L'Albania dice no alle armi chimiche

18 novembre 2013

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Venerdì Edi Rama, primo ministro albanese, ha reso noto in un messaggio alla nazione che l'Albania non accetterà la richiesta Usa di smaltire sul proprio territorio le armi chimiche provenienti dalla Siria.

“Per l'Albania è impossibile essere coinvolta in quest'operazione”, ha affermato Rama dopo un lungo discorso nel quale ha lodato i rapporti tra Albania e Stati Uniti e contemporaneamente le proteste di strada nate a seguito della proposta Usa.

Immediatamente dopo la dichiarazione migliaia di manifestanti si sono raccolti a festeggiare sotto la sede del governo.

A seguito di una risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu dello scorso settembre, il regime siriano di Bashar Al-Assad dovrà rimuovere dal paese il proprio arsenale di armi chimiche entro il gennaio 2014 e quest'ultimo dovrà essere distrutto entro il giugno dello stesso anno.

Gli Stati uniti hanno chiesto all'Albania di ospitare lo smantellamento sul proprio territorio. La richiesta ha portato però a massicce proteste da parte di studenti e attivisti, che temevano le gravi conseguenze ambientali che il processo avrebbe potuto causare.

LINK: Balkan Insight

 

Questa pubblicazione è stata prodotta con il contributo dell'Unione Europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea. Vai alla pagina del progetto Racconta l'Europa all'Europa


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