Elezioni non risolutive. Certo, tenutesi senza incidenti, ma solo il 50% degli aventi diritto si è recato a votare e la comunità serba di fatto non sarà rappresentata in modo effettivo in Assemblea. Una novità per il Kossovo potrebbe invece essere la nascita di una dinamica governo-opposizione.
Secondo le statistiche ufficiali, nel Paese aumentano eroina e dipendenze. Nascono le comunità di recupero. La storia di un tossicodipendente diventato prete, e della associazione italiana "Cenacolo"
Dalle carceri di Enver Hoxha, alla crisi delle piramidi. Dall'infanzia passata tra le forti contraddizioni dell'intellighenzia albanese, alla solitudine intellettuale patita nell'Albania che con euforia ha aperto al capitalismo. La pubblicazione di una lunga ed affascinante intervista a Fatos Lubonja, premio Moravia 2002 e uno degli intellettuali albanesi più lucidi e stimolanti.
Ai tempi di Tito i cittadini dell'ex Jugoslavia viaggiavano quasi ovunque senza necessità di richiedere un visto. Ora i tempi sono cambiati e con l'oramai prossimo ingresso UE di Romania e Bulgaria anche la libertà di movimento all'interno della penisola balcanica risulterà fortemente limitato. Il punto di vista bulgaro.
Sabato in Kossovo si è votato. La Comunità Internazionale sottolinea la mancanza di incidenti e che tutto si è verificato in piena tranquillità. Restano però le inquietudini legate al boicottaggio in massa della comunità serba e le speranze dello sviluppo di una dinamica, sino ad ora assente, governo-opposizione.
Elezioni senza incidenti, vittoria di Ibrahim Rugova, boicottaggio dei serbi ed affermazione oltre le aspettative del magnate dell'editoria kossovara Veton Surroi. Sono gli elementi messi in risalto dai quotidiani principali dell'Albania, sempre attenti alle vicende che coinvolgono i "cugini" kossovari.
La seconda tornata elettorale per il Parlamento kosovaro si è conclusa sabato 23 ottobre. Piuttosto bassa l'affluenza alle urne, praticamente assente per la comunità serba. Elezioni che sembrano cambiare poco e confermare lo status quo politico e sociale della provincia.
La ownership locale, intesa come processo di riappropriazione della vita e dei destini del Paese, è un concetto di importanza fondamentale. Cosa succederà tuttavia quando il governatore internazionale della Bosnia Erzegovina se ne andrà? Un contributo al dibattito sulla Bosnia di Dayton
Un oleodotto che porti petrolio dalla Russia sino alla costa dalmata. E' il progetto Družba Adria, duramente contestato dalla società civile croata. Il governo aveva promesso di rendere pubblico uno studio di impatto ambientale, ma, in questi giorni, temporeggia. Una lunga e dettagliata intervista a Vjeran Piršić*, uno dei principali animatori delle proteste ambientaliste.
Terminata la campagna elettorale, non senza polemiche, il Kosovo si avvicina al giorno delle elezioni. Sabato 23 ottobre, quasi un milione e mezzo di elettori si recherà alle urne. Un aggiornamento alla vigilia delle elezioni
Una delle più importanti aziende del Montenegro sta per essere privatizzata. La quota di capitale statale sarà venduta ad un acquirente straniero. L'opposizione politica contesta l'azione del governo, i media indipendenti avvertono delle controversie legate al regime di monopolio in vigore
Oramai ci siamo. Sabato i kossovari si recheranno alle urne per eleggere la nuova Assemblea. Per il Rappresentante Speciale Jessen Petersen è l'appuntamento più importante della recente storia del Kossovo. Una breve intervista a Agron Kaliqani, collaboratore del Tavolo Trentino con il Kossovo a Pec/Peja
Si riaccende in Albania la polemica sull'uso di organismi geneticamente modificati. In una petizione sottoscritta da 51 scienziati albanesi si chiede una moratoria di cinque anni all'introduzione di OGM nel Paese. Ma i media locali sono distratti rispetto a questa presa di posizione dei docenti albanesi
La "battaglia" di una bosgnacca per vedere rimossa una chiesa ortodossa costruita illegalmente sulla propria proprietà diviene un test sulla tolleranza in Republika Srpska (RS) nei confronti di chi ha fatto rientro nelle proprie case dopo la guerra. Un articolo scritto per IWPR da Sadik Pazarac. Traduzione a cura dell'Osservatorio sui Balcani.
Sono rinchiuse in un carcere libico, condannate a morte. La Bulgaria sperava in pressioni UE nei confronti di Gheddafi per risolvere la questioni. Ma le priorità di alcuni Paesi europei sembrano tutt'altre.
Al momento della dichiarazione d'indipendenza Croazia e Slovenia si accordarono sul confine di terra, ma non su quello di mare. Oggetto del contenzioso, che sta riaccendendo pulsioni nazionaliste, il Golfo di Pirano.
Il governo serbo bosniaco riconosce per la prima volta la dimensione del massacro di Srebrenica. Estradato all'Aja uno dei più stretti collaboratori del generale Mladić, Ljubisa Beara. Allo stesso momento, inizia di fronte al Tribunale Internazionale il processo a Naser Orić
Reazioni in Croazia alle dichiarazioni del vice premier italiano Fini su Istria, Fiume e la Dalmazia. Un incidente a Spalato. Ma la risposta ufficiale di Zagabria è cauta, e i rapporti tra Italia e Croazia restano buoni. Per ora, si è trattato solo di una tempesta in un bicchier d'acqua
Se Bruxelles mira a sostituire le Nazioni Unite nel protettorato, deve innanzitutto rendere più univoca e significativa la propria attuale presenza in Kossovo. Un articolo di Markus Bickel, redatto per IWPR e tradotto a cura di Osservatorio sui Balcani.