È stato finalmente raggiunto l'accordo sull'agente finanziario e sulla rappresentanza della Serbia e Montenegro presso le istituzioni finanziarie internazionali. Alla Serbia va la rappresentanza col FMI e al Montenegro quella con la BM.
Il presidente macedone grazia l'ex ministro dell'interno Dosta Dimovska indagata per il caso delle intercettazioni telefoniche illegali. Il caso divampa sulla stampa e tra i politici. Trajkovski corre il rischio di un impeachment.
La Croazia si prepara alle elezioni tra visite vaticane e standards imposti dalla UE. Tra la Comunità Democratica Croata (HDZ), al 20% nei sondaggi, e i socialdemocratici dell'SDP, al 15%, decisivo sarà il ruolo del Partito Nazionale Croato (HNS)
La Assemblea della Entità serba di Bosnia si riunisce per discutere della situazione apertasi dopo le dimissioni del presidente bosniaco Sarovic per l'affare "Orao"
A distanza di un mese dall'omicidio Djindjic sono ancora parecchie le questioni in sospeso. Quella che segue vuole essere una riflessione distanziata sugli accadimenti in corso in Serbia, che ha più l'intento di sollevare domande anziché facili risposte.
La stampa albanese si mostra ottimista sulla possibilità che gli americani, in cambio del sostegno loro offerto dall'Albania sull'Iraq, effettueranno importanti investimenti economici nel paese.
Uno dei leader dell'Unione dei Veterani minaccia Mesic e Racan di morte. Un radicalizzarsi della situazione legato al fallimento delle dimostrazioni di protesta contro il verdetto di condanna del Generale Norac?
Dopo il ritrovamento dei resti dell'ex presidente Serbo, scomparso il 25 agosto del 2000, il mistero sembra incominciare a prendere luce. Un omicidio politico in cui le accuse maggiori sono indirizzate alla moglie di Milošević, Mirijana Marković
Il rappresentante serbo della presidenza tripartita della Bosnia Erzegovina costretto alle dimissioni per l'affare "Orao", la ditta bosniaca che ha fornito armi all'Iraq
La Corte suprema amministrativa della Bulgaria blocca la chiusura di due reattori della centrale nucleare di Kozloduy. Si rimette in discussione il capitolo 'energia' che nei negoziati Bulgaria-UE era già stato chiuso.
Un'opinione pubblica che discute ma che non scende in piazza per manifestare, un governo che appoggia la politica di Bush, avendo ben presente gli aiuti USA alla repubblica montenegrina, un'opposizione, a caccia di voti, che si rivolge alle ONG.
Lo propone un piccolo partito kossovaro. In Albania i politici di rilievo non sembrano entusiasti della proposta ed anche i membri dell'Assemblea kossovara sembrano reagire in modo cauto.
La Croazia continua a mantenere un regime di visti restrittivo per i cittadini serbi che vogliono entrare nel Paese. La Serbia si appresta a fare di conseguenza. Le ragioni e lo stato dei rapporti tra i due Paesi in questo articolo di Drago Hedl
Un commento del nostro corrispondente dalla Macedonia sulla guerra in Iraq. Il testo è stato pubblicato sul quotidiano macedone "Utrinski Vesnik" del 27 marzo 2003 e ancora prima dell'uscita ha suscitato polemiche.
Quando il Parlamento aveva votato la concessione agli USA del pieno supporto per un intervento in Iraq i socialisti si erano astenuti. Ora invece, rassicurati da un'opinione pubblica contraria all'intervento USA, promuovono una campagna contro la guerra.
Human Rights Watch invita il governo serbo alla prudenza durante lo stato di emergenza al fine di non commettere violazioni dei diritti umani, del diritto alla difesa legale e della libertà di stampa.
L'ambasciatore americano, contrariato dalla posizione assunta dal governo croato sulla guerra in Iraq, lascia intendere che alle prossime elezioni gli Stati Uniti voteranno Hdz
In seguito all'inizio della guerra in Iraq l'Albania non modifica il proprio pieno appoggio agli USA. "Una guerra utile e giusta" dichiara l'ex Ministro degli esteri Paskal Milo.
Si è tenuto ieri in Slovenia un doppio referendum nel quale i cittadini erano chiamati a pronunciarsi sul percorso di adesione all'Unione europea ed alla NATO. Soprattutto per quanto riguarda la prima si è trattato di un vero e proprio plebiscito.
Riportiamo alcune reazioni dei media e della gente alla guerra in Iraq. Il comportamento dei media, le proteste di piazza e i commenti della stampa locale.
La Bulgaria è al fianco degli USA. Ma è scontro tra le istituzioni bulgare ed il Presidente Parvanov si è fortemente opposto ad un intervento militare diretto. Resta profonda la divisione tra opinione pubblica, contro la guerra, e Governo.
Eletto il Consiglio dei Ministri della nuova unione statale di Serbia e Montenegro. 5 ministeri e un presidente del consiglio in accordo con la Carta costituzionale. Tuttavia non mancano le critiche dell'opposizione in merito alla violazione della Carta.
Per Biljana Vankovska, ricercatrice macedone, è tempo per i Balcani di camminare da soli. Verso l'Europa. Non vincolandosi agli Stati uniti, che nei prossimi anni non investiranno nulla sui Balcani, indaffarati in altre aree del mondo.
Un paper di analisi del centro di ricerca tedesco ESI, per un'integrazione rapida dei paesi balcanici. Con una proposta innovativa: garantire ai Balcani i fondi strutturali come fossero candidati allargamento. E come già si fa per la Turchia
Chi sono "i musi", chi sono "i lottatori"? E qual è il passato di alcuni dei più popolari politici della Bulgaria? Una panoramica sugli intrecci tra mafia, affari e politica.
Un commento contro corrente in cui si sostiene che l'omicidio di Djindjic sia stato commesso a fini politici. Anziché concentrarsi sulla criminalità organizzata sarebbe più proficuo ricercare in quei centri di potere che ancora hanno presa sulla società.
Il Governo bulgaro va avanti per la propria strada e conferma l'appoggio agli USA. L'opinione pubblica bulgara è contraria alla guerra ma pochi partecipano alle manifestazioni di protesta.