Difficile negarlo: gran parte delle canzoni proposte ad Eurovision dai paesi del sud-est Europa in questi ultimi anni presentano ritmi molto più in linea con il pop mainstream contemporaneo che con le sonorità della musica folk balcanica. È quindi con un certo stupore che tra le canzoni proposte quest’anno a Eurovision si trova la proposta dell’Armenia: un pezzo cantato in armeno con sonorità folk che distintamente richiamano il sud-est Europa.
I cittadini russi residenti in Serbia, Montenegro, Bosnia Erzegovina e Macedonia del Nord, hanno potuto votare domenica 17 marzo alla tornata elettorale per le presidenziali della Federazione Russa. Il presidente uscente, Vladimir Putin vince in Bosnia Erzegovina e Macedonia del Nord
A distanza di 24 ore dall’inizio dell’attacco su Israele da parte dei militanti palestinesi di Hamas, i governi dei paesi balcanici si sono mobilitati per il rimpatrio dei propri cittadini che si trovano in Israele.
Dopo il terremoto mortale che ha colpito la Turchia e la Siria lunedì scorso, i paesi dei Balcani si stanno mobilitando per portare aiuti alla popolazione turca.
Oggi si apre a Tirana il vertice UE-Balcani. Un avvio movimentato: l’opposizione albanese ha dichiarato che manifesterà per le strade della capitale albanese per denunciare la deriva autoritaria e antieuropea del premier Edi Rama. Sarà presente anche il presidente serbo Vučić, nonostante avesse annunciato che avrebbe boicottato l'evento.
Con l'aumento vertiginoso dei prezzi del gas e dell'elettricità, molte famiglie in Europa si stanno rivolgendo alla legna come fonte alternativa di riscaldamento per il prossimo inverno. Ma l'aumento generale della domanda e il divieto di importazione dalla Russia hanno fatto salire i prezzi. Questo mette a rischio i cittadini più poveri dei Balcani, molti dei quali si riscaldano esclusivamente a legna.
Quella della Commissione europea era una presa di posizione attesa dopo il viaggio a Kiev del cancelliere tedesco Olaf Scholz, del presidente francese Emmanuel Macron, del primo ministro italiano Mario Draghi e del presidente romeno Klaus Iohannis. Ed è puntualmente arrivata venerdì scorso . La Commissione ha invitato i 27 leader Ue a concedere immediatamente lo status di candidato alla Moldavia e all'Ucraina in occasione del vertice UE del 23-24 giugno.
Un gruppo di associazioni, ong e attivisti di Serbia e Kosovo hanno emesso una dichiarazione congiunta per condannare l'aggressione della Russia contro l'Ucraina. Ne riportiamo qui di seguito il testo integrale:
La Commissione europea ha presentato ieri, 19 ottobre, al Parlamento europeo nella sede di Strasburgo il cosiddetto Pacchetto allargamento (Enlargement Package) corredato di dettagliati progress report per i sei Balcani occidentali più la Turchia, nei quali è indicato lo stato di avanzamento di ciascun paese verso l’integrazione europea e le prospettive di riforme future.
A quattro anni dall'uccisione di Daphne Caruana Galizia una coalizione di organizzazioni della società civile rinnova la richiesta di giustizia: "I nostri pensieri vanno alla famiglia, agli amici, ai colleghi e agli altri che combattono per la giustizia; ci turba profondamente dover ripetere per quattro anni di seguito la nostra richiesta di giustizia per questo attacco ignominioso mentre continua a imperare l'impunità".
Dei 735 eletti al Bundestag, 24 hanno origini balcaniche - soprattutto turche, ma anche albanesi, bosniache e croate. Tra loro vi sono Adis Ahmetović, 28 anni, e Jasmina Hostert, ferita durante l'assedio di Sarajevo ed evacuata in Germania.
Moby Dick, spettacolo della compagnia modenese "Teatro dei Venti" è finalmente in tournée in Europa sud-orientale. In Romania, Bosnia Erzegovina, Montenegro e Croazia, sta portando il messaggio del romanzo di Melville, che Cesare Pavese aveva definito "allegoria della spasmodica ricerca, della sete di conoscenza e di vendetta, del rapporto tra bene e male, della ferocia e forza devastante della natura e dell’uomo".
Ieri 5 luglio si è tenuto l'ottavo vertice del cosiddetto “processo di Berlino”, volto ad avvicinare i Balcani all'ingresso nell'Unione europea. Vi hanno preso parte la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il Commissario per il vicinato e l'allargamento, Olivér Várhelyi oltre ai capi di stato o di governo dei Balcani occidentali e le loro controparti di nove stati membri dell'UE, rappresentanti di alto livello dell'UE e del Regno Unito.
La mobilitazione di solidarietà per le popolazioni durante le guerre jugoslave, in Italia e in Europa, fu un fenomeno ampio, partecipato, estremamente variegato e per alcuni versi molto complesso.
La pandemia Covid-19 sta impattando in maniera significativa sulla stabilità della regione e sul programma di allargamento dell’Unione Europea. Questo è quello che sostengono gli esperti del Weimar Plus Working Group che anche quest’anno si sono riuniti per fare il punto sulla situazione socio-economica e politica nei Balcani occidentali.
Si è tenuto ieri, lunedì 10 maggio, il Consiglio degli Affari Esteri presieduto dall’Alto Rappresentante dell’Unione per la politica estera e la sicurezza Josep Borrell. Il Consiglio, riunitosi a Bruxelles, ha affrontato fra le tematiche principali la questione dei Balcani occidentali, definita una priorità, in cui sono stati discussi gli elementi necessari per procedere all’allargamento nella regione.
Più di 706.000 persone hanno ricevuto la cittadinanza di uno dei paesi dell'UE nel 2019, e tra i "nuovi europei", circa uno su dieci proviene dai Balcani occidentali, per un totale di circa 74.000.
Nel sud-est Europa gli appuntamenti elettorali vengono spesso percepiti come mera formalità democratica per – di fatto - confermare alla guida sempre le stesse élite. Secondo le ricercatrici Tena Prelec e Jovana Marović – autrici per conto di BiEPAG del report No longer voting for the devil you know? - le ultime elezioni tenutesi nella regione mettono però in discussione questa convinzione.
L'operato dell'agenzia europea Frontex, che si occupa di controllo dei confini terrestri e marittimi dell'Ue, verrà presto messo sotto inchiesta dal Parlamento europeo.
I momenti in cui coloro che hanno limitate possibilità di partecipazione politica alzano la loro voce, spesso si traducono in opportunità di cambiamenti sociali e politici. Le proteste non-violente si sono dimostrate spesso uno strumento legittimo per il miglioramento della società e per portare avanti la transizione democratica di un paese.
Nell'ultima pubblicazione del 2020 della serie di analisi titolate “ Political Trends & Dynamics” che la Friedrich-Ebert-Stiftung dedica ai Balcani occidentali si è chiesto ad una serie di analisti dell'area di intervenire sul tema dello stato di diritto.
94.000 euro spesi in una sola notte, per una cena in un ristorante. A pagare il conto Frontex, agenzia europea per il controllo dei confini terrestri e marittimi dell'Unione europea. È avvenuto nel 2015 a Varsavia nell'ambito di un evento di una giornata promosso da quell'anno sino al 2019 denominato “European Border and Coast Guard Day ” descritto da Frontex come “un'opportunità di condividere esperienze e buone pratiche”.
Ci sono due ordini di problemi in questo momento nei Balcani e non sono sorti adesso, sono solo emersi in tutta la loro gravità per via della pandemia da coronavirus.
Childpact da oggi a mercoledì promuove una conferenza internazionale per ragionare sulla protezione dei minori nell'area del Mar Nero. La conferenza si svolge on-line dalle 09:00 alle 11:30.
European Western Balkans, un portale web indipendente che segue e analizza i processi di integrazione Europea dei Balcani occidentali, ha intervistato pochi giorni fa Pierre Mirel. Ex direttore alla DG Enlargement della Commissione Europea ha commentato la nuova metodologia di allargamento alla luce dei tempi di COVID-19, interrogandosi sul futuro della regione.
Il BiEPAG, centro di consulenza sul sud-est Europa, ha da poco pubblicato un policy paper dove si analizza la situazione dei Balcani occidentali in tempi di pandemia globale.
Secondo Stefan Lehne, ricercatore presso Canergie Europe, l'Europa ha affrontato varie crisi nel corso dei decenni ma la pandemia del coronavirus potrebbe mettere alla prova per l'ultima volta l'UE intesa come comunità basata sulla solidarietà e su valori comuni.
Racconto sceneggiato in due puntate di Božidar Stanišič, regia di Marko Sosič, con Francesco Godina, Lorenzo Acquaviva, Maja Blagovič, Maurizio Zacchigna. Andato in onda su Radio Rai FVG il 16 e il 23 febbraio 2020, da ora disponibile in podcast.
Il sito d’informazione Courrier des Balkans, fondato dallo storico e giornalista Jean-Arnault Dérens,dal 1998 si propone di far conoscere alla comunità francofona le notizie e le analisi della stampa democratica nei paesi dell'Europa sud-orientale. Ora ha lanciato una campagna di raccolta fondi.
La proposta della Commissione Europea di riforma dei criteri del processo di allargamento dell'UE - resa pubblica martedì scorso - non sembra aver suscitato reazioni particolari tra i parlamentari europei, nonostante la presentazione delle novità anche presso la Commissione Affari Esteri del PE da parte del Commissario per il vicinato e l'allargamento Oliver Varhelyi.