Dopo aver esaminato 22 video girati nel Nagorno Karabakh durante il recente conflitto, Amnesty International è giunta alla conclusione che le forze armate dell’Armenia e dell’Azerbaijan hanno commesso crimini di guerra come esecuzioni extragiudiziali, decapitazioni, maltrattamenti ai danni di prigionieri e profanazione di cadaveri di soldati nemici.
Il cessate il fuoco in Nagorno Karabakh firmato tra Armenia, Azerbaijan e Russia il 9 novembre scorso ha stabilito che l'Armenia deve cedere anche la regione del Kelbajar. In quel territorio si trova un’importante miniera d’oro ora divisa dal confine: una parte si trova in Azerbaijan, l'altra in Armenia.
È di nuovo conflitto aperto tra Armenia ed Azerbaijan lungo la linea di contatto che divide l’Azerbaijan dall’autoproclamata repubblica del Nagorno-Karabakh. Sono tutt'ora in atto scontri armati che vedono coinvolti mezzi pesanti, fanteria e artiglieria.
Dopo che la giornata di ieri era stata relativamente calma, Azerbaijan e Armenia si sono accusati nuovamente oggi di aver bombardato a partire da questa mattina posizioni militari e villaggi.
Il giocatore dell'Arsenal Henrikh Mkhitaryan non prenderà parte alla finale di Europa League di Baku contro il Chelsea per motivi politici legati alle sue origini armene.
Lo scorso 29 marzo il presidente dell'Azerbaijan Ilham Aliyev e il primo ministro dell'Armenia Nikol Pashinyan si sono incontrati a Vienna sotto gli auspici del Gruppo di Minsk dell'Osce.
L'8 maggio scorso il Parlamento dell'Armenia ha votato – dopo un primo tentativo andato a vuoto lo scorso 2 maggio – la fiducia ad un governo guidato da Nikol Pashinyan, leader delle recenti proteste che hanno profondamente scosso la politica del paese. Il neo-premier ha ottenuto 59 voti a favore e 42 contrari.
Il parlamento armeno, venerdì scorso, ha approvato una proposta di legge governativa che impedisce ai giornalisti di poter seguire dal vivo i dibattimenti in seno al consiglio comunale della capitale.
Il 29 maggio si è tenuta a Bruxelles l'ottava sessione annuale del dialogo UE-Armenia sui diritti umani. La delegazione è stata guidata da Dirk Schuebel del Servizio europeo di azione esterna e dal viceministro degli esteri della controparte.
Domenica 2 aprile l’Armenia ha rinnovato il suo parlamento. I risultati parziali, comunicati dalla Commissione elettorale centrale, riportano che il Partito Repubblicano del presidente Serzh Sarksyan ha ottenuto il 49,7 per cento dei voti mentre il partito di opposizione Armenia Prospera, di Gagik Tsarukyan si è fermato al 27,84 per cento.
Anna Mazzone è la vincitrice dell'edizione 2016 del premio giornalistico Hrant Dink , istituito in Italia nel 2008 per ricordare il giornalista turco di origine armena assassinato a Istanbul il 19 gennaio 2007.
L'OSCE boccia il referendum costituzionale tenutosi lo scorso 6 dicembre in Armenia. Secondo il rapporto del team di esperti dell'Ufficio per le Istituzioni Democratiche e i Diritti Umani (ODIHR) dell'organizzazione di sicurezza pan-europea, la modalità con cui si è tenuto il referendum "riflette l'assenza di azioni significative nei tre anni precedenti per affrontare le precedenti raccomandazioni fatte dall'OSCE/ODIHR per migliorare la fiducia della cittadinanza nel processo elettorale, tra cui assicurare l'accuratezza dei registri elettorali, prevenire l'abuso di risorse pubbliche nella campagna elettorale, e rafforzare le garanzie contro le irregolarità nel giorno del voto e l'efficacia dei meccanismi di ricorso e responsabilità".
Non si allenta la tensione nel Nagorno Karabakh. Nello scorso fine settimana si è registrato un intensificarsi degli scontri nonostante sia in atto da anni un ufficiale cessate il fuoco.
Si è tenuta giovedì scorso, nella prestigiosa cornice dell'Aula Baratto dell'Università Cà Foscari, la celebrazione del trentesimo anniversario del Corso estivo di lingua e cultura armena a Venezia.
Nel Caucaso del sud la pratica dell'aborto selettivo è molto diffusa. Si stima che negli ultimi 20 anni in Armenia, Georgia e Azerbaijan non siano venute alla luce 154mila bambine.
Che l'Armenia fosse forte nel settore high-tech non è una sorpresa, era conosciuta come la Silicon Valley dell'Unione Sovietica. In Armenia venivano prodotti gran parte dei sistemi informatici destinati alle spedizioni spaziali e l'elettronica dei sottomarini russi.
Quando ero piccola il Christkindlmarkt, cioè il mercatino di Natale, per me era legato alle zie Gertrud e Liselotte che mi ci portavano quando andavo a trovarle in Germania.
Fervono le attività a Gyumri in Armenia, dove si trova la base militare russa 102. La città si sta preparando per la visita del presidente russo Vladimir Putin, che arriverà il 2 dicembre.
Radio Free Europe è riuscita a visionare una bozza della dichiarazione finale del summit di Vilnius, previsto per i prossimi 28 e 29 novembre, il terzo promosso dall'Unione europea all'interno della cosiddetta Eastern partnership, con la quale l'Unione governa le relazioni con l'area ex-sovietica ai suoi confini.
In Armenia, paese in cui la cultura dell'automobile la fa da padrone, fino ad oggi vedere un adulto in bicicletta provocava alzate di sopracciglia, o addirittura grasse risate. Ma ora, racconta Marianna Grigoryan in un articolo su Eurasianet.org, pedalare inizia ad essere cool, almeno nella capitale Yerevan.
Kak ja provel leto ("Come ho trascorso l'estate") era il classico titolo del primo compito che gli scolari dell'Unione sovietica solevano trovarsi di fronte al loro ritorno a scuola dopo le vacanze estive. Quest'anno, ho deciso di anticipare un po' questa tradizione e raccontare così, con qualche immagine, le mie vacanze al lago.
Un articolo pubblicato su “Le Scienze” di giugno racconta di una ricerca pluriennale che si è svolta in Romania a partire dal 2000 per stabilire gli effetti degli orfanotrofi sullo sviluppo del bambino.
L'agenzia Gallup ha condotto un sondaggio in 12 Stati già appartenenti all'Unione Sovietica, per scoprire quale sia il popolo più desideroso di cambiare paese emigrando all'estero.