Dossier

contenitore materiali relativi a dossier

Il campo di via Pradamano

19/03/2008 -  Anita Clara

Un'intervista a Elio Varutti, storico e giornalista udinese, autore della prima indagine documentata sui centri di smistamento profughi aperti a Udine per accogliere gli esuli istriani, fiumani e dalmati tra 1947 e 1960

Sulle rive dell'Isonzo (Soča)

18/03/2008 -  Davide Sighele

Da vent'anni si occupa di confini. Sia materiali che nella testa. E' la rivista goriziana Isonzo-Soča. Cultura, società e politica nella città divisa. Un'intervista

Mi sento a mio agio sia a Gorizia che a Nova Gorica

17/03/2008 - 

di Martina Giovannini, Liceo Statale delle Scienze Sociali S.Gregorčič, Gorizia

Non abbiamo conosciuto il lato oscuro del confine

17/03/2008 - 

di Aljosa Jarc, Liceo Classico Statale "Primoz Trubar", Gorizia

Prigionieri e viaggiatori

17/03/2008 - 

di Diana Temporin, Liceo Scientifico Statale "M.Buonarroti", Monfalcone

Noi giovani cormonesi

17/03/2008 - 

di Andrea Femia, Liceo Classico Statale "Dante Alighieri", Gorizia

Oltre le barriere invisibili

17/03/2008 - 

di Karin Čubej, Ginnasio Nova Gorica

Le tinte sfumate del confine

17/03/2008 - 

di Francesco Babich, Liceo Scientifico Statale "M.Buonarroti", Monfalcone

Articolo

12/03/2008 -  Anonymous User

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Dopo anni di silenzio sui drammatici eventi vissuti dalle popolazioni residenti lungo il confine italo-jugoslavo prima e dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel 2004 il Parlamento italiano ha istituito per legge la "Giornata del Ricordo" (che si celebra il 10 febbraio). L'uccisione da parte dei partigiani jugoslavi di migliaia di civili prevalentemente di nazionalità italiana nel settembre 1943 e nel maggio 1945, conosciuta sotto il nome di foibe, assieme all'esodo della popolazione italiana dalla regione giuliano-dalmata durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale sono oggi ricordate con celebrazioni ufficiali e con attività scolastiche specifiche.

La Giornata del Ricordo da occasione per una nuova elaborazione del passato finalmente condivisa si è trasformata in una ricorrenza problematica a livello nazionale quanto europeo. L'incidente politico-diplomatico occorso tra il presidente italiano e croato in occasione di questa commemorazione nel febbraio 2007 mette in evidenza la difficoltà di costruire una narrazione condivisa delle tragedie avvenute lungo quel confine.

Il primo tentativo di una riflessione storica congiunta, come quello che emergeva dal lavoro della Commissione storico-culturale mista italiano-slovena istituita nel 1993, è stato dimenticato. Il dibattito pubblico infatti viene generalmente portato avanti nella completa indifferenza per la storiografia emersa nel corso del tempo e normalmente manca di contestualizzare tali drammatici eventi nel più ampio contesto della storia contemporanea europea.

Promuovere una memoria condivisa sui drammatici eventi avvenuti lungo il precedente confine italo-jugoslavo significa stabilire insieme ai nuovi e ai futuri stati membri dell'UE uno spazio culturale e politico comune, basato su una cittadinanza europea inclusiva preparata a un futuro transnazionale comune.

Con il progetto AestOvest, Osservatorio sui Balcani si è proposto di dare diffusione al ricco materiale prodotto in questi anni da associazioni, media, istituzioni sul tema del confine tra Italia e Slovenia e sulla realtà composita dell'Istria. Si tratta di documentari, percorsi didattici, mostre, libri, approfondimenti, audio-interviste. Il tutto pubblicato in una specifica sezione on-line del portale assieme a interviste, articoli e reportage a firma della redazione e dei corrispondenti di Osservatorio.

Nel corso del giugno 2008 presenteremo il DVD multimediale Aestovest, un percorso per gli studenti delle scuole superiori italiane attraverso la storia, i luoghi della memoria e l'attualità di quel confine. Sarà a disposizione - anche on-line, scaricabile dal nostro portale - per l'anno scolastico 2008-2009.

Il progetto è realizzato grazie al supporto della DG cultura, programma "Europa per i cittadini" dell'Unione europea.

Insegnare in una regione di frontiera

11/03/2008 -  Anonymous User

''Gran parte della storiografia più recente sulla regione di frontiera in cui abito è maturato in ambito scolastico, gli autori sono i colleghi che ho incontrato nei corridoi delle scuole in cui insegnavo''