Al porto di Patrasso, il più grande del Peloponneso e porta della Grecia verso l’occidente, ogni giorno centinaia di ragazzi richiedenti asilo attendono la sera per tentare quello che viene chiamato “The game”, il gioco, e imbarcarsi su uno dei grandi traghetti diretti in Puglia. Si tratta di un gioco molto pericoloso.
Quello di Idomeni è stato il più grande campo profughi d’Europa. Addossato al confine greco-macedone è arrivato ad ospitare dodicimila persone, il 40% dei quali bambini. Ma Idomeni non è un posto per bambini. Il campo è stato sgomberato nel maggio del 2016 dalle autorità greche.
"Piazza della Repubblica" è la piazza principale di Yerevan, capitale dell'Armenia. E' lì che in migliaia hanno seguito l'elezione a primo ministro di Nikol Pashinyan. Foto e testi di Monica Ellena
Un rumeno su due vive in campagna. La fotografa Ioana Moldovan ha esplorato la quotidianità di questo mondo rurale fatto di infrastrutture carenti, disoccupazione massiccia, agricoltura di sussistenza
Il sito di approfondimento culturale Kaleydoskop ha dato spazio a "Bayan Yanı", rivista umoristica al femminile che ha appena compiuto sette anni. Ne riportiamo alcune copertine
In Azerbaijan mangiare caviale non era insolito ai tempi dell'Unione sovietica. Con la fine dell'URSS le cose sono cambiate: in pochi anni la popolazione dello storione del Mar Caspio è stata decimata ed il caviale è divenuto inaccessibile ai più. Fotoracconto di Sultana Ahmadbayli e Vafa Zeynalova
Servivano per fuggire dai caldi giorni estivi di Baku, quando l’alta umidità e i forti venti coprono la pelle di uno strato umido e ruvido. Le bağ evi, nella penisola di Absheron, Mar Caspio, sono l’equivalente delle dacie russe. Un fotoracconto di Sheyda Allahverdiyeva
Il 9 marzo scorso decine di migliaia di persone sono scese per le strade di Bratislava per protestare contro il governo. L'omicidio del giornalista slovacco Jan Kuciak e della sua fidanzata, avvenuto il 25 febbraio scorso, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso del malcontento nel paese. Kuciak stava investigando sulle connessioni tra il governo slovacco e la 'ndragnheta italiana. Foto e testi di Michele Sordo
È nella regione dell'Ararat che la Bibbia narra approdi Noè, dopo il diluvio universale. Secondo una versione locale, dopo essersi dedicato all'agricoltura, Noè tornò sul monte Ararat per ringraziare Dio del dono della vite e del vino. Un fotoracconto di Luca Rossetti