Fahrudin Radončić, ex ministro della Sicurezza della Bosnia Erzegovina e attuale presidente dell'Unione per un Futuro Migliore (SBB), è stato arrestato lunedì a Sarajevo.
Per dire “No” al bavaglio alla stampa turca Fnsi, Usigrai, Articolo21, Reporter Senza Frontiere Italia e molti Ordini Regionali manifesteranno il 21 gennaio a Roma davanti l’ambasciata turca e poi al ministero degli Esteri
“E' importante che giustizia venga fatta. E' per questo che siamo lieti di poter dare alla Corte [Speciale] una sede”. E' con queste parole che il ministro degli Esteri olandese, Bert Koenders, ha confermato venerdì scorso che la Corte Speciale su presunti crimini di esponenti dell'UÇK (Esercito di Liberazione del Kosovo) sarà ospitata all'Aja.
Si aggrava il conflitto istituzionale aperto tra Banja Luka e Sarajevo. Gli accesi toni nazionalisti di questi giorni, però, sembrano rivolti a coprire questioni di corruzione, non problemi etnici
La Fondazione Alexander Langer Stiftung, in collaborazione con la rivista “Una Città”, ha pubblicato un quaderno tematico dedicato a 10 anni di relazioni intessute fra la Fondazione e la Bosnia Erzegovina. Un rapporto iniziato nel 2005 con la consegna del premio Langer a Irfanka Pašagić di Tuzlanska Amica e proseguito negli anni successivi con la nascita del progetto “Adopt Srebrenica”
La Corte di Appello dell'Aja impone di rifare il processo ai due ufficiali serbi, ribaltando la giurisprudenza precedente e riaprendo la discussione sulle responsabilità di Belgrado per i crimini commessi in Bosnia Erzegovina e Croazia
I singoli sistemi giuridici del continente sono sempre più integrati con il contesto europeo. Un'analisi sulla situazione nei paesi sorti dalla disgregazione jugoslava. Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa tesi di laurea
Servizio sull'estradizione in Italia del bosniaco accusato dell’uccisione di tre pacifisti italiani nel maggio del 1993 in Bosnia Erzegovina, su "EstOvest" di Radio Rai1 (13 dicembre 2015)
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Hanefija Prijić (Paraga), responsabile dell'uccisione di tre volontari italiani il 29 maggio del 1993 in Bosnia centrale, arrestato in ottobre a Dortmund ora verrà estradato in Italia. Andrea Rossini (OBC), che seguì la vicenda fin dagli anni Novanta, ne parla ai microfoni di Radio Onda d'Urto (10 dicembre 2015)
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Il tribunale di Dortmund ha deciso nella serata di ieri di estradare in Italia Hanefija Prijić (Paraga) , il cittadino bosniaco considerato responsabile dell'uccisione di tre pacifisti italiani avvenuta il 29 maggio 1993 a Gornji Vakuf.
Hanefija Prijić (Paraga), responsabile dell'uccisione di tre volontari italiani il 29 maggio del 1993 in Bosnia Erzegovina, arrestato in ottobre in Germania ora verrà estradato in Italia. Andrea Rossini (OBC) ne parla al GR di Radio Popolare Network (10 dicembre 2015)
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La Corte Costituzionale della Bosnia Erzegovina ha dichiarato incostituzionale la data del 9 gennaio come festa nazionale della Republika Srpska (RS), l'entità del paese a maggioranza serbo bosniaca. Il presidente della RS, Milorad Dodik, minaccia un referendum contro la decisione dei giudici
Arrestati ieri in Turchia direttore e capoufficio di Ankara del quotidiano Cumhuriyet, accusati di spionaggio e depistaggio sulle armi spedite in Siria. La denuncia è arrivata dal presidente Erdoğan in persona
Miroslava Milenović, membro del Consiglio per la lotta alla corruzione, è stata aggredita fisicamente davanti alla sua abitazione. Da tempo aveva allertato la polizia, ma non c'è mai stata alcuna indagine
Arrestato all'aeroporto di Dortmund su mandato internazionale Hanefija Prijić (detto comandante Paraga), responsabile dell'uccisione in Bosnia di tre volontari italiani il 29 maggio del 1993. Andrea Rossini di OBC ha raccontato il caso, ai microfoni di Radio Popolare (29 ottobre 2015)
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Arrestato a Dortmund su mandato internazionale Hanefija Prijić, responsabile dell'uccisione di tre volontari italiani il 29 maggio del 1993 in Bosnia centrale. Andrea Rossini (OBC), che seguì la vicenda fin dagli anni Novanta, ne parla ai microfoni di Radio Onda d'Urto (28 ottobre 2015)
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Questa mattina intorno alle 8.30 è stato arrestato presso l'aeroporto internazionale di Dortmund Hanefija Prijić (Paraga), cittadino bosniaco di 52 anni.
Nel 1990 i minatori arrivarono nella capitale Bucarest per reprimere manifestazioni di protesta contro l'allora presidente Iliescu. Vi furono morti e feriti. Ora riaperte le indagini su quanto accaduto
Annullata la condanna in primo grado per corruzione a carico dell’ex premier croato Ivo Sanader. Libertà su cauzione e si riparte col processo da capo. Il tutto alla vigilia delle politiche dell’8 novembre
In Bosnia Erzegovina gli obiettivi della strategia nazionale adottata nel 2008 per portare a processo i responsabili di crimini di guerra non saranno raggiunti. Scoppia la polemica sul lavoro della giustizia bosniaca e l'OSCE chiede di "verificare il lavoro del procuratore"
Siamo ancora al primo grado. Ma la decisione dei giudici è storica e per la prima volta porta alla condanna di un ex membro di rilievo del regime comunista di Ceaușescu
Dopo mesi di stallo il parlamento kosovaro ha approvato una legge che istituisce un Tribunale speciale per giudicare i crimini dell'UÇK. I commenti in Kosovo e all'estero
Ancora travagliato e incerto il destino della corte speciale sui presunti crimini commessi da membri dell'UÇK durante e dopo il conflitto armato in Kosovo, messi in luce dal noto “rapporto Marty”. L'istituzione della controversa corte voluta e sponsorizzata dall'Unione europea, deve però ricevere il via libera del parlamento di Pristina.
“Sostenete o meno le leggi anti-costituzionali e non autorizzate imposte dall'Alto rappresentante internazionale in Bosnia (OHR), soprattutto relativamente ai Tribunali e all'Ufficio della procura in Bosnia Erzegovina?” E' questa la domanda a cui saranno chiamati a rispondere, entro settembre prossimo, gli elettori della Repubika Srpska, entità serba in Bosnia-Erzegovina.
In occasione del ventesimo anniversario del massacro di Srebrenica, un comitato cittadino formato da diverse associazioni ha organizzato a Trieste l'iniziativa "Don't forget Srebrenica". L'intervento della sociologa Melita Richter
L'editoriale del Commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, a pochi giorni dal ventennale di Srebrenica. Le esigenze delle vittime del genocidio devono trovare risposte
Il negazionismo rappresenta l'ultima fase di un genocidio. Per questo il riconoscimento del crimine, a distanza di 20 anni, potrebbe aiutare a superare i crimini degli anni '90. Commento
Il parlamento kosovaro dice "no" alla Corte speciale sui crimini UÇK. Andrea Capussela, in un commento, solleva tutti i paradossi della vicenda legata alla creazione di questo tribunale ad hoc