Dall’invasione russa dell’Ucraina, la Serbia continua a navigare in un delicato e sempre più scomodo equilibrio tra occidente e oriente. A guidare le élite serbe, secondo l’analista Vuk Vuksanović (Belgrade Centre for Security Policy) è però soprattutto il loro opportunismo
Il prossimo 14 maggio i cittadini albanesi sono chiamati alle urne per le elezioni amministrative. E - più che in passato - devono preoccuparsi dell’uso da parte dei partiti politici dei propri dati personali
Il parlamento della Republika Srpska ha approvato in prima battuta un disegno di legge per la modifica del codice penale che prevede la reintroduzione del reato di diffamazione. Ora sessanta giorni di dibattito pubblico e poi ritorna in assemblea. Un pericoloso passo indietro per la libertà di espressione
Lo scorso 22 marzo la Presidente moldava Maia Sandu ha promulgato una nuova legge che sostituisce, come lingua ufficiale del paese, il “moldavo” con il romeno
In Macedonia del nord, la composizione dell’esecutivo è nuovamente cambiata. L’obiettivo del premier socialdemocratico Dimitar Kovacevski è portare a casa le riforme costituzionali necessarie per rilanciare la corsa all’UE entro le prossime elezioni del 2024
In Georgia, dopo che il governo ha avanzato la proposta della cosiddetta "legge russa", ovvero della necessità per ong e media di registrarsi come "agenti stranieri" se finanziati dall'estero, il mondo dell’associazionismo ha cambiato passo verso il governo e la maggioranza
Il 18 marzo il presidente serbo Vučić e il primo ministro kosovaro Kurti si sono incontrati a Ohrid. Pochi i progressi ma intanto, a Belgrado, misteriosi manifesti sono stati affissi contro chi contesta la linea del governo e i partiti di destra sono scesi in piazza
Domenica si sono tenute le presidenziali in Montenegro. In testa Milo Đukanović con il 35% dei voti, ma non ha alcuna riserva di voti per il secondo turno, previsto per il 2 aprile, dove affronterà Jakov Milatović, il candidato del movimento Europa Ora
La Georgia ha già vissuto la sua rivoluzione "colorata" e fu venti anni fa. Fu chiamata "rivoluzione delle Rose" quella che portò al potere Mikhail "Misha" Saakashvili. Un commento
L’invasione russa dell’Ucraina e le sue conseguenze sugli equilibri politici e le dinamiche sociali in Bosnia Erzegovina e in Republika Srpska. Ne abbiamo parlato a Banja Luka con Srđan Puhalo, uno degli osservatori più attenti e irriverenti della realtà bosniaca
Sono fuggiti dalle torture e dalla repressione in Bielorussia per trovare rifugio in Ucraina. Poi, nonostante la guerra, hanno deciso di non andarsene. Un reportage
"Đinđić non è entrato nella storia per puro caso, Đinđić ha fatto la storia", così Filip Švarm, autore del recente documentario su Zoran Đinđić trasmesso in occasione del ventennale dall'attentato che costò la vita all'allora premier serbo il 12 marzo 2003
Due sostitute procuratrici vengono trasferite perché hanno ordinato degli arresti nelle indagini sulla corruzione all’interno della compagnia elettrica della Serbia (EPS). La piazza protesta allo slogan “Non rinunciamo alle nostre Laure!”, in riferimento a Laura Kövesi, la procuratrice romena divenuta capo della procura europea
È stata una settimana movimentata in Georgia, forti proteste di piazza hanno costretto il governo a fare retromarcia sulla proposta di legge che metteva a rischio il lavoro di media e ong nel paese. Ne ripercorriamo le tappe essenziali
Le relazioni tra Grecia e Turchia si sono costantemente deteriorate negli ultimi anni, facendo temere uno scontro tra i due paesi. Il terremoto che ha devastato la Turchia il 6 febbraio, però, ha aperto nuovi spazi di solidarietà e di dialogo
In diretta su Radio Capodistria la corrispondente di OBCT esperta di Georgia, Marlisa Lorusso, fornisce il quadro sul paese ripercorrendo le tappe che hanno portato alla situazione odierna e quali le sfide future che lo attendono a livello politico interno e in rapporto con Ue e Russia (10 marzo 2023)
Update Required
To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.
In una seduta lampo, stamattina il parlamento georgiano ha bocciato la proposta di legge sugli "agenti stranieri" che aveva causato le proteste dei giorni scorsi per le strade di Tbilisi. Cosa avrebbe comportato questa legge, lo ha spiegato la corrispondente di OBCT Marilisa Lorusso alla trasmissione "Prisma" (10 marzo 2023)
Update Required
To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.
Grazie alle proteste di piazza in Georgia contro il disegno di legge “sugli agenti stranieri”, considerata analoga a quella adottata in Russia, il parlamento ha fatto un passo indietro. Persiste però una situazione di crisi, legata ad altre questioni. L'analisi di Marilisa Lorusso, corrispondente di OBCT (10 marzo 2023)
Update Required
To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.
Dopo due notti di proteste che hanno visto la polizia antisommossa usare gas lacrimogeni e cannoni ad acqua, il governo georgiano ha annunciato il ritiro della controversa legge che, secondo i critici, avrebbe soffocato lo sviluppo democratico del paese e annullato l'intento dichiarato da Tbilisi di aderire all'Unione europea. Foto e testi di Onnik James Krikorian da Tbilisi
Il recente disegno di legge sugli "agenti stranieri" che doveva essere votato in Parlamento a breve, è stato ritirato "incondizionatamente" come annunciato stamattina dal governo, a seguito delle proteste proseguite anche stanotte. L'aggiornamento di Marilisa Lorusso, corrispondente di OBCT, andato in onda su Radio InBlu (09 marzo 2023)
Update Required
To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.
Proseguono le proteste nella capitale georgiana contro il recente disegno di legge sugli "agenti stranieri" del tutto analoga a quella adottata in Russia. L'aggiornamento di Marlisa Lorusso, corrispondente di OBCT, ai microfoni di Radio Popolare (08/03/2023)
Update Required
To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.
Dopo giorni di accese discussioni, lunedì un blocco costituito da sei partiti in Turchia ha concordato di nominare Kemal Kılıçdaroğlu, leader del principale partito di opposizione nel paese, il Partito popolare repubblicano, CHP, per sfidare il presidente Recep Tayyip Erdoğan alle cruciali elezioni presidenziali previste entro la fine di giugno.
"La sicurezza della Moldavia non può prescindere da un dibattito pubblico il più possibile trasparente e inclusivo". Alexandru Flenchea, esperto nella gestione dei conflitti, è a capo della delegazione moldava nella Commissione di Controllo Unificata, piattaforma che dal 1992 si occupa di negoziare e mantenere i termini del cessate il fuoco al confine con la repubblica separatista di Tiraspol. Lo abbiamo incontrato
Tra meno di tre settimane i cittadini del Montenegro saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo presidente. Il nome del vincitore con ogni probabilità si deciderà al ballottaggio, in un testa a testa tra il presidente uscente e leader dell’opposizione, Milo Đukanović, e uno dei candidati della maggioranza
Con un emendamento di legge il governo greco mira a rendere effettivo il fatto che i partiti politici con leader condannati in tribunale vengano esclusi dalle elezioni politiche. La decisione ha avviato un acceso dibattito sui confini della partecipazione politica e democratica nel paese
La sera di lunedì 27 febbraio a Bruxelles c’è stato un incontro, mediato dai rappresentanti dell’UE, tra il presidente serbo Aleksandar Vučić e il capo del governo kosovaro Albin Kurti. Si è discusso - e sembrerebbe accettato - i punti di una proposta europea di normalizzazione delle relazioni tra Pristina e Belgrado. Un’analisi
A distanza di cinque mesi dalle elezioni la Federazione BiH, entità della Bosnia Erzegovina, ancora non ha un governo. Le già complicate procedure per la formazione dell'esecutivo dell'entità sono aggravate dalla rivalità tra i partiti: in particolare l'SDA non ha alcuna intenzione di andare all'opposizione
Il governo georgiano viene ormai apertamente definito filo-russo. Buona parte dei georgiani però non condivide la politica dell'esecutivo. Il recente disegno di legge sugli "agenti stranieri" sembra pensato per zittire le voci critiche
Il 28 febbraio la polizia moldava si è scontrata con alcune centinaia di manifestanti a Chişinău, in maggioranza arrivati dalle aree rurali e simpatizzanti del partito filorusso dell’oligarca Ilan Shor per protestare contro la presidente Maia Sandu. Ne ha parlato a Radio Onda d'Urto il collaboratore di OBCT Francesco Magno (1 marzo 2023)
Update Required
To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.