Sulla carta le donne croate hanno il diritto all’aborto. Nella pratica è diventato molto più difficile. Il 59% dei ginecologi rifiuta di praticare l’interruzione di gravidanza costringendo le donne a recarsi nei paesi confinanti, Slovenia e Bosnia Erzegovina
Sintetizzare e integrare due pensieri politici "falliti" e a prima vista antitetici, quello marxista e quello islamico. È quanto propone - nella Turchia dominata dall'AKP - Recep İhsan Eliaçık, pensatore ed attivista turco, animatore del primo collettivo di "musulmani anticapitalisti"
Alcuni accademici, che avevano perso il proprio lavoro per via delle “purghe” avviate durante lo stato di emergenza introdotto nel paese col tentativo di colpo di stato del 2016, hanno potuto di recente far rientro in università. L'atmosfera in Turchia in attesa del ballottaggio per le presidenziali
Božidar Stanišić ricorda Pierluigi Di Piazza (Tualis, 20 novembre 1947 – Zugliano, 15 maggio 2022) sacerdote friulano, attivista per la pace e la solidarietà, scrittore e fondatore del Centro Ernesto Balducci di Zugliano, nell'anniversario della sua scomparsa
Durante le proteste di marzo in Georgia un ragazzo di 21 anni, Lazare Grigoriadis, è stato arrestato. L'accusa è che avrebbe lanciato molotov e avrebbe dato fuoco a un'auto. Il processo è ancora in fase istruttoria, nel frattempo la società civile si è mobilitata in difesa del giovane
La Croazia respinge i migranti, tra i quali molti minori non accompagnati e famiglie con bambini, e rende impossibile l'accesso all'asilo. È ciò che emerge dall'ultimo rapporto di Human Rights Watch, mentre il ministro dell'Interno Božinović continua a smentire
Il voto delle donne è stato uno dei pilastri del lungo successo dell'AKP del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan. Negli anni, però, il partito ha assunto posizioni sempre più conservatrici sull'eguaglianza di genere, alleandosi con forze reazionarie e marginalizzando le donne all'interno del partito e della vita pubblica
In un rapporto pubblicato il 3 maggio, Human Rights Watch afferma che la polizia croata respinge in modo sistematico e spesso violento rifugiati, richiedenti asilo e migranti verso la Bosnia ed Erzegovina, senza valutarne le richieste di asilo o le necessità di protezione
Martedì 18 aprile, il Parlamento europeo (PE) ha adottato la decisione sulla liberalizzazione dei visti per il Kosovo, ponendo fine a tutte le relative procedure decisionali.
Dopo la sentenza di assoluzione di Ante Gotovina e Mladen Markač emessa dal Tribunale dell’Aja nel 2012, e soprattutto dopo l’adesione all’UE nel 2013, la Croazia ha completamente rimosso i crimini commessi dai membri dell’esercito e della polizia croata, e del Consiglio di difesa croato, compreso il crimine di Ahmići
Per il sussidio di disoccupazione? Certificato di conoscenza dello sloveno. Per ricongiungimenti familiari? Certificato di conoscenza dello sloveno. Una normativa discriminatoria nei confronti dei lavoratori stranieri che, l'attuale governo, non sembra intenzionato a modificare
Da fine marzo la polizia croata ha iniziato una nuova e allarmante pratica di rintraccio, detenzione ed espulsione collettiva di persone verso la Bosnia Erzegovina, trasportandole in autobus ai valichi di frontiera, dove vengono poi consegnate alle autorità bosniache. Lo dimostrano le informazioni raccolte dal Border Violence Monitoring Network, come denuncia la rete RiVolti ai Balcani
La Fondazione Alexander Langer Stiftung invita a presentare le candidature per il premio annuale dedicato a sostenere e valorizzare gruppi e singole persone che contribuiscono con la loro opera a mantenere viva l’eredità del pensiero di Alexander Langer e a proseguire il suo impegno civile, culturale e politico
Il Comitato europeo per la prevenzione della tortura (Cpt) del Consiglio d’Europa ha dichiarato che le autorità europee hanno fatto ricorso a pratiche qualificate come tortura nei confronti di migranti e rifugiati che tentavano di attraversare le frontiere. Lo confermano anche le ricerche svolte da Amnesty International, tra cui quelle recenti sui confini di Spagna, Croazia, Polonia, Lituania e Lettonia
Dal 2014 ad oggi nella capitale ucraina sono state rinominate circa 500 strade. Molte di queste hanno cambiato nome nel 2022, dopo l'aggressione militare da parte della Russia. Riferimenti storici e personaggi ucraini e occidentali stanno prendendo il posto di quelli russi
Il parlamento della Republika Srpska ha approvato in prima battuta un disegno di legge per la modifica del codice penale che prevede la reintroduzione del reato di diffamazione. Ora sessanta giorni di dibattito pubblico e poi ritorna in assemblea. Un pericoloso passo indietro per la libertà di espressione
Una vicenda che ha visto coinvolta una studentessa di una scuola di Lubiana rappresenta l’ennesimo segno della xenofobia più o meno latente che esiste nella società slovena
In Georgia, dopo che il governo ha avanzato la proposta della cosiddetta "legge russa", ovvero della necessità per ong e media di registrarsi come "agenti stranieri" se finanziati dall'estero, il mondo dell’associazionismo ha cambiato passo verso il governo e la maggioranza
Due sostitute procuratrici vengono trasferite perché hanno ordinato degli arresti nelle indagini sulla corruzione all’interno della compagnia elettrica della Serbia (EPS). La piazza protesta allo slogan “Non rinunciamo alle nostre Laure!”, in riferimento a Laura Kövesi, la procuratrice romena divenuta capo della procura europea
Otto anni fa Mohammed aveva piantato una tenda a Idomeni, uno dei tanti profughi siriani in viaggio sulla rotta balcanica. Oggi è un cittadino belga, con tanto di passaporto UE. Nei giorni scorsi è tornato dove questa storia ebbe inizio, a Idomeni un luogo che per lungo tempo ha occupato le cronache europee
Dopo due notti di proteste che hanno visto la polizia antisommossa usare gas lacrimogeni e cannoni ad acqua, il governo georgiano ha annunciato il ritiro della controversa legge che, secondo i critici, avrebbe soffocato lo sviluppo democratico del paese e annullato l'intento dichiarato da Tbilisi di aderire all'Unione europea. Foto e testi di Onnik James Krikorian da Tbilisi
Chișinău, Milano, Zagabria. In 30 tra le più grandi città europee, le strade intitolate agli uomini costituiscono il 91 per cento di quelle dedicate a individui. Il divario inizia a ridursi in alcune località, ma il ritmo è comunque troppo lento: occorrono anche strategie alternative
Un libro di recente pubblicazione, “Transgender in the Post-Yugoslav Space: Lives, Activisms, Culture”, racconta le storie sconosciute delle vite, dell'attivismo e della cultura trans negli stati post-jugoslavi
Nonostante le pessime condizioni di salute l'ex presidente della Georgia, Mikheil Saakashvili resta in carcere. A stabilirlo è stato un tribunale georgiano lo scorso 6 febbraio. La battaglia legale per la liberazione del terzo presidente georgiano prosegue ora presso la Corte Europea per i Diritti dell’Uomo
Ad un'attivista russa per i diritti delle donne residente in Georgia è stato negato il rientro nel paese. Senza alcuna giustificazione. Non è un caso isolato
Il regime dei visti UE ha portato i kosovari ad un insopportabile isolamento. A quindici anni dalla dichiarazione di indipendenza sono costretti a code interminabili, procedure umilianti e costi notevoli per ottenere un visto per i paesi UE. E non sempre ci riescono
Il confine tra Italia e Slovenia, a Trieste, attraversa il Carso. Per qualcuno è un territorio da sogno, per altri un incubo. Intervista ai registi del documentario "Trieste è bella di Notte", Matteo Calore, Stefano Collizzolli, Andrea Segre, proiettato in prima assoluta al Film Festival di Trieste
Siamo stati a Kryvyj Rih, città industriale nell’Ucraina centrale. Lì abbiamo indagato su cosa le organizzazioni dei lavoratori stanno facendo e su come hanno reagito al conflitto
Da più di due mesi la popolazione del Nagorno Karabakh è isolata dal resto del mondo per il blocco azero del Corridoio di Lachin. Come vivono gli abitanti di Stepanakert