifiuta e chi tentenna sotto le pressioni di un ex padrone di casa, la Russia.

In settimana abbiamo raccontato il summit sulla cosiddetta Eastern partnership tenutosi a Vilnius, capitale della Lituania, dove l'Ue e i suoi paesi membri hanno incontrato Azerbaijan, Moldavia, Georgia, Bielorussia, Armenia e Ucraina. Ne hanno scritto per noi Danilo Elia e Giorgio Comai.

Se Moldavia e Georgia hanno fatto un passo rilevante di avvicinamento all'Unione, Vilnius sarà ricordata per la brusca frenata dell'Ucraina, il cui governo ha preferito sospendere la firma dell'Accordo di associazione, scatenando le proteste di piazza, pesantemente represse dalla polizia. Onnik Krikorian ce le racconta con le sue fotografie, proponendoci un punto di vista defilato ma interessante: la capitale della Georgia Tbilisi dove in molti hanno manifestato in solidarietà ai cittadini ucraini.

Bloc Notes: Sarajevo: la Viječnica si svela; Jozip Broz Tito: l'apparizione; Solidarietà a Presseurop.eu; Kosovo: sorprese al secondo turno delle amministrative;

OBC tour! Lunedì 9 dicembre Luisa Chiodi, direttrice scientifica di OBC, interverrà a Firenze al convegno promosso dall'European University Institute "The 28th Star. Challenges of the Croatian Accession to the EU and the European Future of Western Balkans"; il giorno dopo saremo a Roma, alla Farnesina, a presentare due position paper al seminario "Politica estera e di difesa: quale Italia in Europa?".

28 novembre

29/11/2013 - 

Direzioni

Governo di sinistra? Paese a destra. Nella recente storia croata sembra essere una regola fissa. Ogni qualvolta il paese è stato governato dal centro-sinistra ha incontrato fortissime resistenze. Attualmente il premier socialdemocratico Milanović si trova ad affrontare le proteste dei reduci contro il bilinguismo a Vukovar, un referendum per blindare la famiglia tradizionale e infine il clamore sollevato dal difensore della nazionale di calcio Josip Šimunić. L'analisi di Drago Hedl.

Vuoi volare da Tirana a Roma con Belle Air? E allora resti a piedi. Nei giorni scorsi quella che era ormai diventata nei fatti la compagnia di bandiera albanese ha bloccato i voli. Dietro a questa ancora confusa vicenda - scrive Marjola Rukaj - sembrano esserci anni di tasse non pagate e proprietari occulti vicini, anzi vicinissimi, all'ex premier Sali Berisha.

Turchia, nuova direzione cercasi. Con lo scoppio della guerra in Siria il governo di Ankara è stato costretto a rivedere il proprio approccio in politica estera. Secondo Mete Çubukçu, uno dei più noti giornalisti della tv nazionale turca, è ora necessario un profondo ripensamento. Lo hanno incontrato per noi Fazıla Mat e Alba Gilabert.

Bloc Notes: Al via il summit di Vilnius; OSCE alla Macedonia: liberate il giornalista Kežarovski; Croazia: il calcio alla memoria; Armenia e basi russe; Moldavia: in piazza per dire no all'Europa e sì alla Russia

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22 novembre

21/11/2013 - 

Chimica

In questi giorni c'è un feeling diverso in Albania tra società civile e governo. Per la prima volta nella storia dell'Albania post-comunista il primo ministro ha fatto una scelta ascoltando la piazza e non gli Stati Uniti: niente smaltimento delle armi chimiche siriane in Albania. Un reportage di Nicola Pedrazzi dalle strade di Tirana ed un'analisi di Marjola Rukaj.

Sembra non esserci più chimica tra Belgrado e i serbi del Kosovo. Domenica scorsa la ripetizione delle elezioni amministrative in tre seggi del nord del paese, resesi necessarie dopo le violenze di inizi novembre. Una tornata elettorale salutata da molti come un successo. 20% di affluenza e pressioni varie sugli elettori. Un successo? Un post e un articolo da Belgrado di Dragan Janjić.

Non è invece mai mancata la chimica tra politica e tifo estremista in Serbia. Ciononostante dopo recenti episodi di violenza e teppismo negli stadi, le autorità serbe promettono misure drastiche. Ma è una storia che si ripete ormai da anni. Che cosa impedisce alla politica di affrontare efficacemente il problema? L'articolo di Federico Sicurella.

Bloc Notes: Šimunić: Per la Patria, pronti!; Realpolitik in salsa kosovara; Mitrovica nord, elezioni ripetute; L'Albania dice no alle armi chimiche.

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15 novembre

14/11/2013 - 

Caviale

Le recenti elezioni presidenziali in Azerbaijan, che per l'OSCE sono state probabilmente tra le peggiori mai osservate nella storia di quest'istituzione, per i parlamentari europei e del Consiglio d'Europa sono state libere e trasparenti. E cosa c'entra il caviale? C'entra eccome. Un nostro approfondimento a firma di Luka Zanoni.

Sempre di cibo, ma in questo caso buono e giusto, abbiamo scritto dedicando un articolo ad un recente evento promosso da Slow Food Bulgaria e OBC a Sofia. Quali le prospettive dei piccoli produttori nell'Europa allargata? Opportunità e contraddizioni nel pezzo di Tzvetina Borisova.

Infine vi proponiamo un grande viaggio multimediale: nel 1930 il poeta russo Osip Mandel'štam intraprese con la moglie Nadežda un viaggio nel Caucaso, l'ultimo prima della condanna al confino e poi alla morte in un lager siberiano. L'itinerario percorso dai due scrittori, la loro vicenda poetica e umana, sono il soggetto di un nuovo progetto di documentario di Osservatorio, di cui presentiamo ai lettori un'anteprima multimediale.

Bloc Notes: Il muro turco.

Diventare Europa! Domani 16 novembre, a Bergamo, il convegno internazionale di OBC "Diventare Europa". Studiosi, giornalisti, politici e diplomatici discutono dell'eredità degli anni Novanta nei Balcani e sulle sfide del presente. Partecipa o segui la diretta streaming collegandoti alla home page di OBC.

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8 novembre

07/11/2013 - 

Assenze

Il 9 novembre del 1993 il Ponte Vecchio, a Mostar, crollò sotto i colpi dell'artiglieria croato-bosniaca. “Le persone incredule uscirono dai rifugi e si recarono di corsa sulla sponda, cercando il Ponte. Sbalorditi fissavano il vuoto e la voragine. Il Vecchio non c’era più. Gridavano, piangevano, minacciavano, maledicevano, alzavano le mani verso il cielo e chiedevano: Perché?”, ha scritto nel suo diario Džemal Humo, poeta di Mostar. Un approfondimento di Azra Nuhefendić.

Risultano assenti. Sono decine le famiglie bosniaco musulmane che hanno ritirato i propri figli dalle scuole che frequentavano in Republika Srpska. Reclamano l'insegnamento delle proprie materie nazionali. La protesta si è ora spostata a Sarajevo. Il nostro reportage.

E' la prima vera sconfitta per l'astro nascente della politica in Serbia, Aleksandar Vučić. Nonostante l'invito di Belgrado, i serbi del nord del Kosovo non sono infatti andati a votare alle recenti amministrative. La comunità internazionale continua a palesare un ottimismo di facciata, ma in Kosovo sembra ogni volta si debba ricominciare tutto da capo.

Bloc Notes: Armi chimiche siriane: ci pensi l'Albania; Amministrative kosovare, i risultati preliminari visti da Kosovo 2.0; La bozza di Vilnius

Diventare Europa! Il 16 novembre, a Bergamo, il convegno internazionale di OBC "Diventare Europa". Studiosi, giornalisti, politici e diplomatici discutono dell'eredità degli anni Novanta nei Balcani e sulle sfide del presente. Aperte le iscrizioni on-line

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31 ottobre

30/10/2013 - 

Dita

Just about my fingers è il titolo di un documentario di Paolo Martino, dove si narra la vita dei cosiddetti “ragazzi della rete”, che attendono per mesi a Igoumenitsa e in altre località greche, l'occasione buona per proseguire il loro viaggio clandestino verso l'Unione europea. Il regista ci racconta il senso di questo lavoro.

Non ha mai avuto paura di sporcarsi le mani. Non perché senza scrupoli ma esattamente per il contrario, perché testardamente ligio ai suoi principi. E' scomparso prematuramente a Belgrado Srđa Popović, celebre avvocato e storico punto di riferimento per chi in Serbia si batte per la difesa dei diritti umani. Un nostro post.

Nessun gioco di prestigio, nessun battito di mani che trasforma sassi in farfalle. In Georgia si sono tenute le elezioni presidenziali, in un clima sereno e senza alcuna contestazione della legittimità dei risultati usciti dalle urne. Ha vinto il candidato di “Sogno georgiano”, del miliardario Ivanishvili, che ora controlla le principali cariche del paese.

Bloc Notes: Le olimpiadi di Sochi e le leggi LGBT; Srđa Popović, difensore dei diritti umani; Presidenziali in Georgia, finisce l’era Saakashvili

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25 ottobre

25/10/2013 - 

Banditi

Banditi, predoni, furfanti che si aggirano nelle bettole più fumose e rubano le sonorità della tradizione cipriota per poi restituirle in un linguaggio musicale quanto mai attuale. Sono i Monsieur Doumani, presentati dal nostro critico musicale Gianluca Grossi.

In settimana abbiamo poi scritto anche di banditi molto meno romantici, che si stanno rendendo responsabili dello spoglio delle ricchezze culturali della Macedonia. Centinaia di preziose icone sono state rubate nei mesi scorsi da piccole chiese rurali, un vero e proprio saccheggio.

E poi la condanna all'ergastolo del numero due del cosiddetto Emirato del Caucaso, da parte di un tribunale russo; l'espulsione dalla Francia di Leonarda, ragazza rom; l'impatto della crisi in Grecia sulle “scuole speciali” destinate a bambini disabili e il primo Gay Pride nella capitale del Montenegro, Podgorica.

Bloc Notes: Bosnia Erzegovina: la più grande fossa comune mai scoperta; Addio a Jovanka Broz; Luci e ombre

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18 ottobre

18/10/2013 - 

Numeri

Martedì sera è ufficialmente terminata la raccolta dati del censimento in Bosnia Erzegovina. Dai risultati emergerà l'immagine del paese a 20 anni dalla guerra. Le istituzioni ostentano grande soddisfazione, ma c'è chi non lesina critiche per come si è svolto. L'approfondimento di Rodolfo Toé.

Numeri da fuoriclasse: i giocatori della nazionale bosniaca hanno staccato questa settimana, il pass per andare a giocarsi la coppa del mondo in Brasile. Un successo frutto di un processo lungo e accidentato, un successo non solo sportivo. Un'analisi di Loïc Tregoures.

Un miliardo di euro. Questa la cifra che deve risparmiare il governo serbo il prossimo anno per mantenere la stabilità finanziaria. E per farlo ha deciso di tagliare sugli stipendi più alti nel settore pubblico. Non sarà però facile per il governo applicare le misure adottate. Da Belgrado, la corrispondenza di Dragan Janjić.

Bloc Notes: Hajmo Bosno, hajmo Hercegovino!; Il ministro scrittore; Croazia: ottobre, il mese contadino

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