Giustizia

La Svizzera ha deciso: Orić rientra a Sarajevo

26/06/2015

Lo ha stabilito ieri l'Ufficio Federale per la Giustizia elvetico, accogliendo la richiesta della Procura della Bosnia Erzegovina secondo cui l'accusato deve essere estradato nel paese dove i crimini a lui ascritti sono stati commessi. Orić dovrebbe rientrare a Sarajevo nella giornata di oggi con un volo charter proveniente da Ginevra. Sarà affidato alla giustizia bosniaca che verosimilmente lo rimetterà subito in libertà, ritenendo definitivo nei suoi confronti il giudizio di seconda istanza del Tribunale dell'Aja per l'ex Jugoslavia del 2008.

Soddisfazione è stata espressa dall'SDA di Bakir Izetbegović e da una parte delle istituzioni e dei media della Bosnia Erzegovina. Il quotidiano più diffuso del paese, Dnevni Avaz, titola questa mattina: “L'eroe Orić torna in Bosnia”. Dure critiche nei confronti della Procura di Stato invece da parte del presidente della Republika Srpska, Milorad Dodik, che ha annunciato un referendum contro le istituzioni giudiziarie del paese, ritenute discriminatorie nei confronti dei serbo bosniaci.

Il sindaco di Srebrenica, e presidente del comitato organizzativo dell'11 luglio, Ćamil Duraković, dopo aver ricevuto la notizia del rilascio di Orić ha dichiarato che le commemorazioni del ventennale si svolgeranno come previsto.

7000 per Srebrenica

24/06/2015 -  Luka Zanoni

7000 persone si sdraieranno davanti al Parlamento serbo il prossimo 11 luglio per ricordare le vittime di Srebrenica. La coraggiosa iniziativa di Dušan Mašić, giornalista serbo

Sarajevo - Belgrado, un passo indietro

17/06/2015 -  Andrea Oskari Rossini Sarajevo

Le conseguenze dell'arresto in Svizzera di Naser Orić a poche settimane dalla celebrazione del ventennale del genocidio di Srebrenica. Commento

Romania e corruzione: se anche Ponta...

11/06/2015 -  Mihaela Iordache

La procura romena ha sollevato accuse di corruzione nei confronti del premier Victor Ponta. Che però si è fatto scudo dell'immunità parlamentare. Una rassegna

Muhamed, Kadrija e il diritto alla dignità

29/05/2015 -  Nenad Dimitrijević

Ad un mese e mezzo dal ventennale dei tragici ed efferati fatti di Srebrenica, un commento sul senso di responsabilità e sulla necessità di ricordare quanto accaduto

Vera Bekteshi: dittatura, memoria e letteratura

26/05/2015 -  Nicola Pedrazzi Tirana

Vera Bekteshi appartiene a quel gruppo di vittime del regime di Enver Hoxa che non ha rinunciato alla memoria storica, anche a costo di non piacere a tutti. Un'intervista

Tuzla: vent'anni fa, la strage dei giovani

25/05/2015

ll 25 maggio del 1995 una granata colpisce il centro di Tuzla e uccide 71 ragazzi, ferendone 240. Si erano incontrati per stare insieme, in un giorno qualsiasi, pur in mezzo alla guerra. I familiari decisero di seppellirli insieme, per mantenere vivo il ricordo dell'amicizia che legava i ragazzi nonostante le divisioni etniche a loro imposte

Kosovo, rimandata la decisione sul Tribunale speciale sui crimini UÇK

20/05/2015

Non saranno discusse domani a Pristina, come precedentemente annunciato, le proposte di modifica costituzionale che dovrebbero dare luce verde alla creazione del Tribunale speciale sui presunti crimini dell'UÇK.

Leggere il passato con gli occhi delle donne

19/05/2015 -  Caterina BonoraDaniela Lai Sarajevo

Il Tribunale delle Donne di Sarajevo e la giustizia transizionale in ex Jugoslavia: prospettive e limiti di un diverso modello di giustizia

Azerbaijan: il silenzio degli innocenti

13/05/2015 -  Arzu Geybullayeva

Ad un mese dai Giochi olimpici europei che si terranno nella capitale azera Baku, decine di donne e uomini, attivisti e oppositori al governo, sono in carcere e messi a tacere. A preoccupare però è anche il silenzio da parte della comunità internazionale su questa questione

Sarajevo, il Tribunale delle Donne

11/05/2015 -  Andrea Oskari Rossini Sarajevo

Il primo Tribunale delle Donne in Europa si è svolto a Sarajevo dal 7 al 10 maggio. Le partecipanti sono giunte da tutti i paesi dell’ex Jugoslavia ed hanno denunciato la guerra combattuta ogni giorno contro le donne. Molte le delegazioni internazionali

Il premio PEN a Khadija Ismayilova

06/05/2015

Ieri 5 maggio il PEN American Center di New York ha consegnato i premi 2015. Tra questi il premio "Barbara Goldsmith per la libertà di espressione" conferito alla giornalista investigativa azera Khadija Ismayilova. La giornalista non ha potuto ritirare il premio perché da dicembre è in carcere.

Skopje: manifestazioni e scontri

06/05/2015

Dal pomeriggio di ieri manifestazioni e scontri nella capitale macedone Skopje a seguito di nuove rivelazioni del capo dell'opposizione. Le manifestazioni sono partite infatti a seguito della ventinovesima conferenza stampa del leader dell'opposizione Zoran Zaev, nel contesto dello scandalo intercettazioni telefoniche, durante la quale sono state rivelate informazioni relative all'omicidio di un giovane macedone, Martin Neškovski, nel 2011.

Slovenia: processo Janša, tutto da rifare

27/04/2015 -  Stefano Lusa

Secondo la Corte costituzionale è tutto da rifare. Janez Janša, ex premier e tra i fondatori della Slovenia indipendente, si vede così cancellata la pena comminatagli nell'ambito del caso Patria, i blindati finlandesi venduti all'esercito sloveno. E torna sulla scena politica da martire

Kosovo, luce verde alla Corte sull'UÇK

24/04/2015 -  Violeta Hyseni Kelmendi Pristina

Col via libera della Corte costituzionale, il Kosovo è più vicino alla creazione di una Corte speciale, che dovrebbe giudicare presunti reati commessi durante e dopo la guerra da combattenti dell'UÇK. Un'istituzione che però è vista a Pristina con non pochi dubbi

Albania: alle radici del caso Doshi

21/04/2015 -  Nicola Pedrazzi Tirana

Il cosiddetto “caso Doshi” chiama sia da parte albanese che da parte europea una seria riflessione di sistema: l’amara realtà a cui ci riconduce esula infatti dai singoli episodi che compongono quest’incresciosa vicenda: è la realtà della politica albanese. Un'analisi

Romania: il fango della corruzione

10/04/2015 -  Mihaela Iordache

In Romania una serie di inchieste su gravi fatti corruttivi e i relativi arresti hanno scosso la classe politica e scandalizzato per l’ennesima volta la società civile. Una rassegna

Otto arresti per Srebrenica, 20 anni dopo

23/03/2015

Mercoledì scorso la Serbia ha arrestato otto ex poliziotti serbo bosniaci accusati di essere coinvolti nelle uccisioni di massa avvenute a Srebrenica nel luglio 1995, dopo la caduta dell'enclave.

Violenza sulle donne in Turchia, una ferita aperta

23/02/2015 -  Fazıla Mat Istanbul

In Turchia, la brutale uccisione di una studentessa ha riportato al centro del dibattito la questione della violenza sulle donne. Un fenomeno che continua a segnare drammaticamente sia la politica turca che la società civile

Le parole del Papa

17/02/2015 -  Refik Hodžić* New York

La visita di Papa Francesco a Sarajevo potrebbe aiutare la Bosnia Erzegovina ad uscire dal limbo in cui è bloccata da 20 anni. Molto dipenderà dalle sue parole, e azioni

Serbia-Croazia: il verdetto della Cig

08/02/2015

La Corte Internazionale di Giustizia ha respinto le accuse di genocidio presentate da Serbia e Croazia. La sentenza del 3 febbraio chiude un capitolo doloroso della recente storia europea, come spiega Andrea Rossini (OBC) a Radio Colonia (4 febbraio 2015)

Serbia-Croazia: non è genocidio

05/02/2015

Croazia e Serbia avevano presentato ricorso presso la Corte Internazionale di Giustizia Onu, accusandosi vicendevolmente di genocidio. La Corte ha respinto le accuse. La sentenza apre una nuova stagione nei rapporti tra i due paesi, come spiega Andrea Rossini di OBC ai microfoni di "Esteri" Radio Popolare Network (4 febbraio 2015)

Serbia-Croazia: il verdetto

04/02/2015 -  Andrea Oskari Rossini Sarajevo

La sentenza della Corte Internazionale di Giustizia, che ha respinto le accuse di genocidio presentate da Serbia e Croazia, apre una nuova stagione nei rapporti tra i paesi della regione

Srebrenica: confermate le condanne per genocidio

30/01/2015

Il Tribunale Penale Internazionale dell'Aja per la ex Jugoslavia ha in larga parte confermato in seconda istanza le sentenze emesse il 10 giugno 2010 nel caso “Srebrenica” (IT-05-88) contro Popović e altri 4 funzionari dell'esercito della Republika Srpska (RS).

Glavaš libero, sarà anche assolto?

30/01/2015 -  Drago Hedl Osijek

Una sentenza della Corte costituzionale croata ha permesso a Branimir Glavaš di uscire dal carcere bosniaco dove scontava una pena per crimini di guerra. Martedì scorso il Tribunale di Zagabria ha tolto il mandato di cattura che gli impediva di fare ritorno in Croazia. Domenica 1 febbraio è atteso il suo rientro a Osijek

Armenia: dopo la strage di Gyumri

29/01/2015 -  Maxence Smaniotto Yerevan

Continuano in Armenia le reazioni alla strage perpetrata da un soldato russo, nel silenzio delle autorità ufficiali, preoccupate di incrinare il rapporto con Mosca. Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Šarić: il libro che ha scandalizzato la Serbia

30/12/2014 -  Philippe BertinchampsJean-Arnault Dérens

Stevan Dojčinović è caporedattore del Centro per il giornalismo investigativo in Serbia (CINS) e autore del libro Šarić, dove vengono messe in luce le sconvolgenti connessioni politiche di Darko Šarić, uno dei baroni europei della cocaina

Kosovo: la corte che decide su se stessa

09/12/2014 -  Andrea Lorenzo Capussela

Possono i giudici costituzionali in Kosovo prendere parte a decisioni su questioni che li riguardano direttamente? Certo che sì. Un commento

Šešelj: il vendicatore torna dall’Aja

14/11/2014 -  Dragan Janjić Belgrado

Accusato dal Tribunale dell'Aja di crimini di guerra e in carcere dal 2003, il leader del Partito radicale serbo Vojislav Šešelj è tornato in Serbia per motivi di salute. Ora è pronto alla vendetta politica contro chi, tra i suoi, in questi anni lo ha abbandonato

Eulex, il lato oscuro

12/11/2014 -  Andrea Capussela

Le rivelazioni della procuratrice britannica Maria Bamieh sulla corruzione all'interno di Eulex appaiono prive di fondamento. L'assoluzione della missione europea per uno scandalo circoscritto, tuttavia, non significa che Eulex non debba essere sottoposta ad un'indagine complessiva sul suo operato