Turchia: nuovi arresti per società civile e accademici

16 novembre 2018

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Nuovi fermi effettuati questa mattina all’alba a nomi legati all’accademia e alla società civile in Turchia.

Le prime informazioni apparse sulla stampa turca parlano di un’operazione legata alla società Anadolu Kültür, impegnata da anni in attività a sostegno della cultura e del dialogo tra diversi settori della società turca. Il presidente del consiglio di amministrazione della società è il celebre filantropo Osman Kavala, in stato di arresto da oltre un anno senza conoscere l’imputazione a proprio carico. Cinque delle persone fermate - i dirigenti Yiğit Ekmekçi, Ali Hakan Altınay; il coordinatore Asena Günal e le consulenti Çiğdem Mater e Meltem Aslan -  afferiscono ad Anadolu Kültür.

Ma sono stati fermati anche i docenti universitari Turhan Tarhanlı e Betül Tanbay. Tarhanlı, decano della facoltà di Legge all’Università Bilgi di Istanbul, è docente di diritti umani e noto per l’impegno pubblico in questo ambito e per aver fondato in Turchia la Helsinki Citizens’ Assembly. La professoressa Betül Tanbay, docente di Matematica alla Bosphorus University e già parte del gruppo degli accademici per la pace, è anche vicepresidente della European Mathematical Society.

Finora sono state fermate complessivamente 12 persone, ma l’agenzia di stampa semi-statale Anadolu ha reso noto che ci sono in totale 20 mandati di fermo. Secondo quanto comunicato dal quotidiano turco Evrense l l'accusa per i detenuti sarebbe quella di avere orchestrato le manifestazioni di Gezi nel 2013, operando all’interno di una struttura gerarchica al cui vertice si troverebbe Osman Kavala. L’operazione ha già sollevato numerose proteste espresse sui social media. In base alle norme attualmente vigenti nel paese il periodo di fermo è fissato a 4 giorni, eventualmente prolungabili.


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