Primo Piano

15 gennaio

15/01/2021 - 

Dibattito

Ethos – serie televisiva turca uscita su Netflix - servendosi di rara bellezza cinematografica e di un cast stellare riesce a portare la Turchia in una seduta psichiatrica collettiva dove l’intera società si incontra per discutere dei molti muri invisibili che separano persone abituate a vivere nello stesso luogo e nello stesso tempo, ignorandosi a vicenda. L'articolo di Filippo Cicciù.

Anche Radio Študent, storica emittente studentesca con sede a Lubiana, è da 50 anni spazio di catarsi e dibattito. Ora una pugnalata fraterna dell'Organizzazione studentesca dell'Università di Lubiana ŠOU – di fatto suo editore – rischia di cancellare per sempre quest'esperienza. La cronaca raccontata da Davide Sighele.

In Bosnia si può parlare di lager nei quali vengono rinchiusi i migranti? Su questo in settimana un'intervista doppia a firma di Omer Karabeg; poi un viaggio in ferrovia con Fabio Fiori, con lo sguardo fisso sull'Adriatico; un'intervista sul futuro della Bosnia Erzegovina con il politologo Nenad Stojanović; la possibile auto-esclusione dalla politica della Georgia del magnate Ivanishvili. E molto altro! Buona lettura.

Bloc notes: Covid-19 in Croazia, stipendi in caduta; Kosovo: la presidente ad interim Vjosa Osmani vittima di attacchi sessisti

8 gennaio

08/01/2021 - 

Addio Dragan

Nella notte tra il 30 e il 31 dicembre è venuto a mancare Dragan Janjić. Giornalista, baluardo dei media indipendenti, fondatore e caporedattore dell'agenzia Beta, già vice caporedattore del quotidiano Politika e vicepresidente dell’Associazione dei giornalisti indipendenti della Serbia (NUNS) e, dal 2013, corrispondente per OBC Transeuropa.

In questi anni abbiamo lavorato insieme, ci siamo confrontati, abbiamo discusso, condiviso situazioni critiche. Questa primavera, durante il lockdown, abbiamo trascorso le serate a scambiarci informazioni e impressioni su quello che stava accadendo. Aveva sempre una buona parola, un sorriso, un consiglio da condividere.

Ci mancherai Dragan. Mancherai alla Serbia e al mondo dei media: mancherà la tua voce, i tuoi commenti, i tuoi pungenti tweet. Te ne sei andato all'improvviso lasciando tutti senza fiato. Sarai ricordato per aver lottato per la libertà di espressione, per un mondo più giusto e rispettoso dei diritti umani. Ti ricorderemo come un amico sincero ed onesto, come un collega prezioso e un analista acuto. Addio Dragan.

Vai a tutti gli articoli scritti per OBC Transeuropa da Dragan Janjić

Bloc notes: Addio a Dragan Janjić; Terremoto in Croazia; Bosnia: brucia il campo per migranti Lipa, in centinaia per strada; La resilienza nel disordine mondiale post-Covid; Gorizia e Nova Gorica: due Gorizie, una città, un’Europa; Questa pioggia non si fermerà mai

18 dicembre

17/12/2020 - 

Sguardi

Guardando alle pubblicazioni di questa settimana - in questo periodo in cui si è portati a fare considerazioni sul tempo trascorso – possiamo dire che riassumono molto di quello che abbiamo cercato di fare durante l'anno, sia sul portale che grazie ai vari progetti che stiamo portando avanti.

Gli articoli di Alfredo Sasso, Dunja Mijatović e Ahmed Burić sui 25 anni dagli Accordi di Dayton forniscono spunti di analisi capaci di raccontare gli sviluppi di lungo periodo di un paese; il commento di Andi Bushati sulle proteste violente seguite all'uccisione a Tirana di un ragazzo 25enne garantisce uno sguardo controcorrente, per capire l'Albania andando oltre la mera cronaca.

Poi un articolo per non dimenticare le vittime di una strage avvenuta in Bosnia Erzegovina nel 1995; tre focus sull'ambiente, tra cui una mappa interattiva sull'aumento delle temperature in Europa. E tanta cultura, per rafforzare i ponti e conoscere meglio le società: Irene Dioli su serie tv e disinformazione russa; una doppia recensione di Diego Zandel; un'intervista a Daniele Babbo, autore di un documentario sui tuffatori di Mostar. Buona lettura e buone feste! La prossima newsletter arriverà venerdì 8 gennaio.

Bloc notes: Una mappa interattiva sul cambiamento climatico in Europa; Mostar al voto dopo 12 anni; Amnesty International denuncia gravi crimini di guerra nel recente conflitto Armenia-Azerbaijan

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11 dicembre

11/12/2020 - 

Abbandonati

Lasciati a loro stessi, al gelo dell'inverno. Sono migliaia i migranti, rifugiati e richiedenti asilo che in Bosnia Erzegovina sono costretti a dormire in rifugi di fortuna. In una lettera resa pubblica oggi Dunja Mijatović, Commissaria per i diritti umani del Consiglio d'Europa, denuncia quanto sta accadendo e invita il governo bosniaco ad assumersi le proprie responsabilità. L'approfondimento di Nicole Corritore.

Gli organizzatori di Exit, uno tra i principali festival europei di musica elettronica, si sentono abbandonati e minacciano di andarsene dalla Serbia. Stanno subendo le dure conseguenze della pandemia e invitano il governo a sostenere non solo loro ma tutto il sistema della cultura nel paese. Un'intervista a Sanjin Đukić a firma di Una Miletić.

In settimana poi un reportage sulla situazione delle migliaia di sfollati causati dalla recente guerra in Nagorno-Karabakh; i risultati delle elezioni politiche tenutesi in Romania lo scorso 6 dicembre; un approfondimento nel contesto del nostro progetto Esvei su cybersecurity, tecnologia e democrazia. E molto altro. Buona lettura!

Bloc notes: Parlamentari 2020 in Romania: dove si è votato chi?; Solidarietà dei giornalisti europei alla nostra corrispondente Arzu Geybullayeva; Montenegro: Zdravko Krivokapić alla guida del nuovo esecutivo

4 dicembre

03/12/2020 -  Davide Sighele

Insufficiente

Già prima della pandemia le risorse per l’assistenza mentale in Europa erano insufficienti. Il Covid-19 ha poi provocato un vero e proprio tsunami nel settore, dalla Spagna alla Romania. Questa settimana abbiamo pubblicato sulla questione un'inchiesta del nostro progetto EDJNet, in contemporanea con molti altri media europei.

Questa volta, a prendere l'insufficienza, non sono stati i singoli studenti ma gli interi sistemi scolastici dei Balcani. I ricercatori Gentiola Madhi e Francesco Trupia - che hanno analizzato come la scuola dei vari paesi ha operato durante i primi mesi di pandemia - hanno rilevato pochi investimenti, politicizzazione e didattica a distanza che ha accentuato le differenze sociali.

Da non perdere poi un'analisi sulle imminenti elezioni politiche in Romania; un commento su come, in Bosnia Erzegovina i criminali di guerra vengano ancora visti come eroi; la Croazia, tra le aree d'Europa dove il Covid-19 sta colpendo più forte. E molto altro. Buona lettura!

Bloc notes: Bosnia Erzegovina: chiudere il campo di Lipa, ora!; In memoria di Lejla Hairlahović; La miniera d’oro della discordia; I Balcani e la seconda ondata di Covid 19; Querele bavaglio: la società civile propone una direttiva

Libri! Il processo di integrazione europea ha influenzato la memoria collettiva nei paesi dei Balcani occidentali? Ne parleranno oggi 4 dicembre alle 18.00 in diretta Facebook, la co-curatrice del volume Europeanisation and Memory Politics in the Western Balkans Ana Milošević, la direttrice OBCT Luisa Chiodi e il ricercatore Marco Abram

27 novembre

26/11/2020 - 

Eppure

Emigrazione, cleptocrazia, diatribe di confine, conflitti congelati e in atto, repressione dei diritti fondamentali... tutte questioni di cui ci troviamo quotidianamente a scrivere. Eppure, ci sono sempre anche incontri, notizie, avvenimenti che aprono su squarci di speranza per il futuro.

Questa settimana la nostra corrispondente Arzu Geybullayeva, in un suo articolo, ci ha indicato la strada della fiducia nell'umanità, mostrandoci la sua forza e coraggio nello schierarsi a favore della pace.

Spostandoci in Bosnia Erzegovina sono state molte le cittadine e i cittadini a votare, alle recenti amministrative, contro i partiti etnonazionali. “La liberazione – speriamo – è iniziata”, scrive Ahmed Burić in un suo commento. In settimana anche molto altro, buona lettura!

#Lobbying4Change Il 2 dicembre a Roma The Good Lobby Italia assieme anche a OBC Transeuropa presenta una nuova coalizione per una legge sul lobbying nel nostro paese, per rendere le decisioni pubbliche più trasparenti e partecipate Libri! Il 4 dicembre i nostri Luisa Chiodi e Marco Abram presentano un libro di Ana Milošević su come il processo di integrazione europea ha influenzato la memoria collettiva nei paesi dei Balcani occidentali

20 novembre

19/11/2020 - 

Voto

Vi sono momenti storici in cui il voto espresso dai cittadini ha un significato che va ben oltre la seppur fondamentale elezione di propri rappresentanti in assemblee rappresentative. È stato di certo così in Bosnia Erzegovina il 18 novembre del 1990.

Per la prima volta – e l'ultima nella Jugoslavia unita – si tennero elezioni multipartitiche. Vi fu il trionfo dei partiti su base etnica. Le tragiche conseguenze nell'approfondimento di Alfredo Sasso e nel ricordo di Božidar Stanišić.

Trent'anni dopo, con le elezioni amministrative tenutesi in Bosnia Erzegovina domenica 15 novembre, l’opposizione ai partiti etno-nazionalisti è riuscita a conquistare varie città, tra cui Sarajevo e Banja Luka. L'analisi di Elvira Jukić-Mujkić. E poi la seconda ondata di pandemia in Serbia; il brodetto, vera e propria istituzione adriatica; il libro Shooting in Sarajevo. Buona lettura!

Bloc notes: Montenegro, i partiti delle minoranze etniche rifiutano l’ingresso nel nuovo governo; In nome di Daphne contro le querele temerarie: l'appello in diverse lingue d'Europa; Elezioni locali in Bosnia: un autunno con il profumo di primavera; Presidenziali in Moldavia: al secondo turno vince Maia Sandu

Webinar! Il 27 novembre OBCT co-organizza "Oltre i confini. Mobilitazioni transnazionali con i migranti ai confini dell'Ue"

13 novembre

13/11/2020 - 

Improvvisamente

In una notte, all'improvviso, è finita. Con la mediazione di Mosca lunedì è stato raggiunto un accordo tra Armenia e Azerbaijan sul Nagorno Karabakh: di fatto una resa di Yerevan che cede numerosi territori.

Migliaia i morti, nuovi sfollati, distruzione e anime scosse. Ma un accordo poteva e doveva essere raggiunto negli anni precedenti per via diplomatica. Questa guerra lascerà nuove e durature lacerazioni nella regione.

In settimana gli interventi del nostro ricercatore Giorgio Comai su Radio3 e Radio1; i commenti di Paolo Bergamaschi e Thomas de Waal; il racconto fotografico di Vaghinak Ghazaryan.

Bloc notes: In Bosnia Erzegovina si vota per le amministrative; Tra Serbia e Albania basta la carta di identità; Vertice Balcani Occidentali-Ue: a Sofia un mini-mercato comune e litigi storico-nazionali; Nagorno Karabakh: è cessate il fuoco globale

Webinar! "Identità nazionale, immigrazione e rifugiati: oltre il populismo e la polarizzazione", il 16 novembre, promuove The good lobby, interviene tra gli altri la nostra Rossella Vignola

6 ottobre

06/11/2020 - 

Respiro

Il Košutnjak è il polmone verde della città di Belgrado ed è da anni sotto assedio. Con la scusa di una riqualificazione degli edifici di quelli che furono gli Avala Film, il colosso della cinematografia jugoslava, 35 ettari di bosco e aree verdi rischiano ora la distruzione. Ma i belgradesi, come accaduto altre volte, si stanno strenuamente battendo. Nicola Dotto ha intervistato l'attivista Dejan Jovanović.

Lunedì 30 ottobre, dopo complicazioni respiratorie dovute al Covid-19, ha esalato l'ultimo respiro il metropolita Amfilohije, a capo della Chiesa ortodossa serba in Montenegro. Fu paladino della Grande Serbia e viene ora celebrato come costruttore di ponti. Il commento di Ahmed Burić.

In settimana l'approfondimento sulle parlamentari in Georgia dove Sogno Georgiano si è confermato prima forza politica del paese; internet, censura e guerra in Azerbaijan; le violenze impunite della polizia croata nei confronti dei migranti; e molto altro! Buona lettura.

Bloc notes: Querele temerarie ai giornalisti; Bulgaria: chi ha paura della vagina?; Presidenziali in Moldavia: Maia Sandu si impone sull'uscente Igor Dodon, ora il ballottaggio; Montenegro, è morto il metropolita Amfilohije

Media: l'11 e il 12 novembre una due giorni – rigorosamente on-line - dedicata a disinformazione e Balcani Occidentali; tra gli ospiti Luisa Chiodi e Giorgio Comai di Obct

30 ottobre

30/10/2020 - 

Separati

In Georgia vi sono due consistenti comunità di armeni e azeri che vivono perlopiù in modo separato. Il conflitto in corso ha esacerbato gli animi delle due minoranze, in particolare sui social media, destando la preoccupazione degli analisti. L'articolo di Onnik James Krikorian.

Nelle recenti elezioni presidenziali a Cipro nord ha vinto di misura Ersin Tatar, candidato di centro-destra, anti-federalista e considerato vicino a Recep Tayyip Erdoğan. Una vittoria che mette ancora una volta in discussione gli sforzi diplomatici per riunire l'isola, divisa dal 1974. L'approfondimento di Filippo Cicciù.

In settimana poi un'intervista a Mauro Ravarino, che ha curato una nuova edizione di “La guerra in casa”, fondamentale libro di Luca Rastello; gli strumenti in arrivo per la tutela dello stato di diritto nell'Ue; il nuovo governo in Serbia, nato con la data di scadenza. Buona lettura!

Bloc notes: Montenegro, è morto il metropolita Amfilohije; Presidenziali in Moldavia: Igor Dodon e Maia Sandu i favoriti per il ballottaggio; Amministrative in Ucraina: molte grandi città al secondo turno; Nuovo cessate il fuoco in Nagorno Karabakh

Convegno! Il 2 e 4 novembre Luisa Chiodi, direttrice scientifica di OBCT, e Maria Francesca Rita, del team del Media Freedom Resource Centre gestito da OBCT, saranno ospiti di un convegno dell'Università di Oslo in occasione della giornata mondiale UNESCO per mettere fine all'impunità per i crimini contro i giornalisti