Primo Piano

24/06/2010 - 

Oriente

La Turchia, stanca di attendere l'integrazione nell'Ue, ha voltato le spalle all'Occidente? Solo speculazioni, affermano i diretti interessati. Ma tra l'opinione pubblica turca la fiducia nell'Unione comincia a calare. Questa settimana un approfondimento a firma di Fazıla Mat sui rapporti regionali della Turchia e sulle sue prospettive di integrazione nell'Unione.

Di “orientale” ha poco, ma ne porta il nome. E' il confine tra Italia e Slovenia. Quest'anno la traccia storica del tema di italiano della maturità era dedicata al dramma delle foibe. Osservatorio Balcani e Caucaso a quel ''confine mobile'' che molto ha diviso, ma che ora è divenuto più che mai un'opportunità di relazioni ha dedicato un DVD multimediale, AestOvest, pensato appositamente per le scuole superiori.

Infine è ad Oriente che da anni guarda l'Unione europea in tema di allargamento. Sul nostro portale si chiude la prossima settimana l'evento-on-line "Accelerare o rallentare il processo di adesione all’Ue dei Balcani occidentali?". I due esperti già intervenuti con testi introduttivi risponderanno ai vostri commenti. Non perdete l'occasione per dire la vostra!

18/06/2010 - 

Ulisse

Nella Divina Commedia Ulisse muore in una scena tragica e grandiosa fuori dal tempo, lontano da tutti, ai confini del mondo conosciuto. L'Ulisse di molte generazioni di spettatori televisivi, invece, è morto martedì 15 giugno a Belgrado. Suicida. Era Bekim Fehmiu, una delle stelle di prima grandezza del cinema jugoslavo, nato a Sarajevo nel 1936, da una famiglia albanese originaria del Kosovo.

“La disgregazione della Jugoslavia, la guerra fratricida, la distruzione di Vukovar, il bombardamento di Dubrovnik, l'assedio di Sarajevo, la guerra in Kosovo, il bombardamento di ciò che restava della Jugoslavia, hanno spinto mio padre a isolarsi sempre di più”, aveva scritto tempo fa il maggiore dei suoi due figli.

Ora, per una volta, albanesi e serbi (ma anche tutti gli altri abitanti di quella che una volta era la Jugoslavia) piangono insieme un uomo e un artista che in tanti film li ha uniti e fatti sognare. La moglie, Branka Petrić, anche lei attrice famosa, ha ricevuto in questi giorni migliaia di telegrammi di condoglianze.

EVENTO ON-LINE: Rallentare o accelerare l'ingresso dei Balcani occidentali nell'Ue? Dì la tua e partecipa al dibattito on-line

10/06/2010 - 

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Di virtuale non ha nulla, se non il luogo dove viene ospitato. E' l'evento on-line promosso da Osservatorio per il suo decennale, dedicato al tema dell'allargamento Ue ai Balcani occidentali.

In questi anni d'Europa abbiamo parlato molto e ancor di più ne stiamo parlando nel nostro dossier ''Europei''. Ora però, alle firme dei nostri corrispondenti e giornalisti, si potranno affiancare le vostre.

Sulle pagine del portale e sulla nostra pagina Facebook, a partire da martedì 15 giugno, due analisti si confronteranno sul tema: “Integrazione nell'Ue dei Balcani occidentali, accelerare o rallentare?" Starà poi a voi dire la vostra, ribattere alle posizioni espresse, muovere critiche o sottolineare visioni simili. Per saperne di più, è già tutto on-line. Per partecipare, dovete pazientare solo 4 giorni.

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04/06/2010 - 

Assodato

Ormai è assodato. I Balcani fanno parte dell'Europa. L'Unione europea, dopo averlo fatto negli anni passati a Zagabria e Salonicco, lo ha ribadito anche alla conferenza internazionale di Sarajevo del 2 giugno scorso. Non grandi passi in avanti quindi, ma occorre accontentarsi. Per più motivi.

Era innanzitutto necessario, con un’Unione in piena crisi, ribadire che dal percorso già intrapreso non si torna più indietro. Ma si va avanti, seppur lentamente. Inoltre è arrivato l'appoggio alla recente proposta della Commissione europea sull'abolizione dei visti per Bosnia e Albania. Seppur, come è accaduto su varie questioni a Sarajevo, niente date certe (e vincolanti).

Infine una nota sui presenti. C'erano tutti i rappresentanti dei paesi dei Balcani occidentali. Serbia e Kosovo compresi. Un segnale che ne conferma altri arrivati negli ultimi mesi che fanno pensare che la via della riconciliazione regionale sia stata intrapresa. “L’integrazione seguirà il modello regata”, ha specificato il ministro degli Esteri spagnolo. Vale a dire, ciascuno per conto suo. Ma non ci si può permettere divenga un tutti contro tutti.

28/05/2010 - 

Anticipazioni

Il 27 maggio la Commissione europea ha proposto l'abolizione dei visti Schengen per i cittadini di Bosnia Erzegovina ed Albania. Se approvata, riavvicinerà questi due paesi all'Europa.

Un biglietto da visita significativo per le istituzioni europee alla vigilia del vertice Ue-Balcani occidentali che si svolgerà il prossimo 2 giugno a Sarajevo. Un passo importante, che Osservatorio aveva anticipato in un articolo a firma di Alvise Armellini.

Dall'abolizione dei visti resta fuori il Kosovo, dove comunque la missione europea Eulex, il cui obiettivo è quello di rafforzare lo stato di diritto nel Paese, ha dato una forte accelerata. Ha infatti avviato indagini sulla corruzione che coinvolgono esponenti dello stesso governo kosovaro. Non tutti però concordano con l'approccio europeo. In esclusiva su Osservatorio la reazione irritata dell'ambasciatore Usa a Pristina.

21/05/2010 - 

Tenaci

Donne che seguono la propria strada, con determinazione e caparbietà. Donne cui la guerra non è riuscita a spegnere la passione per ciò che fanno.

Questa settimana abbiamo pubblicato due storie di vita. Lula è una stella del teatro ceceno, conduttrice di trasmissioni sull'arte in televisione e alla radio. In una Grozny prima della guerra, lontana e da tempo scomparsa, fatta di tram, fiori e monumenti a Lenin. Nonostante gli ultimi tragici anni, Lula attrice si sente tutt'ora, fino in fondo.

Majlinda è di molti anni più giovane. La sua passione è il judo, il suo sogno quello di rappresentare il Kosovo alle prossime olimpiadi di Londra 2012. Non senza difficoltà, in un Paese ancora traumatizzato dalla guerra e i cui dettami sociali restano molto conservatori.

14/05/2010 - 

Riesumazioni

Nel sud della Serbia, a Raška, è stata trovata una fossa comune. Conterrebbe centinaia di cadaveri di kosovaro-albanesi ed è venuta alla luce grazie ad un'indagine della procura di Belgrado.

Una notizia importante. Non solo perché finalmente si inizia a dare risposte alle famiglie degli scomparsi nella guerra in Kosovo, da anni alla ricerca dei propri cari, ma anche per il fatto che siano state proprio le autorità serbe ad aver avviato le indagini, in collaborazione con la missione europea in Kosovo Eulex.

C'è ora chi afferma che queste aperture nell'affrontare il passato siano solo conseguenza della volontà di Belgrado di accelerare il proprio passo verso l'Ue. E' in parte vero, ma non è scontato avvenisse. Questo ed altri segnali mostrano che, in tutta l'area, la rielaborazione del passato e un percorso di riconciliazione sono possibili.

07/05/2010 - 

Tutti per uno, uno per tutti

La Grecia è sul baratro. L'Unione prima tentenna, poi reagisce, comunque barcolla. Stiamo vivendo un momento in cui, mai come prima, il progetto comune europeo è a rischio. E chi ne è ancora fuori, come i Balcani occidentali, vedono rallentate sensibilmente le prospettive di integrazione.

Dieci anni di vita di Osservatorio, dieci anni in cui non ci siamo mai stancati di parlare d'Europa. Come prospettiva di pace, per i Balcani, per il Caucaso ma per noi tutti. Continuiamo e continueremo a farlo. Perché il nostro destino è, volenti o nolenti, irrimediabilmente europeo.

Questa settimana una rassegna sulle probabili conseguenze della crisi greca sul resto dell'area balcanica, un'intervista sull'Europa al filosofo Slavoj Žižek ed infine un commento sul 9 maggio, festa dell'Europa.

29/04/2010 - 

Passatopresente

Commemorazione senza precedenti quest'anno in Turchia per il Giorno della memoria armeno. Si ricorda l'anniversario del 24 aprile 1915 quando si verificò un raid contro 220 membri dell’intelligentsia armena, episodio che segnò l’avvio delle persecuzioni di massa. Appuntamenti a Istanbul davanti alla stazione di Haydarpasha, da dove partì il primo convoglio della deportazione, e nella centrale piazza Taksim. Secondo il politologo Cengiz Aktar, “i jinn - gli spiriti - sono usciti dalla loro bottiglia”, il tabù comincia ad incrinarsi.

Osservatorio ha ricordato l'anniversario da una visuale particolare: un interno familiare. Due sopravvissuti bambini, il loro incontro a 15 anni in un orfanotrofio e poi un'intera vita trascorsa assieme con un dolore impossibile da confidare anche ai discendenti. Una giovane universitaria racconta la storia dei suoi nonni.

Intanto di Turchia si dibatte anche nei tribunali italiani. Questa settimana un lungo approfondimento dedicato alla vicenda del giornalista e militante marxista turco Avni Er, già condannato in Italia per associazione eversiva. La Turchia ne ha chiesto l’estradizione. Ma secondo i suoi legali il giornalista rischia di essere processato di nuovo in Turchia per gli stessi reati per cui è stato in carcere in Italia, e potrebbe essere torturato.

23/04/2010 - 

Europei

La loro identità non si basa sul passato, ma sull'adesione ad un progetto futuro. Fanno parte dell'Europa che ancora non c'è, quella del Mediterraneo, del Mar Nero. Guardano all'Unione come ad un progetto di pace, ma vivono oltre i confini dell'Europa di Bruxelles.

Fanno parte di un'Europa in divenire, l'Europa delle minoranze. L'unica che possa rilanciare il progetto dell'Unione, lasciandosi alle spalle Westfalia, gli Stati, cedendo sovranità alle comunità locali e alle istituzioni sovranazionali.

Da quando è nato, dieci anni fa, Osservatorio guarda a questa Europa. In occasione del nostro decennale vogliamo ritornare a cercarla, analizzarla, raccontarla. Viaggiando nell'immaginario degli europei, per sconfiggere la paura che attanaglia le nostre società. O almeno, per cercare di comprenderla. Da questa settimana un nuovo dossier: "Europei".