“I trafficanti [di persone] hanno dichiarato guerra alla Bulgaria, e noi risponderemo con ogni mezzo a nostra disposizione”. Con questa dura presa di posizione Ivan Demerdzhiev, ministro degli Interni nell’attuale governo tecnico bulgaro, ha commentato l’incidente che giovedì scorso ha portato alla morte di due agenti di polizia a Burgas, sulla costa del mar Nero.
Il 22 agosto il consiglio municipale di Tuzla ha votato per assegnare ad Alexander Langer la cittadinanza onoraria post-mortem e ha proposto di dedicare spazio alla memoria del suo impegno per la pace, nell’ambito della iniziative relative agli anni 1992-1995.
È stato il governo più breve della storia politica del Montenegro. L’esecutivo guidato da Dritan Abazović del partito URA è durato 115 giorni in tutto. Abazović è stato il primo premier del Montenegro membro di una minoranza nazionale.
Sono costretti a lasciare il loro paese e a fare i pendolari tra Slovacchia o Polonia e Serbia per non perdere il lavoro. Il 7 agosto, un terzo gruppo di dipendenti dello stabilimento Fiat di Kragujevac, in Serbia, è partito per lo stabilimento di Trnava, a circa 60 km a est della capitale slovacca Bratislava. Un quarto contingente dovrebbe raggiungerli il 21 agosto. Tutti questi dipendenti hanno accettato l'"offerta" proposta dalla loro azienda all'inizio di giugno: a fine di aprile, il gruppo Stellantis, il quarto produttore di auto al mondo, che comprende Fiat Chrysler e PSA, ha annunciato con grande clamore che dal 2024 produrrà auto elettriche a Kragujevac. Il presidente serbo Aleksandar Vučić ha aggiunto dal canto suo con orgoglio che l’investimento sarebbe ammontato a 190 milioni di euro, di cui 48 milioni a carico dello stato.
Lunedì sera si è svolta una nuova manifestazione nel centro di Tirana per denunciare la colpevole inazione del governo di fronte al crescente numero di morti sulle spiagge albanesi.
Riparte il Fažana Media Fest, giunto ormai alla sua quarta edizione. Un appuntamento annuale di discussione su temi importanti che riguardano il giornalismo e la società in cui viviamo.
Dal 1991 le Donne in Nero di Belgrado sono state, e continuano ad essere, minacciate da fascisti, ex paramilitari, leader politici come Vojislav Šešelj, condannato per crimini di guerra nel 2018 dal Tribunale dell'Aja. Sotto attacco perché attive contro la guerra, perché denunciano i crimini perpetrati e la mancanza di giustizia per le vittime civili. Contro l’emarginazione delle minoranze e ogni violazione dei diritti umani, le Donne in Nero hanno organizzato in trent’anni più di 2.500 proteste.
Il "FHP - Fond za humanitarno pravo" (Centro per il diritto umanitario) di Belgrado, nell'anniversario dell'Operazione militare Oluja (Tempesta) avvenuta nell'agosto del 1995, denuncia in un comunicato stampa che a distanza di 27 anni non è stata ancora riconosciuta giustizia alle vittime.
Da martedì 26 luglio è ufficialmente aperto al traffico il ponte di Pelješac, imponente infrastruttura che collega la Croazia evitando di passare dalla frontiera costiera della Bosnia Erzegovina, lungo il corridoio di Neum.
"Oggi, l'Albania e la Macedonia del Nord aprono i negoziati di adesione con l'Unione Europea. Questo momento storico è il vostro successo. Il risultato del vostro duro lavoro. La Commissione europea vi ha sostenuto fino in fondo. Continueremo a farlo". Con queste parole la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato ieri l'apertura dei negoziati per l'adesione dei due paesi