Il South East Europe Media Forum è un consesso internazionale, arrivato alla sua ottava edizione, che raccoglie ogni anno operatori del settore dei media di decine di paesi. All'edizione 2014 che si tiene a Skopje, Osservatorio Balcani e Caucaso presenterà i risultati emersi dal progetto europeo “Safety Net for European Journalists”
Una vera bufera tra i giornalisti serbi si è sollevata a seguito della soppressione di “Utisak Nedelje”, popolare talk-show politico in onda su TV B92 e diretto da Olja Bećković. Ma non è l’unica trasmissione ad essere sparita dai palinsesti
Come creare una opinione pubblica europea? Domenica 5 ottobre 2014 a Ferrara, il Festival di Internazionale ha dedicato uno spazio di confronto sul rapporto tra nuovi media e istituzioni europee
A inizio settembre la Turchia, paese che conosce crescenti limitazioni in rete, è stata protagonista del dibattito sulla libertà di internet. Un tema di importanza globale, ma troppo spesso definito esclusivamente da una cerchia ristretta di esperti
Il 16 settembre 1992 nasceva Radio Ratni Studio Mostar. Una radio che, nonostante si fosse in piena guerra, voleva fare “rivoluzione”. Abbiamo raccolto il ricordo di Dario Terzić, oggi caporedattore di Radio X Mostar
Fare giornalismo d'inchiesta in Kosovo è difficile ma necessario. Un'intervista a Vehbi Kajtazi, autore di numerosi articoli che hanno messo in luce i rapporti tra la politica kosovara e il crimine organizzato
"Cento euro al mese, trattabili": è questa l'offerta di lavoro per giornalisti pubblicata da un noto portale web in Grecia dove la lunga crisi economica ha inferto un colpo durissimo alla qualità del lavoro giornalistico e al pluralismo dell'informazione
Le organizzazioni che monitorano la libertà di stampa valutano come positiva la situazione in Slovenia, benché il mercato dei media locali sia sottoposto ad una forte influenza da parte dello stato e manchi una strategia di lungo periodo da parte di investitori privati. Ne parliamo con Marko Milosavljević, responsabile del dipartimento di giornalismo all'Università di Lubiana
La Serbia ha recentemente adottato un set di leggi sui media, in particolare sul servizio pubblico, che prevedono l'uscita dello stato dalla proprietà dei media. Secondo le associazioni di categoria la nuova normativa è buona, ma è stata introdotta grazie alle spinte di Bruxelles
Secondo Svetlana Lukić, tra le fondatrici del portale Peščanik, il lungo periodo di governo del Partito democratico in Serbia ha messo in piedi un sistema di controllo politico dei media. Poi pienamente sfruttato dal subentrante Vučić
Ljubica Grozdanovska Dimishkovska è giornalista e analista politica. Ha contribuito a redarre il recente rapporto "Nazioni in transito" di Freedom House, finendo sotto il fuoco incrociato di colleghi e politici. Un approfondimento
È ormai noto come “Scandalo Informer”, dal nome del giornale che ha pubblicato testi diffamatori sul conto della nota attivista Vanja Ćalović. Si utilizza il fango contro la strenua battaglia per la legalità nel paese
In "esteri" di Radio Popolare Inoslav Bešker, corrispondente in Italia di Jutarnji List, fornisce una panoramica sulla situazione dei media in Croazia. La trasmissione è parte di "Safety Net", progetto dedicato alla libertà di stampa in Italia, sud-est Europa e Turchia di cui Radio Popolare è media partner e promosso da OBC. (19 giugno 2014)
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Nonostante sia parte dell'Ue, la Bulgaria vive negli ultimi anni un drammatico deterioramento della libertà di stampa e di espressione. Tra le principali cause concentrazione mediatica, autocensura, pressioni sui giornalisti. Ne abbiamo parlato col professor Orlin Spasov
In Serbia sono sempre più frequenti le accuse di censura informatica mosse al governo. Sulla questione è intervenuta anche l’OSCE e la Commissione europea. Il premier Vučić ha dapprima reagito in modo molto polemico e duro, per poi abbassare i toni
L'esecutivo di Aleksandar Vučić pare adottare un doppio standard nel settore dei media: uno rivolto all'UE, con cui promette una nuova legislazione, l'altro rivolto al paese, con uno stretto controllo su testate ed emittenti televisive. Un'analisi
Censura, pressioni, licenziamenti, precarietà. La quotidianità della stampa romena fa paura. E la situazione, dall'inizio della crisi economica nel 2009, non fa che peggiorare
Il nuovo codice penale croato prevede il controverso reato di "umiliazione". Quest'ultimo rischia di limitare notevolmente la libertà d'espressione ed ha già fatto la sua prima vittima tra i giornalisti: Slavica Lukić, del quotidiano Jutarnji list
Giornalismo e libertà d’informazione sono in pericolo in Romania? Lo stato dell'editoria e il rapporto tra media e potere nell'intervista a Ioana Avadani, direttrice del Centro per il giornalismo indipendente romeno
La Turchia ha bloccato giovedì sera l'accesso a Twitter. Solo poche ore prima, il premier Recep Tayyip Erdoğan aveva pronunciato in un comizio elettorale a Bursa - in vista delle ormai prossime amministrative - parole minacciose verso il social network: "Elimineremo Twitter e simili alla radice. Non m'interessa quello che potrà dire comunità internazionale".
Le fotografie di Euromaidan in Ucraina ci interrogano sulla violenza e la sua rappresentazione. È possibile trattare questioni geopolitiche complesse sui social media senza perdere di vista il contesto e la sostanza politica degli eventi?
I tentativi di riformare il sistema dei media in Serbia sembrano essere naufragati. Le organizzazioni internazionali denunciano il peggioramento dello stato della libertà di stampa nel paese, puntando il dito contro nuove forme di controllo
La società civile georgiana è molto attiva nel movimento internazionale per gli open data, cioè per la messa a disposizione dei cittadini di tutti i dati della pubblica amministrazione. Il governo si sta adeguando, ma in forma ancora insoddisfacente
Polemiche in Turchia dopo le modifiche alla discussa legge 5651 che introducono il blocco d'ufficio dei siti web per denunce di violazione della privacy. Un provvedimento che fa gridare i critici alla censura, in un paese in cui la libertà di informazione resta sotto pressione
Reporter senza frontiere ha da poco pubblicato il suo indice annuale sulla libertà di informazione nel mondo. Una rassegna sui Paesi seguiti da Osservatorio Balcani e Caucaso
In Macedonia la libertà di espressione subisce crescenti limitazioni, e i media appaiono sempre più controllati dall'esecutivo. A destare preoccupazione è soprattutto l'uso governativo della pubblicità come strumento di pressione e addomesticamento delle opinioni
“In Republika Srpska, l'incendio delle istituzioni federali è stato descritto come un attacco alla RS, un mantra che – per quanto assurdo possa sembrare – colpisce nel segno”. Intervista a Aleksandar Trifunović, direttore del portale informativo Buka, di Banja Luka
Lo stato dei media in Serbia non è certo paragonabile a quello dei regimi più autoritari del mondo, ma non è nemmeno una situazione da tollerare e tanto meno da elogiare. Sono anni che la situazione non è rosea, ma dalle ultime elezioni è gravemente peggiorata Un approfondimento