Hatidža Mehmedović, la presidente dell'associazione "Udruženja Majke Srebrenice" (Associazione delle Madri di Srebrenica) è morta domenica 22 luglio dopo una lunga malattia. Hatidža, che nel genocidio di Srebrenica ha perso il marito, due figli, il fratello e altri familiari, è tornata lì a vivere nel 2003 e con l'associazione fondata con altre donne come lei, ha lottato senza sosta.
A Mitrovica nord, alle 8.15 di stamattina è stato ucciso a colpi di arma da fuoco Oliver Ivanović, leader dell'Iniziativa civica "Sloboda, demokratija, pravda - SDP" (Libertà, democrazia e giustizia).
"Un giornalista senza macchie, un satirico senza rivali, un santo senza religione – questo era Predrag Lucić". Apre così l'articolo del quotidiano croato Novi List in memoria di questo grande giornalista morto ieri, 10 gennaio, all'età di 53 anni dopo una lunga malattia.
Condanna all'ergastolo per l'ex comandante dell'esercito serbo bosniaco, colpevole di genocidio e complicità in genocidio per i fatti di Srebrenica, crimini contro l'umanità, deportazione, persecuzione. E' la sentenza di primo grado pronunciata oggi, 22 novembre, dalla Corte del Tribunale Penale Internazionale dell'Aja presieduta dal giudice Alphons Orie.
L'Associazione croata dei giornalisti (HND) ha organizzato per oggi, 6 novembre, una commemorazione in ricordo di Jasna Babić. Tra le più rinomate giornaliste d'inchiesta nel paese è morta il 31 ottobre scorso dopo una lunga malattia.
I media dei paesi del sud-est Europa hanno seguito attentamente la cronaca del referendum catalano, sottolineando come la questione "indipendenza" sia decisamente delicata. Particolarmente accanito il dibattito sui social media bosniaci.
Nel 2014 una Corte distrettuale dell'Aja aveva ritenuto responsabile lo stato olandese per la deportazione e la morte di 300 uomini e ragazzi bosniaci che si trovavano nella base Onu di Potočari, nei pressi di Srebrenica, quartier generale del battaglione olandese, avvenuta nel luglio del 1995. In appello, viene ora confermata la responsabilità dello stato ma decretato un risarcimento solo parziale ai parenti delle vittime.
Il 31 maggio di cinque anni fa un ragazzo, Emir Hodžić, si legò una fascia bianca al braccio sinistro e si mise da solo in piedi nella piazza principale di Prijedor, per protestare in silenzio contro la decisione delle autorità locali di negare, di nuovo, alle associazioni di vittime civili di guerra della città il diritto a organizzare una commemorazione pubblica in ricordo del 31 maggio di vent'anni prima.
Stamattina presso il Tribunale di Brescia, il gip Carlo Banchietti ha letto il dispositivo di condanna all'ergastolo per Hanefija Prijić, accusato dell'uccisione di tre volontari italiani nel maggio del 1993 in Bosnia Erzegovina.
Nell'ambito della 28esima edizione del Trieste Film Festival, sabato 28 gennaio è stato assegnato il Premio OBC Transeuropa per il miglior documentario all'opera del regista bulgaro Tonislav Hristov.