I momenti in cui coloro che hanno limitate possibilità di partecipazione politica alzano la loro voce, spesso si traducono in opportunità di cambiamenti sociali e politici. Le proteste non-violente si sono dimostrate spesso uno strumento legittimo per il miglioramento della società e per portare avanti la transizione democratica di un paese.
Diciannove anni. Tanto ci metterà la Bulgaria a vaccinare almeno il 70% della propria popolazione dal Covid-19 con l'attuale ritmo delle vaccinazioni. È questo il calcolo fatto da Politico e pubblicato nei giorni scorsi.
Tredici anni dopo la separazione del Kosovo dalla Serbia, i due paesi restano bloccati nel reciproco non riconoscimento, con effetti deleteri per entrambi. Secondo un recente rapporto dell'International Crisis Group le due parti devono andare oltre i dettagli tecnici dei negoziati per affrontare le questioni principali nella loro relazione: l’indipendenza di Pristina e l’influenza di Belgrado sulla minoranza serba del Kosovo.
Nell'ultima pubblicazione del 2020 della serie di analisi titolate “ Political Trends & Dynamics” che la Friedrich-Ebert-Stiftung dedica ai Balcani occidentali si è chiesto ad una serie di analisti dell'area di intervenire sul tema dello stato di diritto.
È da mesi che l'opposizione sogna di far cadere il governo di Janez Janša ma, ancora una volta dovrà pazientare. Oggi infatti era previsto in parlamento il voto di una mozione di sfiducia che, nel caso avesse raggiunto la maggioranza, avrebbe probabilmente portato sullo scranno di primo ministro Karl Erjavec, presidente del Partito democratico dei pensionati sloveni (DeSus).
“Il Kosovo deve trovare una strategia per il futuro, non può tollerare di restare indefinitamente nelle mani di decisioni altrui. Non accetteremo di restare prigionieri di un conflitto congelato […] se succede, andremo al referendum sull'unificazione con l'Albania”.
94.000 euro spesi in una sola notte, per una cena in un ristorante. A pagare il conto Frontex, agenzia europea per il controllo dei confini terrestri e marittimi dell'Unione europea. È avvenuto nel 2015 a Varsavia nell'ambito di un evento di una giornata promosso da quell'anno sino al 2019 denominato “European Border and Coast Guard Day ” descritto da Frontex come “un'opportunità di condividere esperienze e buone pratiche”.
Per sferrare un attacco politico a Vjosa Osmani, presidente ad interim del Kosovo, il ministro degli Interni Agim Veliu non ha lesinato insulti sul suo aspetto fisico. È accaduto in questi primi giorni di campagna elettorale in vista delle legislative anticipate previste per il prossimo 14 febbraio.