Processo agli attivisti in Grecia: tolta l’accusa di spionaggio

16 gennaio 2023

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Il tribunale di Mitilene, in Grecia, ha annullato venerdì scorso l’accusa di "spionaggio" contro 24 operatori umanitari che hanno operato sull’isola di Lesbo (abbiamo parlato della vicenda recentemente qui). I giudici hanno evidenziato diversi vizi procedurali per giustificare la loro decisione ma non si sono pronunciati nel merito del caso. Rimane in corso un altro procedimento che vede gli attivisti accusati di traffico di esseri umani.

Lesbo 2016 - © Anjo Kan/Shutterstock

Queste azioni legali, avviate nel 2018, hanno portato la maggior parte delle ONG che si occupano del salvataggio in mare di migranti a cessare le proprie attività nel Mar Egeo. "Questo tipo di azione legale è davvero preoccupante, perché criminalizza azioni che salvano la vita delle persone e crea un pericoloso precedente", ha chiarito Elizabeth Throssell, portavoce dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani.

Per quanto riguarda l’accusa di traffico di esseri umani non sono state ancora concluse le indagini preliminari. "Credo che la lentezza della procedura sia una tattica delle autorità greche per dissuadere le ONG di soccorso in mare dall'operare sulle isole greche", ha dichiarato Wies De Graeve, rappresentante di Amnesty International e osservatore internazionale in questo processo.

Gli imputati attendono da oltre quattro anni che il processo abbia luogo. "Questi continui rinvii del processo giudiziario lasciano la vita di questi giovani in sospeso, le accuse sono grottesche e non supportate da prove", ha aggiunto De Graeve. Prima di concludere: "Chiediamo che tutte le accuse contro questi operatori umanitari vengano ritirate.

Link: Le Courrier des Balkans


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