Al confine greco-turco, si sta consumando una nuova grave crisi umanitaria dopo che il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha di fatto spinto migliaia di rifugiati residenti in Turchia verso la Grecia.

Una crisi alla quale, ad oggi, i paesi dell'Unione europea non sembrano in grado di rispondere garantendo la salvaguardia di vite umane, il diritto all'asilo, una risposta comune in chiave di accoglienza. Un nostro dossier

Approfondimenti, comunicati, multimedia

COMMENTO Restare nella complessità: vicino ai migranti in Grecia

Edoardo Garonzi e Maria Vittoria Marchesini* | 19/3/2020

Una riflessione sulla situazione dei migranti, rifugiati e richiedenti asilo in Grecia, che spinge per un profondo ripensamento delle politiche migratorie. La firmano due volontari dell'associazione "One Bridge to Idomeni", attiva lungo la rotta balcanica fin dallo scoppio della crisi nel 2015

RIFUGIATI Nel cuore di una crisi umanitaria

Giovanni Melchiori* | 10/3/2020

Migliaia i profughi ammassati tra Grecia e Turchia. L'operatrice trentina Massimiliana Odorizzi ci racconta la situazione sull'isola di Samos dove lavora per l'Ong inglese "Action for Education"

MIGRAZIONI Le voci dei rifugiati lungo la strada per l'Europa

Istanbul | Hikmet Adal | 6/3/2020

L’agenzia di stampa turca indipendente Bianet ha parlato con alcuni dei rifugiati che da Istanbul si stanno dirigendo verso le province di confine con la speranza di entrare in Europa. Le loro voci

Appello all'Ue: agire subito per decongestionare le isole egee

5/3/2020

Con la crisi scoppiata al confine greco-turco, dopo che la Turchia ha deciso di riaprire i confini ai rifugiati che vogliono entrare nell'UE, diversi soggetti europei della società civile che operano a sostegno dei rifugiati e richiedenti asilo hanno lanciato un appello rivolto alla Commissione europea, al Consiglio europeo e agli stati membri dell'UE

MIGRAZIONI Rotta balcanica: tranquillità fragile sul fronte bulgaro

Sofia | Francesco Martino | 5/3/2020

Buoni rapporti ad ogni costo con la Turchia e soprattutto col presidente Recep Tayyip Erdoğan: è così che il premier Boyko Borisov è riuscito a mettere la Bulgaria a riparo dalla nuova crisi migratoria. Una strategia che poggia però su basi fragili

DIRITTI Di scomparsi e invisibili. Note dalla frontiera turco-greca

Deniz Şenol SertIlhan Zeynep Karakılıç | 5/3/2020

Due sociologhe e giornaliste turche sono andate a verificare sul campo quanto sta accadendo al confine tra Turchia e Grecia. Un intenso reportage

Turchia-Grecia: agire subito per evitare disumanità

Dunja Mijatović | 3/3/2020

La situazione dei diritti umani al confine tra Turchia e Grecia è drammatica. Per Dunja Mijatović, Commissaria per i diritti umani del CoE, è quantomai necessario agire con urgenza per evitare che la situazione peggiori ulteriormente. Una sua presa di posizione

Erdoğan riapre la rotta balcanica

Dopo l'intensificarsi degli scontri in Siria, la Turchia ha deciso di riaprire i propri confini ai rifugiati che vogliono entrare nell'UE. Tensione al confine greco e preoccupazione in Bulgaria. Francesco Martino di OBCT ai microfoni di Radio Colonia WDR (3 marzo 2020)

Migliaia di profughi bloccati al confine tra Turchia e Grecia

Ai microfoni di Radio Onda d'Urto Francesco Martino di OBCT descrive l'evoluzione della crisi in corso al confine greco-turco dove centinaia di persone, soprattutto rifugiati siriani, sono bloccati dopo che la Turchia ha deciso di spingerli verso la frontiera (2 marzo 2020)

Corso online gratuito

Un percorso didattico multimediale che esplora la cosiddetta “Rotta balcanica”, dalla Turchia sino al cuore dell’Unione europea: segue il percorso e le storie di chi si è ritrovato a percorrerla; analizza le ripercussioni dell'esodo sul progetto europeo; approfondisce le dinamiche interne in Turchia a seguito dell'accordo firmato con l'UE nel 2016. Il corso è stato creato nel maggio 2017

 

 
Articoli recenti su migrazione e Balcani

Migranti in fila nei perssi della stazione di Tuzla (foto A. Sasso)
Alfredo Sasso | Tuzla
17 febbraio 2020

La Bosnia Erzegovina si sta lentamente convertendo in una zona-cuscinetto per i migranti. La situazione a Tuzla è al limite dell'emergenza. Lo scaricabarile istituzionale per fortuna è compensato efficacemente dagli attori della società civile locale. Ancora per quanto?

Eleni Stamatoukou | Salonicco
14 gennaio 2020

Benché se ne parli meno, oltre centomila migranti e rifugiati sono ancora presenti in Grecia. Molti di loro vivono per lunghi periodi in centri di prima accoglienza, che però si trovano in aree remote e scarsamente servite

Ventimiglia (Chrispictures/Shutterstock)
Ornaldo Gjergji
18 dicembre 2019

Ventimiglia è diventata città simbolo di tutte le contraddizioni che il fenomeno migratorio verso l’Unione europea sta portando alla luce. Attraverso l’analisi del contenuto dei media locali un quadro della situazione

Bihać, settembre 2018 - Ajdin Kamber/Shutterstock
Nicole Corritore
12 dicembre 2019

Il campo di Vučjak nei pressi di Bihać è stato finalmente sgomberato. Un campo che la Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa Dunja Mijatović, che vi si era recata in missione la settimana scorsa, aveva definito una vergogna. Ma i problemi legati al flusso di migranti sono lontani da una soluzione

"Terroristi tra i migranti?" - Immagne tratta dal documentario "Patka" prodotto dal Media Centar di Sarajevo
Belma Buljubašić | Sarajevo
13 dicembre 2019

In Bosnia Erzegovina la crisi legata alla presenza di migranti occupa quotidianamente le pagine di cronaca. Ma come ne parlano i media bosniaci? Quali sono le reazioni dei cittadini? Un'analisi dettagliata del Media Centar di Sarajevo

Dunja Mijatović, Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa
Ahmed Burić | Sarajevo
10 dicembre 2019

La crisi dei migranti in Bosnia Erzegovina ha raggiunto livelli drammatici. Dunja Mijatović, Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, di recente è stata in BiH e ha rilasciato una conferenza stampa per denunciare la grave situazione sul campo

Simon Rico/Cdb
Jean-Arnault Dérens Simon Rico
5 dicembre 2019

La denuncia, fortissima, è arrivata ieri da parte della Commissaria per i diritti umani del Coe Dunja Mijatović: "Va chiuso. Qui della gente morirà". Un reportage dal campo migranti di Vučjak, Bosnia Erzegovina

Tende nel campo di Velika Kladuša, Bosnia Erzegovina - Ajdin Kamber/Shutterstock
Nicole Corritore
5 dicembre 2019

La notizia rimpalla subito sui media bosniaci e poi croati: due giovani sportivi nigeriani, invitati per una gara internazionale a Pola, non hanno mai fatto rientro in Nigeria. I due sono ora nel campo di accoglienza di Velika Kladuša e accusano la polizia croata di averli deportati da Zagabria in un bosco in Bosnia Erzegovina