12 dicembre 2011

Si è tenuto a Nikšić un corso di formazione per operatori locali, in cui è stato illustrato il sistema della psichiatria di comunità in Italia e Trentino. I due relatori, rappresentanti del Centro Salute Mentale di Trento e di Cooperativa Arianna, sono stati coinvolti grazie al lavoro di 'ponte' realizzato dal Comitato Servizi di Cooperazione coi Balcani. Quest'ultimo è attivo da tempo in questo settore, in Serbia

Fonte: Il Trentino con i Balcani e Dan Online

Dal 28 novembre al 2 dicembre si è tenuto a Nikšić, in Montenegro, il corso di formazione "Psichiatria di comunità: l'esperienza italiana e trentina", tenuto da Claudio Agostini, psichiatra del Centro Salute Mentale di Trento e Maurizio Camin, direttore della Cooperativa Arianna.

Il percorso di formazione che vede il coinvolgimento di queste realtà del Trentino, nasce grazie al lavoro di rete realizzato dal Comitato Servizi di Cooperazione coi Balcani nell'ambito del più ampio progetto “Organizzazioni della società civile e amministrazioni locali per l’erogazione dei servizi sociali in Montenegro” promosso dall'Ong italiana COSV  in collaborazione con l'Ong Humanitarac (Montenegro) e finanziato dall'Unione Europea. L'obiettivo principale del progetto è quello di promuovere l'apertura di un nuovo servizio per la prevenzione e cura delle patologie psichiche nella città di Nikšić.

Il progetto del COSV è stato avviato nel 2011 e prevede un co-finanziamento dell'Unione europea di circa 155.000 euro e dell'Ong montenegrina Humanitarac di poco più di 19.000 euro. Come dichiarato dal direttore dell'Ong,

Slobodan Simović, durante la conferenza stampa di presentazione del progetto tenutasi all'inizio di quest'anno, scopo specifico del progetto è quello di rafforzare la società civile e gli organismi del territorio di Nikšić nell'offerta di servizi sociali, con attenzione particolare alla salute mentale dei giovani.

Simović ha ricordato che il progetto coinvolge diverse realtà città ma anche di territori adiacenti, grazie alla collaborazione con organizzazioni locali che su questo tema stanno lavorando da tempo in collaborazione con partner italiani: "Oltre a numerosi soggetti pubblici e della società civile della città, il progetto è allargato anche ai territori di Šavnik e Plužine. Inoltre abbiamo costruito una collaborazione con l'organizzazione di Belgrado “ 484Ć” che si occupa di questi temi, grazie ai contatti che abbiamo a Kraljevo dove c'è un'organizzazione che fa da ponte tra il Trentino e Kraljevo stessa. Ci auguriamo che con il tempo anche la nostra Ong Humanitarac possa divenire un tassello del ponte tra Nikšić e il Trentino”.

In conclusione, il presidente dell'Ong ha dichiarato che il problema dello stato di salute mentale dei giovani nella sua città è da affrontare con urgenza: “Negli ultimi due mesi sette giovani, tra i 17 e i 25 anni, si sono suicidati. Questo sta a indicare che esiste un numero sensibile di giovani bisognosi di un servizio di supporto costante e professionale per aiutarli ad uscire dalla loro situazione di disagio”.

Il Comitato Servizi di Cooperazione coi Balcani ha messo a disposizione la propria esperienza di intervento in questo ambito tematico, già sperimentato in altre aree dei Balcani. L'impegno del territorio trentino nell'ambito della salute mentale nel Balcani è difatti presente anche in un progetto di accompagnamento alla riforma della psichiatria in Serbia (in partenza nel febbraio 2012) in collaborazione con Caritas Italiana, il CSM/APSS di Trento ed alcune realtà del terzo settore, ma anche in Kosovo attraverso la collaborazione con il Centro Kosovaro per l'auto mutuo aiuto.

Il progetto di accompagnamento verso la riforma del sistema psichiatrico serbo, nella direzione della progressiva de-istituzionalizzazione, è stato definito di recente a seguito della visita avvenuta in settembre in Serbia di una delegazione trentina per conoscere da vicino il sistema della salute mentale nel Paese e valutare la proposta di collaborazione che era pervenuta da Caritas Italiana, con sede a Belgrado.

In occasione della visita, di cui hanno fatto parte - tra gli altri - il consigliere della Provincia Autonoma di Trento Mattia Civico e il dirigente medico del Centro Salute Mentale di Trento Claudio Agostini, si è tenuto un incontro di condivisione con il sottosegretario del ministero della Salute – Periša Simonović, per discutere dell'avvio del progetto e e delle modalità di realizzazione.

Il progetto che partirà nel 2012 vedrà il coinvolgimento nel gruppo di lavoro, il Centro Salute Mentale di Trento e il Comitato Servizi con i Balcani manterrà il ruolo di mediatore tra la realtà trentina e quella serba e di animatore di altre esperienze trentine attive nei percorsi di riabilitazione ed integrazione socio-economica dei pazienti psichiatrici.