Finalmente anche la Serbia ha ottenuto lo status di Paese candidato all'UE. La decisione assunta dal Consiglio europeo di ieri sera è stata segnalata subito su Twitter dal presidente UE Herman Van Rompuy. La strada per Belgrado è ancora lunga ma un passo importante è stato fatto
Settimane di proteste di piazza, in un Paese dove raramente i cittadini hanno protestato contro il "potere". Ne abbiamo parlato con Vintila Mihailescu, antropologo, tra i più lucidi intellettuali romeni
Una nevicata di grandi proporzioni si è abbattuta nei giorni scorsi sulla Bosnia Erzegovina. Dichiarato lo stato d’emergenza, ancora notevoli le difficoltà. Tre storie descrivono la situazione del Paese e le condizioni di vita dei cittadini
Neve e tempeste si sono abbattute violentemente sulla Romania. Nella contea di Vrancea, nell'est del Paese, una delle più colpite, la neve ha superato i 4 metri. Numerosi i morti. Molti anziani sono ancora imprigionati nelle proprie case in attesa dei soccorsi
A metà gennaio durante il carnevale di Vevcani, il più famoso della Macedonia, alcune maschere ritenute offensive dell'Islam hanno dato il via a scontri etno-religiosi. Eventi che mettono a nervo scoperto le fragilità del Paese e sottolineano al tempo stesso l'imprescindibilità della responsabilità individuale in una società democratica
L’arresto in Spagna di quattro cittadini serbi sospettati di essere alla guida di una delle più potenti organizzazioni criminali dei Balcani, il famigerato clan di Zemun, ha inferto un duro colpo alla criminalità organizzata della regione. Ma è veramente finita?
Ancora una volta, per la Grecia "momenti decisivi" per risolvere una crisi che sembra ormai senza fine. Nonostante proteste violente e dosi massicce di austerità non è affatto sicuro che il paese riesca a restare nell'Eurozona. Di sicuro c'è soltanto che Atene si prepara a delicate elezioni anticipate, previste ad aprile, mentre crolla la fiducia dei cittadini nella propria élite politica
Un testo duramente critico nei confronti della leadership serba e della Republika Srpska dello scrittore montenegrino Andrej Nikolaidis divampa sui media e tra le istituzioni dei tre Paesi. A farne le spese alla fine il direttore della Biblioteca Nazionale della Serbia, Sreten Ugričić che viene purgato
In Romania proseguono ormai da venti giorni le proteste di strada. Secondo il presidente Băsescu i manifestanti sono preoccupati dalle misure di austerità che si sono dovute introdurre, per l'opposizione si sta manifestando invece contro il malgoverno della maggioranza. Cronaca dalla Romania, il Paese che ha il deficit pubblico (ma anche i salari) più basso d'Europa
E’ emergenza libertà di espressione in Turchia, dopo l’arresto a fine dicembre di 40 giornalisti in un sola notte per presunti legami con organizzazioni terroristiche. Secondo Human Rights Watch questi arresti sarebbero la conseguenza di “una definizione troppo ampia di terrorismo, che consente l’imposizione arbitraria delle più pesanti condanne"
Solo il 43% degli aventi diritto si è recato alle urne. Ma non vi era quorum e la maggioranza dei cittadini croati ha votato a favore dell’ingresso nell’Unione europea. Il primo luglio dell'anno prossimo la Croazia diverrà il 28° membro dell’UE
Kiro Gligorov, primo presidente della Macedonia indipendente, si è spento il primo gennaio 2012, a 94 anni. Gligorov, uomo di parola, è stato protagonista assoluto del processo che ha permesso alla Macedonia di separarsi dalla Jugoslavia senza sparare un colpo, ma anche nei difficili anni seguenti, segnati dai contrasti con la Grecia sulla questione del nome
Uno scandalo dai riflessi internazionali sconvolge il Montenegro. Gli USA hanno chiuso l’indagine sulla vendita della Telekom montenegrina all’ungherese Magyar Telekom, controllata della Deutsche Telekom, rilevando vari elementi di corruzione. Rispunta il nome di Đukanović
Tutto è partito con una manifestazione a favore di un medico romeno di origine araba, Raed Arafat, e del suo servizio di pronto soccorso che rischiava di essere cancellato da un progetto di legge. Subito però i manifestanti hanno individuato nel presidente Băsescu l’obiettivo della loro insoddisfazione
Bulgaria, una ragazza viene rapita. Dopo due mesi di indagini inconcludenti viene ritrovato il corpo. Uno dei presunti assassini muore suicida mentre è in custodia della polizia. E il premier Boyko Borisov chiede alla famiglia della vittima di scusarsi per le critiche rivolte "ingiustamente" alla polizia. Sembra la trama di un film, ma è una storia fosca che da criminale diventa politica
Maggioranza assoluta per la coalizione di centrosinistra Kukuriku, guidata dai socialdemocratici di Zoran Milanović. Pesante sconfitta per l’HDZ dell'ex premier Jadranka Kosor, travolto dagli scandali di corruzione. Crisi economica e giorni difficili attendono però il nuovo esecutivo
La Bulgaria è scesa ieri in piazza per dire no alla riforma del sistema pensionistico proposta dal governo di centro-destra. E i 25mila manifestanti riuniti dai sindacati nel centro di Sofia sembrano aver convinto il premier Boyko Borisov a fare marcia indietro. Un fotoracconto di Ivo Danchev, con testi del corrispondente OBC Francesco Martino
All'età di 87 anni è morto Ante Marković, l'ultimo premier della Jugoslavia. Alla fine dell'89 aveva introdotto un coraggioso processo di riforme per cercare di salvare il Paese in profonda crisi economica. Il suo progetto fallì miseramente sotto i colpi del nazionalismo. Una situazione che oggi ad alcuni analisti ricorda da vicino l'attuale crisi europea, tanto da bollarla come "sindrome jugoslava"
Del nuovo governo greco di Lukas Papademos fa parte anche il partito ultranazionalista Laos. La scelta, dettata dalla volontà di blindare la maggioranza, ha fatto nascere molti timori. Il leader del partito, Ghiorgos Karatzeferis, è noto per le sue posizioni antisemite, ed altri membri di Laos, ora nel governo, non nascondono la propria avversione per omosessuali, immigrati e diversi
Una canzone trasmessa da Radio 105 che scatena polemiche in Romania e in Italia. "Faccio bordello" racconta la storia di Zlatan, rom originario della Romania che ruba, spaccia e usa il coltello. Satira o discriminazione?
Cinquantamila persone hanno ricordato venerdì in Croazia il primo atto della fine violenta della Jugoslavia, ponendo al centro delle celebrazioni il coraggio dei difensori caduti per la Patria. Il ventennale della caduta di Vukovar ricorda le sofferenze senza evocare il perdono: il racconto di Silvia Maraone
Il 18 novembre di 20 anni fa la città di Vukovar cadeva, dopo mesi di assedio da parte dell'esercito federale e delle milizie serbe. Poco dopo, a Ovčara, avvenne la strage di quanti avevano trovato rifugio nell'ospedale cittadino
La nuova scossa di terremoto che ha colpito Van il 9 novembre aggiunge morte e desolazione nella regione. Si denuncia ora il mancato rispetto delle norme antisismiche e il diffuso abusivismo
Sono 25 feriti e 7 del nuovo terremoto a Van, in Turchia. Contestazioni dei cittadini di Van nei confronti del viceministro Besir Atalay, subito sedate dalla polizia. Abbiamo sentito Alberto Tetta, nostro corrispondente
Mentre l’ex premier croato Ivo Sanader affronta il processo per corruzione, emergono altre prove sul malaffare del partito di governo HDZ, il cui consenso precipita ai minimi storici. Gli analisti politici ritengono che il centrosinistra abbia di fatto già vinto le elezioni in programma il prossimo 4 dicembre
Venerdì 28 ottobre Sarajevo si trova di fronte a un brutto déjà-vu. Un uomo armato di kalashnikov ha attaccato l’ambasciata americana, ferendo due persone. L'identikit dell'attentatore, la ricostruzione del fatto e le testimonianze dei presenti nella cronaca del nostro corrispondente
Nella provincia di Van devastata dal terremoto di domenica scorsa è ancora emergenza, le tende sono poche e le ruspe per la ricerca dei superstiti tra le macerie quasi assenti. E’ polemica intanto sulla gestione degli aiuti e la bassa percentuale di edifici costruita seguendo norme antisismiche
Dimitris Kozaridis, 53 anni, muratore disoccupato con due figlie e una moglie a carico, è morto d’infarto lo scorso 20 ottobre mentre manifestava ad Atene contro le ennesime misure anticrisi votate dal governo Papandreou su richiesta della comunità internazionale. Una vita come tante, spezzata da una crisi che sembra senza via d'uscita
Ancora misure di austerità, ancora sciopero generale e proteste violente ad Atene. In Grecia è iniziato ieri l'ennesimo sciopero generale per dire no ai tagli del premier Papandreou per ottenere la sesta tranche del pacchetto di salvataggio di UE, FMI e BCE. Nessuna medicina, però, sembra in grado di salvare il malato, e la rabbia cresce. Un articolo pubblicato oggi in contemporanea da OBC e Il Riformista
Nei prossimi giorni si terrà in Armenia il secondo censimento generale della popolazione. La forte propensione all'emigrazione, in particolare dei giovani, unita al basso tasso di natalità, potrebbe mostrare una forte diminuzione del numero dei residenti nel Paese. Il difficile quadro economico e politico tra le cause delle previsioni negative