Le attività del Parlamento europeo (PE) coprono uno spettro enorme di temi. Per il comune cittadino, interessato a seguire i lavori dell'istituzione che lo rappresenta a livello comunitario e le posizioni dei vari deputati sulle tematiche più disparate, non è facile orientarsi.
A meno di nuovi ed inaspettati colpi di scena, al quarto tentativo Mitrovica nord avrà finalmente un sindaco. Si tratta di Goran Rakić, rappresentante della “lista governativa”, l'Iniziativa civica serba. Secondo dati non ancora definitivi, Rakić ha ottenuto ieri la maggioranza assoluta dei voti (52%), vincendo già al primo turno. A recarsi alle urne, come al solito, sono stati in pochi, appena il 20,6% dei circa 28mila aventi diritto.
Pene molto più pesanti per i pedofili condannati in prima istanza, ed introduzione della castrazione chimica per i recidivi. Su proposta del governo conservatore del premier Nikola Gruevski, il parlamento di Skopje ha approvato nelle settimane scorse nuove drastiche misure nella lotta contro i reati sessuali nei confronti dei minori.
Nel suo sforzo di informare i cittadini sulle proprie attività, il Parlamento europeo si è dotato di strumenti differenziati e non sempre abbastanza conosciuti. Uno di questi è EuroparlTV, la tv on-line del parlamento.
L'Abkhazia, separatasi dalla Georgia nel 1994, per essere poi riconosciuta come stato indipendente dalla Russia (e pochi altri stati) dopo il conflitto russo-georgiano, è a pochissima distanza da Sochi, sede dei giochi olimpici invernali attualmente in corso.
Il prossimo 18 marzo, verranno consegnati a Bruxelles i premi “MEP Awards 2014”. La competizione, promossa dalla rivista “The Parliament Magazine” e arrivata alla decima edizione, vuole essere una “vetrina per gli sforzi e risultati ottenuti dai parlamentari europei non solo nel corso del 2013, ma di tutto il mandato che volge al termine”, e insieme un tentativo “di contribuire ad avvicinare l'UE ai propri cittadini”.
Il 59% dei cittadini bulgari è a favore della reintroduzione del servizio militare obbligatorio, sospeso nel paese a partire dal 2008: questo il risultato di un sondaggio effettuato ad inizio febbraio dall'agenzia “Exacta Research Group”. Contrari ad un eventuale ritorno in caserma si sono detti appena il 27% degli intervistati.
Durante le proteste dei giorni scorsi, alcuni giornalisti hanno subito pressioni, minacce e violenze fisiche. Altri operatori dell'informazione hanno riportato gli eventi facendo gli interessi di singoli politici, invece che mettersi al servizio dei cittadini. Lo denuncia l'Associazione dei giornalisti della Bosnia Erzegovina
Di multe, nella vita, capita di prenderne. E una sanzione di 600 lei, 130 euro circa, non getta certo nello sconforto chi, di mestiere, fa il presidente della Romania. Eppure, la contravvenzione vistasi recapitare lunedì scorso da Traian Băsescu va al di là del suo puro significato economico.