Alla scoperta del tratto ungherese del Danubio assieme alla fotografa Camilla de Maffei. Szentendre e la Putza ungherese, parte del tragitto che verrà percorso da "I sapori del Danubio", promosso da www.viaggiareibalcani.it e Slow Food
Alla scoperta del tratto bulgaro del Danubio assieme alla fotografa Camilla de Maffei. Un viaggio da Vidin a Sofia, parte del tragitto che verrà percorso da "I sapori del Danubio", promosso da www.viaggiareibalcani.it e Slow Food
L'ondata di neve e gelo che si è abbattuta su tutta l'Europa orientale ha messo in difficoltà anche la capitale bosniaca. In una galleria fotografica di Michele Biava, Sarajevo innevata
Come aprono le prime pagine on-line dei principali organi di informazione del Paese? Una rassegna all'indomani del referendum sull'ingresso nell'Unione europea.
Alla scoperta della Romania assieme alla fotografa Camilla de Maffei. La capitale rumena e la regione nel sud-est del Paese, lungo la riva sinistra del Danubio
Il 25 novembre ricorre l'anniversario della prima riunione del comitato antifascista di liberazione nazionale che nel 1943, a Mrkonjić Grad, proclamò la Repubblica di Bosnia Erzegovina. La Republika Srpska non ha celebrato la ricorrenza, diversamente dalla Federazione. A Srebrenica, tuttavia, è stata lasciata libertà di scelta ai dipendenti pubblici. Molti non hanno lavorato, alcuni hanno festeggiato. Una piccola delegazione ha deposto una corona di fiori al memoriale di Potoćari, dedicato alle oltre ottomila vittime del luglio 1995, perché “ciò che è avvenuto qua è puro fascismo”, ha dichiarato Ćamil Duraković, sostituto del sindaco.
Il memoriale partigiano però, dedicato alle vittime della Seconda guerra mondiale, è in stato di abbandono. Lo segnalano due pali gialli in mezzo al bosco, senza alcuna bandiera a sventolare, e due sagome grigie. Per raggiungerlo occorre abbandonare le facciate ridipinte di via Maresciallo Tito, addentrarsi tra case disabitate e ruderi, infine salire per un sentiero invaso dai rovi. Ecco come appariva il 25 novembre. Testo e immagini di Michele Biava
Manifestazione di massa ieri in Bulgaria contro la proposta riforma delle pensioni. E il governo guidato da Boyko Borisov sembra intenzionato a fare marcia indietro, spaventato dal costo politico del muro contro muro con i sindacati. La partita resta aperta, ma a sorpresa si aprono spazi negoziali. Resta invece bloccata la vertenza sulle ferrovie, che blocca il Paese da più di una settimana. Foto di Ivo Danchev, testi di Francesco Martino