La crisi economica in Europa riporta a galla animosità e diffidenza, soprattutto nei luoghi segnati dalle ferite della storia. Come Distomo, villaggio della Beozia occidentale, teatro nel 1944 di uno dei peggiori eccidi nazisti nella Grecia occupata. Qui le recriminazioni contro l'austerità voluta dalla Merkel si sfiorano, fino a toccarsi, con richieste di risarcimento mai soddisfatte. Un reportage
Nuova fase dello scontro tra il governo guidato da Saakashvili e il movimento d'opposizione del miliardario Bidzina Ivanishvili: ora si è passati alla confisca di antenne paraboliche. Sullo sfondo il controllo dei media televisivi in vista delle ormai imminenti elezioni politiche
20mila euro di risarcimento a testa, per sei “cancellati” che hanno fatto ricorso alla Corte europea per i diritti umani. Ma in Slovenia, più che porre l’accento sulla violazione dei diritti di queste persone si sta discutendo di quanto i cancellati costeranno alle casse dello stato
Lo scorso 12 aprile, l'uccisione di cinque persone sulle rive del lago di Smiljkovo, alla periferia di Skopje, ha fatto vacillare la coesione etnica della Macedonia. In carcere per l'accaduto vi sono ora cinque persone, accusate di far parte di un'organizzazione terrorista islamica. Una spiegazione che ha sorpreso il paese, lasciando molte domande ancora senza risposta
Secondo giorno del processo all'Aja per Ratko Mladić. Si parla di Srebrenica e fuori dall'aula le madri e mogli delle vittime ricordano il massacro. Ma dopo questa due giorni i lavori del tribunale sono già sospesi
Le madri di Srebrenica, una miriade di giornalisti, gli avvocati e l'accusa. Giustizia, dolore e informazione. Parte così il processo contro il generale serbo-bosniaco Ratko Mladić, accusato di genocidio e crimini contro l'umanità, presso il Tribunale penale dell'Aja. Un racconto da chi ha seguito l'intera giornata
L'apertura del processo a carico di Ratko Mladić rappresenta un successo del Tribunale dell'Aja. Il compito di fare i conti con il nostro recente passato non può tuttavia essere demandato ai soli giudici, in assenza di un intervento della politica e della società civile a livello europeo. Un commento
Inizia oggi all’Aja il processo a Ratko Mladić: l’ex capo dell’esercito serbo-bosniaco è chiamato a rispondere di genocidio, crimini contro l’umanità e violazione delle leggi e delle consuetudini di guerra
Noti in Turchia per le inchieste sullo "stato profondo", Ahmet Şık e Nedim Şener sono stati arrestati nel 2011, accusati di far parte dell'organizzazione golpista "Ergenekon" di cui hanno svelato i retroscena. Un caso divenuto simbolo dei lati meno trasparenti dell'inchiesta. Li abbiamo incontrati a Cipro, a poche settimane dalla loro scarcerazione
È stato nominato Capo di Stato maggiore lo scorso dicembre, ma è già sotto pressione. Un dossier pubblicato da Nataša Kandić accusa Ljubiša Diković di non aver impedito crimini di guerra commessi durante le operazioni avvenute sotto il suo comando in Kosovo
Una replica dello scrittore Diego Zandel ad un commento di Franco Juri che abbiamo recentemente pubblicato. L'ideologia, l'atteggiamento della dirigenza jugoslava, le foibe
La Procura della Bosnia Erzegovina ha archiviato l'inchiesta nei confronti di 14 indagati per i crimini avvenuti a Sarajevo nel maggio del 1992. Il caso però non è chiuso e, dopo i clamorosi fermi di Ejup Ganić e Jovan Divjak, continuerà ad alimentare polemiche. Il commento
Condannato dal Tribunale dell'Aja a 18 anni di carcere per crimini commessi a Mostar durante la guerra, Vinko Martinović è ritornato in città dopo aver usufruito di un rilevante sconto di pena. Il peso del passato sulle sponde della Neretva
20 anni fa un gruppo di paramilitari serbi distrusse un villaggio rom nella Bosnia orientale, facendo strage dei suoi abitanti. Sopravvisse un bambino, che oggi chiede giustizia per il proprio popolo di fronte alla Corte di Belgrado per i crimini di guerra. La storia di Zijo
L'11 gennaio i giudici Eulex hanno definitivamente accantonato le accuse di corruzione e abuso d'ufficio nei confronti dell'ex direttore della Banca centrale del Kosovo. Un caso che ha portato alla luce seri problemi nella gestione della giustizia da parte della missione europea. Le riflessioni di Andrea Lorenzo Capussela, già direttore dell'ufficio economico dell'ICO
L'arresto di otto bosniaci, accusati di crimini di guerra commessi nei confronti di civili serbi e croati a Sarajevo, e la loro sconcertante difesa da parte del mondo politico della capitale. I casi del campo di concentramento di Silos e della foiba di Kazani, la sconfitta di una Sarajevo senza Valter
Uno scandalo dai riflessi internazionali sconvolge il Montenegro. Gli USA hanno chiuso l’indagine sulla vendita della Telekom montenegrina all’ungherese Magyar Telekom, controllata della Deutsche Telekom, rilevando vari elementi di corruzione. Rispunta il nome di Đukanović
Un progetto per raccogliere, archiviare e pubblicare fonti storiche relative alla dissoluzione della ex Jugoslavia. Per stimolare il dibattito pubblico su una storia ancora recente, e sulla quale la storiografia spesso soffre di "amnesie selettive". Un'intervista
Sono centinaia in Turchia gli studenti accusati di violazione della Legge sulla lotta al terrorismo che ha un ambito di applicazione estremamente vasto. Molto spesso basta una sciarpa palestinese o un libro di Marx per finire dietro le sbarre
È uscito in Italia "Cecenia: la guerra degli altri", libro inedito di Anna Politkovskaja. Non lo vedrete però pubblicizzato sui giornali e non lo troverete nelle librerie. In quest'intervista all'editore Carlo Spera, la storia di un libro che inizia con un piccolo "furto" nella capitale cecena Grozny e l'idea di un progetto editoriale davvero alternativo
Il 18 novembre di 20 anni fa la città di Vukovar cadeva, dopo mesi di assedio da parte dell'esercito federale e delle milizie serbe. Poco dopo, a Ovčara, avvenne la strage di quanti avevano trovato rifugio nell'ospedale cittadino
Gli ultimi dati evidenziano una preoccupante crescita del fenomeno. Ma dietro ai numeri è possibile si celi una maggiore consapevolezza del problema e il desiderio di denunciarlo. Uno sguardo d'insieme sull'attuale situazione, tra leggi di difficile applicazione e la scarsa assistenza da parte dello Stato
Nella prigione “modello” targata Onu di Scheveningen serbi, croati e albanesi dividono gli spazi comuni, giocano assieme a calcio e festeggiano assieme compleanni e feste religiose. Damir Šagolj è il primo giornalista ad aver ottenuto l'autorizzazione a visitare l'interno del centro di detenzione
Mentre l’ex premier croato Ivo Sanader affronta il processo per corruzione, emergono altre prove sul malaffare del partito di governo HDZ, il cui consenso precipita ai minimi storici. Gli analisti politici ritengono che il centrosinistra abbia di fatto già vinto le elezioni in programma il prossimo 4 dicembre
L'Associazione dei giovani avvocati in Georgia (Gyla) è una delle maggiori ONG nel Paese e fornisce assistenza legale gratuita a chi ne ha bisogno. È spesso critica verso il governo e preme per maggiore trasparenza, lottando contro un sistema giudiziario che vede nella capitale un tasso di assoluzioni allo 0,04%. Nostra intervista alla direttrice esecutiva Ekaterine Popkhadze
Un recente dossier del Centro per il diritto umanitario di Belgrado porta a galla i crimini compiuti dalla famigerata Decima unità sabotatori. Dalla ricerca è emerso che questa formazione militare fu fondata il 14 ottobre 1994 per ordine di Ratko Mladić e nel luglio del 1995 partecipò attivamente al massacro di Srebrenica
Nel villaggio di Katunitsa, un giovane bulgaro muore investito da un rom, associato al clan del 'barone' Kiril Rashkov, meglio noto come "Zar Kiro". L'episodio dà il via a gravi incidenti in tutta la Bulgaria, che assumono presto il carattere di pogrom anti-rom. Alle basi della rabbia, un sistema giudiziario incapace di assicurare i criminali alla giustizia
Con il recente arresto di cinque membri dei famigerati “berretti rossi”, l’Unità per le operazioni speciali durante l'era Milošević, non solo la giustizia serba sembra finalmente fare il suo corso, ma si aprono anche possibili chiarimenti sull’omicidio del premier serbo Zoran Đinđić
Nonostante un impianto normativo all'altezza si è ancora molto lontani in Croazia dalla tutela dei diritti delle donne vittime di violenza domestica. Un nostro approfondimento