Paola Rosà 12 novembre 2021
Screenshot della pagina internet della STA

Il consorzio MFRR (Media Freedom Rapid Response) registra il positivo esito della vicenda che da diversi mesi aveva sollevato allarme e mobilitazioni in Europa, quando il governo aveva deciso di tagliare i fondi all'agenzia statale di stampa slovena STA

La soluzione trovata è altrettanto intricata e fumosa della controversia che aveva contrapposto l'agenzia STA al governo di Janez Janša, che aveva subordinato la concessione di ulteriori finanziamenti alla consegna di una serie di documenti interni, paventando la prospettiva di un controllo governativo su ogni singola notizia pubblicata dall'agenzia. Il consorzio MFRR di cui OBCT fa parte aveva sollevato la questione in più occasioni, a partire dallo scorso dicembre , ed era partita anche una raccolta fondi che aveva ottenuto 385mila euro a sostegno della storica agenzia stampa slovena.

La buona notizia in ogni caso è che sono stati ripristinati dei fondi statali a sostegno della STA, che quindi può continuare la sua attività fino alla fine dell'anno e progettare il bilancio dell'anno prossimo. L'UKOM, l'ufficio governativo delle comunicazioni, ha confermato che coprirà tutti gli arretrati, e in cambio la STA ha ritirato la denuncia in cui chiedeva che le mensilità mancanti fossero coperte; c'erano buone possibilità che il tribunale avrebbe dato ragione alla STA, ma si è preferito abbandonare il piano del conflitto giudiziario e arrivare a un compromesso, visto che l'UKOM ha rinunciato ad avere un controllo diretto sulle notizie prodotte dalla STA.

Il governo comunque continuerà ad avere uno stretto controllo su alcune procedure amministrative e su altri documenti, per cui resta la preoccupazione per possibili interferenze e tentativi di pressione da parte governativa.

"Si risolve una diatriba durata dieci mesi, in cui la STA è stata costretta a lavorare senza fondi per 312 giorni arrivando alla soglia della bancarotta - sottolinea il comunicato del consorzio MFRR - e mentre accogliamo con favore la fine della crisi, notiamo come i problemi non siano del tutto risolti. Il nuovo contratto è stato firmato ai sensi di un decreto piuttosto labile sotto il profilo legislativo, e diverse questioni restano aperte".

Resta quindi poco chiaro se si tratti di una vittoria effettiva per la STA. Dalla contrapposizione, l'agenzia ne è uscita impoverita di risorse e di personale, e come il consorzio ha potuto verificare durante una missione in Slovenia ai primi di ottobre, molti dipendenti soffrono di problemi psicologici, di stress ed ansia; in ogni caso, anche grazie alla solidarietà e alla mobilitazione di sindacati, associazioni e organizzazioni in tutta Europa, la STA ha resistito alla volontà governativa di controllare i contenuti di ogni singola notizia prodotta. E questa è sicuramente una buona notizia.

 

Questa pubblicazione è stata prodotta nell'ambito del Media Freedom Rapid Response (MFRR), cofinanziato dalla Commissione europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea.