Una grave crisi si abbatte sui media di Skopje. In molti stanno chiudendo. Penalizzati i media di opposizione. Nel frattempo, il parlamento adotta una legge bollata dall’opposizione come faziosa. Quello che preoccupa però è l’assenza di una voce critica e obiettiva
Bella, sexy e perfetta casalinga al servizio degli uomini. La pubblicità sessista invade la capitale moldava. Contro due aziende sono già partite delle cause, eppure i sexy-cartelloni sono una caratteristica onnipresente del panorama di Chişinău. Articolo e videoreportage
Una notizia falsa, pubblicata su un sito italiano, rimbalza oltre Adriatico, viene amplificata dai media kosovari ed albanesi ed apre un caso diplomatico tra Albania e Romania. Una nostra ricostruzione
Recentissimo frutto dell’ironia sferzante della “meglio gioventù” kosovara, “i Pimpsons” ovvero “the Kosova reality show”, animano gli spazi virtuali di Facebook. Vignette che danno forma a una prospettiva dal basso sulla Realpolitik kosovara, poco rappresentata da notiziari, documenti o reports istituzionali
A seguito di un editoriale al vetriolo sull'ambasciatore USA in Albania l'ambasciata statunitense interrompe tutti i contatti con il quotidiano Shekulli, il principale del Paese. Il caporedattore Adrian Thano parla di decisione "che ricorda altri tempi". Un nostro approfondimento
E' il Paese europeo con il maggior numero di media per abitante. Ma a questo non corrisponde una sufficiente qualità giornalistica. Un'analisi della libertà di stampa e del ruolo dei mezzi di comunicazione in Albania in un'intervista a Lutfi Dervishi, esperto di media e direttore esecutivo di Transparency International Albania
C’è aria di caccia alle streghe in Turchia. Nelle ultime settimane sono stati arrestati numerosi giornalisti. L'accusa? Far parte dell'organizzazione eversiva e ultranazionalista Ergenekon. Ma secondo i colleghi e le organizzazioni di categoria questi arresti sono una seria minaccia alla libertà di stampa
E' in svolgimento “Shpija e Kosoves”, seconda edizione (in versione casalinga) del “Grande fratello”. Un programma in cui non è difficile riconoscere un tentativo di auto rappresentazione collettiva della società kosovara di oggi. L'analisi della versione kosovara di uno dei più noti format televisivi
Le elezioni in Kosovo dovevano creare un governo in grado di gestire nuovi negoziati con la Serbia e rilanciare l’economia. Brogli elettorali e accuse di crimini ad Hashim Thaci, però, rendono molto complesso il compito del prossimo esecutivo
La difficile situazione dei media in Armenia. Il caso di A1+, televisione a cui da anni viene negato il diritto di trasmettere. Il commento del direttore, Mesrop Movsesyan, gli interventi della Corte di Strasburgo e dell'Unione Europea
In Slovenia il 2010 si è chiuso con un referendum. Domenica 12 dicembre si è votato sulla nuova legge di riforma dell'emittente radiofonica e televisiva pubblica. Il 72% dei votanti si è espresso contro la legge ma, per la maggioranza di governo, non è stato certo un dramma. Un nostro approfondimento
Choc in Macedonia per l'arresto del controverso media tycoon Ramkoski, ex alleato di ferro del premier Gruevski, e di 13 suoi collaboratori, per reati fiscali. Un potere mediatico unico nel Paese, quello del suo gruppo e di A1 Tv, negli ultimi tempi schierato con l'opposizione
Fra gossip e WikiLeaks, una recente ondata di scandali ha investito Mehriban Aliyeva, la first lady azera. E i media locali non ne possono parlare. Un articolo pubblicato da EurasiaNet il 14 dicembre 2010
Emin e Adnan erano stati arrestati a Baku, Azerbaijan, nel luglio 2009, con dure reazioni di organizzazioni locali e internazionali. Secondo i documenti pubblicati da Wikileaks, la leadership USA avrebbe chiesto per loro al presidente dell'Azerbaijan un “rilascio senza clamore”
La politica estera turca basata su “zero problemi” con i vicini, potrebbe subire gravi ripercussioni dalla diffusione dei rapporti in mano a Wikileaks. Nei pochi documenti pubblicati finora emergono i rapporti tra Ankara e la Russia, l'Azerbaijan, l'Iran e il Medio Oriente
In questi giorni di bufera sui documenti messi a disposizione dal sito Wikileaks impossibile non guardare anche alle informazioni riguardanti i Balcani. Benché i documenti ad oggi pubblicati siano solo una parte di quelli che si presume in possesso del sito fondato da Julian Assange alcuni elementi di interesse emergono già. Una nostra rassegna
La televisione, più di ogni altra cosa, sta contribuendo alla creazione di uno spazio pan-albanese inedito; una comunanza, culturale ma non solo, dove le differenti realtà albanofone - Albania, Kosovo e una parte della Macedonia – interagiscono e si integrano sempre di più
Azra Nuhefendić, scrittrice, giornalista e corrispondente di Osservatorio Balcani e Caucaso, ha vinto il prestigioso premio giornalistico internazionale "Writing for Central and Eastern Europe". Pubblichiamo la versione integrale dell'intervento di Azra durante la cerimonia di premiazione, tenutasi a Vienna lo scorso 22 novembre
Skopje arriva tardi all'epurazione dei personaggi pubblici compromessi col passato regime. Ben 20 anni dopo l'avvio della transizione. Come altrove in Est Europa, "rivelazioni" e vendette eccellenti coincidono. Ora tocca all'"eroe" degli albanesi Ahmeti. Ma per il Paese è una stagione di immobilismo politico
Irina Janovskaja è direttrice di “Giornalisti per i diritti umani”, un'Ong che opera in Ossezia del Sud e dedica particolare attenzione ai diritti delle donne. OBC l'ha intervistata per parlare di libertà di stampa e di impegno sociale in quest'area gravemente colpita dal conflitto dell'agosto 2008
Donna, giornalista della BBC, e presto anche nuova portavoce della Nato. La carriera di Oana Lungescu è stata tutta in salita. In gioventù ha vissuto il regime comunista rumeno e, come migliaia di suoi concittadini, è stata spiata e controllata dalla Securitate
Reporter Senza Frontiere, nella sua ultima indagine sulla libertà di informazione, ha reso noto che il Montenegro occupa il 104mo posto nel mondo, insieme ad Angola e Niger. Le opinioni dei giornalisti montenegrini
A poche ore di distanza dall'annuncio della riapertura di YouTube in Turchia, l'Authority turca decide di richiudere i rubinetti del Tubo. Ad irritare l'organo di controllo sarebbe ora un video relativo ad uno scandalo sessuale riguardante un ex leader del Partito Repubblicano del Popolo
Il ruolo della società civile nelle elezioni del 3 ottobre in Bosnia Erzegovina. Il potere di deridere e mobilitare, il successo di artisti e media attivisti in una competizione elettorale che ormai si svolge stabilmente a livello delle entità e non dello Stato. Le nuove voci della politica bosniaco-erzegovese
A quattro anni dall'assassinio di Anna Politkovskaja, esecutori e mandanti rimangono impuniti. Majnat Kurbanova, collega di Anna alla Novaja Gazeta, la ricorda nel giorno di questo triste anniversario
“Pervyj Kavkazskij” (Primo Caucasico). Così si chiama il canale satellitare in lingua russa finanziato dal governo georgiano dedicato agli abitanti di tutto il Caucaso, ma non solo. Problemi di trasmissione, mancanza di giornalisti qualificati e l'opposizione di “Gazprom Media” non sembrano sufficienti a far desistere Tbilisi dal progetto
Le conseguenze a breve del "parere" espresso dalla Corte di giustizia sull'indipendenza di Pristina, il possibile effetto domino, gli schieramenti in gioco. Ecco titoli e commenti dalla stampa italiana, Usa ed europea
Un fenomeno in crescita, favorito da fattori economici, politici, ma anche culturali. È il razzismo, che trova radici sempre più profonde in Italia e in Europa, e a cui il Vecchio continente fatica a dare risposte sostanziali. OBC ne ha parlato con l'antropologa Annamaria Rivera
Un ministro porta nel suo appartamento le ragazze che rispondono ad un bando per un posto nel ministero da lui guidato? Il tutto viene smascherato da una trasmissione satirica? Le conseguenze: una multa per la rete televisiva che ospita la trasmissione per violazione della privacy. Potere, magistratura e media in Albania
Cosa minaccia di più la sicurezza nazionale della Romania? Terrorismo, crimine organizzato, corruzione e ... la stampa. Suscita clamore una relazione del Consiglio supremo di difesa di Bucarest. Sullo sfondo un governo sempre più in difficoltà a gestire la crisi economica e le sue conseguenze