Era nell'aria anche se molti avrebbero scommesso per una conferma - seppur risicata - del centro-sinistra, al potere da un decennio. Alle elezioni politiche ha vinto invece la coalizione di centro-destra "Coalizione Slovenia" che ora però dovrà trovare alleanze per ottenere la maggioranza in Parlamento.
Il 3 ottobre gli sloveni eleggeranno il nuovo Parlamento. Un Paese che dopo la fuga in avanti degli anni '90 ora sembra pieno di timori. Uno sguardo "on the road" sul prossimo appuntamento elettorale. Un contributo di Leonardo Barattin
La Slovenia vuole un proprio accesso alle acque internazionali, la Croazia glielo nega. La questione del Golfo di Pirano, assieme ad altri nodi irrisolti ereditati dalla dissoluzione della Jugoslavia, rendono tesi i rapporti tra i due Paesi. Soprattutto durante le rispettive campagne elettorali. Un contributo di Leonardo Barattin
Le delegazioni di Pristina e di Belgrado si sono incontrate nuovamente nella capitale austriaca per discutere dei rispettivi piani di decentralizzazione del Kosovo. L'incontro secondo alcuni è andato bene, ma non ha sortito alcuna decisione definitiva
Il prossimo 23 ottobre i cittadini Kossovari si recheranno a votare la nuova Assemblea del Kossovo. I sondaggi dicono che poco cambierà ma sulla scena politica è apparso un nuovo soggetto politico: guidato da un intellettuale e magnate dell'editoria
Parla Shkelzen Maliqi: "Il Kosovo è diventato assolutamente marginale, solo che nessuno vuole ammetterlo. Anche la Serbia non desidera più occuparsi del Kosovo, ma continua a sentire qualcosa di simile a un vincolo".
Alla vigilia delle elezioni municipali in Bosnia ed Erzegovina presentiamo, sul filo del confronto con le tornate precedenti, una panoramica della campagna elettorale, degli schieramenti e dei motivi di disaffezione dei cittadini per le elezioni
Il Kosovo a poche settimane dal voto, primo appuntamento importante dopo le violenze del marzo scorso. Alcuni spunti di approfondimento sullo stato del Paese dal punto di vista economico e demografico. Il caso di Mitrovica
Molto rumore nel paese delle aquile per le dichiarazioni del Governo olandese alla presidenza della Unione europea. La UE punta il dito su Tirana e sulla classe politica locale, colpevole del rallentamento del paese. Replicano politici e media
In un'intervista a uno dei leader del Partito Socialisto bulgaro, le commemorazioni del 9 settembre 1944, anniversario del rovesciamento del regime filonazista, nonché della presa del potere da parte dei comunisti. Una traduzione a cura di Italia-Bulgaria
Decisamente scarsa l'affluenza alle urne per le elezioni amministrative in Serbia, svoltesi domenica 19 settembre. La capitale serba andrà al ballottaggio per l'elezione del sindaco, sfida tra i Radicali e il Partito democratico
Dopo sette anni di assenza dalla capitale albanese, il presidente kosovaro vi fa ritorno alla vigilia delle elezioni in Kosovo, previste per il 23 ottobre prossimo. Nella sua visita Rugova insiste sull'indipendenza della provincia
Il 9 settembre 1944 i comunisti presero il potere in Bulgaria. A distanza di sessant'anni questa data divide chi la festeggia perché simboleggia l'uscita dall'orbita nazista, da chi invece ricorda l'oppressione inflitta dal regime comunista
Domenica 19 settembre si terranno in Serbia le elezioni amministrative. Per la prima volta i sindaci saranno eletti in modo diretto. Un distacco dall'eredità centralistica socialista e un banco di prova per la gestione del potere locale
Il presidente del Parlamento Croato, Vladimir Šeks (HDZ), convoca il direttore della televisione pubblica minacciando la abrogazione del canone. Il tempo dedicatogli dal palinsesto televisivo sarebbe insufficiente. Reazioni nel Paese
Edi Rama, sindaco di Tirana, è un personaggio unico. Un artista che si confronta con la politica in una città che cresce a vista d'occhio. Tra i consensi e le aspre critiche. Riprendiamo un'intervista a cura di Christian Elia tratta da Peacereporter.
Sono ancora lontane le elezioni per il nuovo presidente della Croazia, tuttavia tanto i sondaggi che gli analisti politici concordano sulla sicura vittoria del presidente in carica Stjepan Mesić. Nessun partito ha un candidato che potrebbe batterlo
Né il nuovo capo dell'UNMIK né tanto meno la seduta del Gruppo di contatto tenutasi a Belgrado la scorsa settimana hanno fatto sì che si prendesse una decisione sulla partecipazione dei Serbi alle elezioni del 23 ottobre
Una rassegna delle posizioni del settore non governativo circa la delicata questione della decentralizzazione macedone, un tema che di giorno in giorno solleva molte reazioni e che potrebbe far riaffiorare i disordini etnici
Sanader ordina la rimozione dei monumenti ai leaders ustasha Budak e Francetić. La Croazia deve guardare avanti, dichiara il Premier, determinato a proseguire sulla strada per Bruxelles. Intervento delle forze speciali
I primi di ottobre gli sloveni sceglieranno il nuovo parlamento. Nonostante le ferie di agosto si è già nel pieno della campagna elettorale. Un articolo di Ales Glaube (TOL), traduzione di Barbara Sartori, Osservatorio sui Balcani.
Approvata in Croazia la Legge sulla Sicurezza Stradale. E' reato guidare anche con un solo bicchiere di vino in corpo. Protestano operatori turistici, ristoratori, viticoltori e... preti. Favorevoli gli esperti, dibattito nel Paese.
La guerra, e la distruzione di Mostar, non sono state causate dalla follia etnica ma dal tentativo di costruire un nuovo sistema socio economico. La inaugurazione del Ponte, e la giornata dell'acqua, sono state occasioni mancate, genericamente buoniste
Era un criminale di guerra. Ora i cittadini di Sveti Rok, insieme ad esponenti della diaspora croata, gli hanno dedicato un monumento. Chiesa e Governo mantengono una posizione ambigua. Presto un monumento anche ad Ante Pavelić?
La estrema destra croata attacca la politica filo europea e di cooperazione con il Tribunale dell'Aja del Primo Ministro Sanader. "I Croati potrebbero vivere meglio fuori dalla UE", dichiara l'HIP. Migliaia di manifesti contro il governo.
In Bulgaria è in atto in questi giorni un forte scontro tra chiesa ortodossa ufficiale ed un Sinodo alternativo nato dopo il crollo del comunismo. Vania Angelova, nostra corrispondente, ne descrive i retroscena.
Proteste di piazza richiedono una consultazione popolare sulla legge di decentramento amministrativo - previsto dagli accordi di Ohrid - ritenuta da molti Macedoni troppo favorevole agli Albanesi. Le tensioni etniche ad un punto critico.
L'acqua potabile inquinata rimane una delle questioni ambientali più urgenti, che Bucarest deve affrontare per poter partecipare all'Unione Europea. Un articolo tratto da IWPR
Tanya Mangalakova, nostra corrispondente da Sofia, interviene sulla vicenda legata alla scissione interna alla chiesa ortodossa bulgara con una esaustiva cronaca di quanto avvenuto in questi giorni