Alle elezioni politiche tenutesi domenica in Turchia il partito conservatore del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, l'Akp, ha perso la maggioranza assoluta.
Il Segretario della Difesa Usa Ash Carter si riunisce oggi in Germania con decine di generali e diplomatici europei per discutere della strategia Nato nei confronti di Mosca in risposta alla crisi Ucraina.
Martedì 2 giugno il Commissario europeo Johannes Hahn ha condotto una negoziazione maratona con i rappresentanti dei quattro principali partiti politici del paese (VMRO-DPMNE, SDSM, DUI e PDSh). Alla fine della giornata si è concordato su una sola cosa: elezioni politiche anticipate per il prossimo aprile.
Il 31 maggio si celebra a Prijedor la Giornata internazionale delle fasce bianche, in ricordo dei cittadini non serbi obbligati nel 1992 a portarne una al braccio: migliaia furono poi deportati e rinchiusi nei lager. Quest'anno i promotori di "Perché mi riguarda", oltre a sfilare per le strade lanciano un nuovo appello perché si costruisca un monumento in memoria dei bambini uccisi.
Si è chiuso ieri a Skopje con un nuovo nulla di fatto il terzo round di negoziati tra i principali partiti macedoni, facilitati dalla comunità internazionale per trovare una via d'uscita alla crisi politica ed istituzionale che stringe il paese dopo lo scandalo intercettazioni e l'operazione di polizia di Kumanovo.
Col trascinarsi del conflitto in Ucraina e il tracollo del gasdotto “South Stream” (poi sostituito dall'alternativa “Turkish Stream”) molti paesi dell'Europa orientale continuano a cercare strade per rafforzare la propria sicurezza energetica.
Milorad Dodik potrebbe presto perdere la maggioranza dell'Assemblea della Republika Srpska (RS). E' in seno al suo stesso partito, l'SNSD, che i recenti progetti di legge - in particolare quello sulla protezione degli spazi pubblici, quello sulle organizzazioni non governative e infine la lotta contro l'economia grigia - che stanno generando dissensi.
E' notizia di oggi la sentenza emessa a carico del ministero della Difesa dalla corte d'appello di Roma in cui viene decretata la "inequivocabile certezza" del nesso causale tra esposizione a uranio impoverito e insorgenza di malattie tumorali.