Tutto Bisanzio. In un tweet

15 gennaio 2013

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Siamo alle battute finali: i giannizzeri di Mehmet Fatih (Maometto il Conquistatore) hanno lanciato l'ultimo e decisivo assalto alle mura di Costantinopoli. Il comandante generale della difesa, il genovese Giovanni Giustiniani Longo è ferito per la seconda volta e si ritira. Ogni speranza è persa, inizia il fuggi-fuggi e la razzia della città prostrata: sull'Impero romano d'Oriente cala l'ultimo tragico tramonto.

I drammatici eventi risalgono al lontano 29 maggio 1453. Ma, su twitter, sono anche cronaca di oggi, 15 gennaio 2013. Con la sanguinosa caduta della città sul Bosforo, arriva oggi alla fine il lungo racconto di @CryForByzantium: undici secoli di storia bizantina (a partire dall'incoronazione di Costantino il Grande, nel 306 d.C.) raccontati dalla “viva voce” degli 88 imperatori succedutisi sul trono della Roma d'Oriente.

Un progetto partito nel 2009 per opera dello storico americano (nonché esperto di musica heavy metal) Sean Munger, che in quasi quattro anni (e più di 5000 tweet) ha attraversato la lunga, splendida e travagliata vita dell'Impero: dall'Iconoclastia alle crociate, dal regno di Eraclio alle lotte con Bulgari, Avari, Persiani, Arabi, il tutto condito da innumerevoli colpi di palazzo e giravolte del destino e della Storia.

Oggi, con la morte dell'ultimo imperatore Costantino XI Paleologo, scomparso nella mischia dell'ultima disperata difesa (ma, secondo la leggenda, trasformato in statua di marmo e in attesa di essere risvegliato) si chiude il cerchio sull'Impero.

Ma non su @CryForByzantim, che “riparte” dall'inizio il prossimo 1 febbraio: chi ha la voglia (e pazienza) di ricominciare, potrà seguire ancora miserie e grandezze degli imperatori romani d'Oriente. Raccontate, per così dire, dagli stessi protagonisti.

 

Questa pubblicazione è stata prodotta con il contributo dell'Unione Europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea. Vai alla pagina del progetto Racconta l'Europa all'Europa


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