Buon compleanno Khadija!

27 maggio 2016

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Oggi la giornalista investigativa azera, Khadija Ismayilova, compie 40 anni e potrà festeggiare il suo compleanno fuori dal carcere, anche se in regime di libertà vigilata. Lo scorso 25 maggio, la Corte suprema azera ha infatti commutato la pena di sette anni e mezzo di detenzione in tre anni e mezzo da scontare in libertà vigilata e con alcune restrizioni alla sua libertà di movimento.

Ismayilova, che era stata condannata nel settembre 2014 sulla base di accuse giudicate pretesuose dalle organizzazioni internazionali per i diritti umani, è nel mirino del governo azero per il suo lavoro investigativo, pluripremaiato a livello internazionale, in particolare per avere smascherato le opache operazioni finanziare e il sistema di corruzione ad alto livello intorno al presidente azero Ilham Aliyev e alla sua famiglia.

Il caso Ismayilova è stato seguito con interesse e partecipazione dalle organizzazioni internazionali per i diritti umani di tutto il mondo che avevano organizzato per oggi una campagna globale e flashmob in quaranta città per chiedere la liberazione di Khadija e augurarle "buon compleanno". Come ha precisato Nina Ognianova  del Committee to Protect Journalists, la scarcerazione di Khadija è certamente un motivo per festeggiare, "ma non cancella l'ingiustizia che l'ha tenuta in carcere per un anno e mezzo sulla base di accuse costruite ad arte per colpirla. Ci appelliamo - ha continuato Ognionova, al governo azero per chiedere l'assoluzione completa di Ismayilova e per la liberazione immediata di tutti i giornalisti attualmente in carcere in Azerbaijan".

Così, mentre in molte città del mondo, e sul web , si festeggia Khadija, senza dimenticare le decine di attivisti azeri ancora in carcere, anche Osservatorio Balcani e Caucaso ha voluto contribuire, a suo modo, alla campagna a favore della giornalista e per la libertà di espressione. L'ha fatto all'interno dell'iniziativa #Wiki4MediaFreedom , parte del progetto European Centre for Press and Media Freedom,  traducendo in italiano la pagina biografica su Khadija presente su Wikipedia in inglese, e invitando la comunità dell'enciclopedia a tradurla anche in altre versioni linguistiche.

In poche ore, numerosi wikipediani hanno raccolto l'appello, rilasciando la voce in serbo armeno  bielorusso . Piccoli tasselli di conoscenza, nell'enciclopedia libera più grande e consultata del mondo, per costruire sapere condiviso su questioni complesse che riguardano la libertà di informazione, come la concentrazione della proprietà dei media, la trasparenza degli assetti proprietari, censura e autocensura nei paesi del sud-est Europa, in Turchia e in Caucaso. E raccontare storie che ispirino il cambiamento e infondano coraggio, come quella di Khadija Ismayilova.

(Si ringrazia Elisa Rainolter per aver contribuito alla traduzione in italiano della voce su Khadija Ismayilova).

Questa pubblicazione è stata prodotta nell'ambito del progetto European Centre for Press and Media Freedom, cofinanziato dalla Commissione europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea. Vai alla pagina del progetto


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