Fnsi, Articolo21 e Usigrai organizzano per oggi pomeriggio, mercoledì 20 luglio, un sit-in davanti all’Ambasciata turca a Roma per dire ancora una volta: #NoBavaglioTurco.
Il tentato golpe e la reazione del governo mettono sotto fortissima pressione i media in Turchia. A rischio la libertà di espressione in un contesto già estremamente fragile
Data la crescente pressione sul giornalismo e sulla libertà dei media in Turchia, un gruppo di giornalisti si è unito per lanciare una nuova iniziativa, denominata "Io sono un giornalista"
La presidente dimissionaria del Consiglio dei media elettronici, Mirjana Rakić, ha subito un vero e proprio linciaggio pubblico dopo aver sanzionato il canale televisivo Z1 per incitamento all'odio. Intervista
Un’indagine del South East Europe Media Observatory esplora la penetrazione sul mercato serbo delle catene di media internazionali Sputnik e United Group
Il 24 giugno scorso la Duma russa ha approvato il disegno di legge antiterrorismo che prevede modifiche legislative che porteranno gravi limitazioni alla libertà di espressione, alla libertà di coscienza e al diritto alla privacy.
La missione di monitoraggio della libertà dei media in Croazia, condotta da sei organizzazioni europee, evidenzia la necessità di garantire l'indipendenza dell'emittente pubblico HRT
Giornalisti "scomodi", espulsi dal paese e uccisi. Danilo Elia analizza la delicata situazione dei media ucraini ai microfoni di Radio Popolare (1 luglio 2016)
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Giornalista e direttore del quotidiano turco Cumhuriyet, Can Dündar, è stato condannato a 5 anni di reclusione per rivelazione di segreto di stato. Lo abbiamo incontrato
Erol Önderoğlu, rappresentante di RSF Turchia, e l'attivista per i diritti umani Şebnem Korur Fincancı sono stati rilasciati. Rimane in carcere il giornalista Ahmet Nesin. I tre, in attesa di giudizio, erano stati arrestati in via preventiva lo scorso 20 giugno, con le accuse di "propaganda a favore di organizzazione terroristica"
BHRT, la Televisione nazionale bosniaca, potrebbe temporaneamente sospendere le proprie trasmissioni a partire dal 30 giugno, a causa delle difficoltà finanziarie e di un servizio pubblico che non è mai riuscito a funzionare correttamente
La Federazione nazionale della stampa italiana firma la petizione di Reporter Senza Frontiere e chiede l'intervento dell'Ue per il rilascio di Erol Önderoğlu, rappresentante RSF Turchia e giornalista di Bianet arrestato il 20 giugno
Tre nuovi arresti, tra i quali Erol Önderoğlu, giornalista di Bianet, indicano il peggioramento della libertà di espressione in Turchia. Dimitri Bettoni, corrispondente di OBC da Istanbul, su Radio Popolare (21 giugno 2016)
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I tabloid e alcuni funzionari di governo accusano UE e USA di stare dietro le proteste di piazza dei giorni scorsi volte a “creare il caos” nel paese. Cosa succede in Serbia?
Ieri tre attivisti e giornalisti sono stati arrestati in Turchia con l'accusa di “propaganda terroristica”. Tra loro anche Erol Önderoğlu, giornalista di Bianet, nostro media partner
Arrestati a Istanbul un attivista e due giornalisti. Tra questi anche Erol Önderoğlu giornalista di Bianet. L'accusa è di propaganda a favore del terrorismo (21 giugno 2016)
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Un'inchiesta del Centro per il giornalismo investigativo della Serbia (CINS) mette in luce le strette relazioni tra uno dei canali TV più visti della regione e il governo serbo
Narrare le migrazioni e rispettare i diritti dei rifugiati è il fulcro della "Carta di Idomeni" di cui all'articolo di Marzia Bona (OBC), approfondito su Radio Rai3 Europa da Pavlos Nerantzis (10 giugno 2016)
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Il 13 giugno scorso a Novi Sad (Serbia) si è svolta la conferenza finale del South East European Media Observatory. Al centro del dibattito integrità dei media e proposte di riforma
Dopo le proteste a Belgrado di sabato 11 giugno, migliaia di cittadini sono scesi in piazza ieri a Novi Sad per la terza manifestazione contro la rimozione di alcuni giornalisti dalla Radio Televisione Pubblica della Vojvodina (RTV).
L'11 giugno del 2001 Milan Pantić, giornalista investigativo del quotidiano belgradese "Večernje novosti", viene ucciso sotto casa. Ad oggi non sono stati scoperti né esecutori né mandanti
Dal 3 al 5 giugno, a Mechelen, uno dei più rilevanti appuntamenti in Europa su giornalismo investigativo e data journalism. Numerosi seminari, promossi da ECPMF, saranno dedicati alla libertà d'espressione
Il Premio europeo per il giornalismo investigativo nei Balcani occidentali e in Turchia è stato assegnato anche in Macedonia, Bosnia Erzegovina e Turchia
Come raccontare il fenomeno migratorio? Come rispettare i diritti di richiedenti asilo, rifugiati e minoranze? Il caso della Grecia e la proposta della "Carta di Idomeni"
Oggi la giornalista investigativa azera, Khadija Ismayilova, compie 40 anni e potrà festeggiare il suo compleanno fuori dal carcere, anche se in regime di libertà vigilata. Lo scorso 25 maggio, la Corte suprema azera ha infatti commutato la pena di sette anni e mezzo di detenzione in tre anni e mezzo da scontare in libertà vigilata e con alcune restrizioni alla sua libertà di movimento.
Migliaia di cittadini hanno protestato a Novi Sad per la rimozione di alcuni quadri direttivi della Radio televisione Vojvodina, uno degli ultimi media che resisteva al controllo governativo
In Macedonia la mancata riforma dei media è uno dei temi controversi che continua a spaccare maggioranza e opposizione. E mentre la battaglia non si placa, la qualità dell'informazione continua a peggiorare
Una volta era un bastione della stampa di sinistra. Nell'ultimo anno però il quotidiano Novi List ha imposto una brusca virata alla sua linea editoriale, tra licenziamenti e declassamenti dei suoi più noti opinionisti