Turchia: dopo il terremoto, la solidarietà balcanica

7 febbraio 2023

bubble icon

Dopo il terremoto mortale che ha colpito la Turchia e la Siria lunedì scorso, i paesi dei Balcani si stanno mobilitando per portare aiuti alla popolazione turca. 

Lunedì mattina, due potenti terremoti hanno colpito la Turchia sudorientale e la Siria settentrionale. Il bilancio delle vittime sale di ora in ora e le condizioni meteorologiche estreme stanno complicando la ricerca di sopravvissuti tra le macerie degli edifici crollati.

Secondo il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan hanno sinora offerto assistenza l'Unione Europea, la Nato e 45 paesi. 

I vicini balcanici della Turchia sono stati pronti a offrire assistenza. La Croazia ha inviato una squadra di soccorso composta da 40 esperti di ricerca e salvataggio urbano e dieci cani, mentre la Croce Rossa croata ha istituito una linea diretta per raccogliere aiuti per le vittime. La stessa Croazia è stata colpita due volte da potenti terremoti nel 2020.

In Serbia, il ministro degli Interni Bratislav Gašić ha dichiarato, durante un incontro con l'ambasciatore turco Hami Aksoy, che il suo ministero invierà squadre di ricerca del Dipartimento per le situazioni di emergenza. Anche la Bosnia Erzegovina ha confermato che una squadra di 50 soccorritori sarà inviata in Turchia. La squadra sarà composta da membri dei servizi di protezione civile di entrambe le entità, Federazione e Republika Srpska, nonché del distretto di Brčko.

Anche Albania - colpita da un terremoto mortale nel 2019 - Kosovo e Macedonia del Nord hanno annunciato che proprie squadre di ricerca e soccorso stanno partendo per la Turchia con personale militare e medico, oltre a varie attrezzature. Il ministro della Difesa macedone ha dichiarato che l'esercito è "pronto a fornire tutto il suo supporto per contribuire agli sforzi per superare le conseguenze del terribile disastro e salvare il maggior numero possibile di vite umane". 

La Bulgaria e la Romania hanno inviato due aerei ciascuno con circa 60 vigili del fuoco e soccorritori. Anche la Romania ha una storia traumatica con i terremoti, con più di 1.500 morti in un terremoto nel 1977.

La Grecia ha annunciato l'invio di una ventina di pompieri e aiuti umanitari. Sebbene la Grecia e la Turchia abbiano da anni relazioni conflittuali, i due vicini si aiutano a vicenda in occasione di questo tipo di catastrofi naturali.

Anche le autorità locali hanno offerto il loro aiuto. In Montenegro, il presidente della municipalità di Kotor, Vladimir Jokić, si è offerto di inviare un'unità municipale del servizio di protezione e soccorso nella città gemella di Gaziantep, in Turchia. In una lettera a Fatma Sahin, sindaco di Gaziantep, ha dichiarato che la sua città era pronta ad accogliere un gruppo di scolari e insegnanti fornendo loro “alloggio, cibo e spazio per l'insegnamento".

 

Link: Le Courrier des Balkans


blog comments powered by