Robert Gillette, Commissario Temporaneo dei Media del Kossovo, risponde alle critiche di Baton Haxhiu, direttore della Associazione dei giornalisti kossovari, sulle regole imposte alla copertura mediatica della campagna elettorale. Robert Gillette interverrà al convegno di Osservatorio sui Balcani il 3 e 4 dicembre prossimi a Venezia.
Da una parte la coalizione del premier uscente Adrian Nastase, vestiti raffinati e linguaggio tecnocratico; dall'altra l'attuale sindaco di Bucarest, Traian Basescu, modi colloquiali e più spesso la maglietta che non la camicia. Sarà uno di loro con tutta probabilità il prossimo Presidente rumeno e sarà una delle coalizioni che guidano a governare il Paese per i prossimi 4 anni.
Dopo i bombardamenti NATO Shqipe Habibi, kossovara, aveva iniziato a lavorare per l'OSCE nel suo Paese. Poi, per le Nazioni Unite, era stata mandata a Timor Est ed infine in Afghanistan. Dove, lo scorso 28 ottobre, è stata rapita.
Ancora incerta la data delle prossime elezioni. I sondaggi confermano l'ampio vantaggio dell'attuale presidente, Stipe Mesić, sostenuto dai socialdemocratici. La Unione Democratica Croata, tuttavia, ha presentato il proprio candidato, e gli osservatori non escludono sorprese
Alla vigilia del referendum macedone, nel quale è in questione la nuova legge sul decentramento amministrativo, il premier albanese Fatos Nano interviene dal lago di Ohrid, per mettere in guardia Skopje dai pericoli cui andrebbe incontro se il referendum dovesse passare
Il 7 novembre in Macedonia si terrà il controverso referendum sulla abrogazione della nuova legge sul decentramento. Favorevole l'opposizione, contrari sia il governo che la comunità internazionale, secondo la quale il Paese rischia di far ritorno al passato
A partire dal recente caso Beara, la Procuratrice Capo dell'Aja illustra il funzionamento del Tribunale sul campo, il rapporto con i governi di Belgrado e Zagabria, la delicata fase di passaggio dal Tribunale Internazionale alle Corti locali. Nostra intervista
Pubblichiamo l'intervento dell'Osservatorio sui Balcani tenuto nel corso della tavola rotonda del 29 ottobre scorso a Campolongo Maggiore su "Crimini contro l'umanità: il ruolo della giustizia internazionale nei conflitti balcanici". All'incontro ha partecipato la Procuratrice Capo del Tribunale dell'Aja, Carla Del Ponte
Ancora bufera sulla costruzione della centrale idroelettrica di Buk Bijela, grazie alla quale verrebbe sommersa una parte del canyon sul fiume Tara. In attesa che il parlamento adotti la dichiarazione sulla difesa del Tara, le ONG, l'opposizione e un partito della coalizione di governo, alzano la voce
I vecchi militanti del movimento Otpor ("Resistenza"), tra gli artefici della caduta del regime di Slobodan Milosevic, sono diventati degli esperti internazionali in rivoluzioni. I casi di Georgia e Ucraina in questo articolo del quotidiano belgradese Politika
Ad inizio secolo il Narodni Dom di Trieste era il simbolo dell'attività culturale della minoranza slovena a Trieste. Poi il rogo, nel 1920, appiccato dai fascisti. In questi giorni è stato inaugurato un Centro Informativo Sloveno, chiamato proprio "Narodni Dom". Non solo un ideale passaggio di consegne tra passato e presente, riportando nell'ambito della comunità slovena di Trieste uno spazio nell'edificio che le era proprio, ma anche il desiderio di aprire alla città e al mondo una finestra sul mondo sloveno.
I rifugiati bosniaci sparsi in tutta Europa aiutano ad identificare i morti senza nome. Un reportage dall'Olanda sulle nuove indagini condotte con l'analisi del dna alla ricerca degli scomparsi delle guerre in ex Jugoslavia
Durante la recente visita del presidente greco Stefanopulos in Albania si è riaccesa l'annosa questione della Cameria, regione al nord ovest della Grecia un tempo abitata da albanesi, spesso fonte di tensione fra i due stati confinanti
A prescindere dalle dichiarazioni più o meno ufficiali e all'enfasi che ad esse viene data dalla stampa balcanica, sembra che la questione del Kosovo rimanga comunque il motore principale delle decisioni elettorali della diaspora serba e di quella albanese
Sono parecchi i dilemmi coi quali la comunità serba del Kosovo e la Belgrado ufficiale si devono confrontare. Il boicottaggio non sembra aver favorito nessuno, anzi sembra aver sollevato una serie di questioni di non facile soluzione
La Romania ce l'ha fatta. Ha ricevuto dalla Commissione Europea l'attestato di "economia di mercato funzionante". Un passo verso l'integrazione in Europa. Ma anche in Europa non sarà facile: i prezzi cresceranno, i salari - che hanno attirato molte imprese straniere - rischiano di restare al palo.
Torniamo sulle recenti elezioni amministrative in Bosnia Erzegovina con una analisi del voto in Republika Srpska (RS). Diversamente da quanto sottolineato da molti commentatori, che hanno riferito della ennesima affermazione dei tre maggiori partiti nazionalisti, in RS il Partito Democratico Serbo (SDS) sembra aver subito una netta battuta di arresto
Da quando è iniziata la campagna elettorale, il Kosovo Action Network porta in giro un asino per le strade di Pristina, con lo slogan: "Votate per me, io porterò l'indipendenza". Per Albin Kurti, coordinatore della rete, che ha invitato a boicottare le elezioni del 23 ottobre, il protettorato internazionale è incompatibile con la democrazia e la responsabilizzazione dei cittadini. Intervista ad Albin Kurti
Elezioni non risolutive. Certo, tenutesi senza incidenti, ma solo il 50% degli aventi diritto si è recato a votare e la comunità serba di fatto non sarà rappresentata in modo effettivo in Assemblea. Una novità per il Kossovo potrebbe invece essere la nascita di una dinamica governo-opposizione.
Secondo le statistiche ufficiali, nel Paese aumentano eroina e dipendenze. Nascono le comunità di recupero. La storia di un tossicodipendente diventato prete, e della associazione italiana "Cenacolo"