Désirée Klein 12 aprile 2022

La giornalista campana, che la delegazione MFRR ha incontrato pochi giorni fa ad Arzano collegandosi in videochiamata anche con la vicepresidente della Commissione Europea, non riesce a trovare casa in affitto ma viene discriminata proprio perché sotto scorta

La vicepresidente della Commissione Europea Věra Jourová l'ha ascoltata con attenzione lop scorso 4 aprile, quasi commossa per le storie di bambini malati di cancro per colpa del criminale inquinamento del territorio: da quel colloquio, organizzato dal sindacato campano dei giornalisti presso la sede dei vigili urbani di Arzano, in occasione della visita in Italia della delegazione MFRR, è passata solo una settimana, e Marilena Natale già affronta una realtà fatta non solo di minacce ma anche di discriminazioni. Qui il racconto della vicenda fatto da Désirée Klain per Articolo 21

“Sentirsi mortificati, per aver fatto il proprio dovere. Questo mi è accaduto oggi. Sono giorni che contatto persone, a Formia per una locazione. Impresa ardua credetemi. Ma, mai mi sarei immaginata di ricevere un rifiuto perché sono sotto scorta. Dopo aver parlato con un signore, gli spiego tutte le mie esigenze. Lui disponibilissimo, mi spiega tutto. Alla fine, quando stiamo per chiudere, gli dico che sono una giornalista e che vivo sotto scorta. Senza nemmeno pensarci due volte, il signore mi risponde, mi spiace ma: ‘Non posso affittare la casa, i carabinieri possono destabilizzare gli altri ospiti che si possono impressionare’. Io sconcertata ho chiuso la conversazione. Morale della favola a Formia sono ben accetti i Bardellino, Giuliano, gli Esposito, i Bidognetti i Mallardo ma non Marilena Natale tirate voi le somme!”.

Con questo post la giornalista sotto scorta Marilena Natale ha raccontato su facebook la brutta vicenda che l’ha vista protagonista: il proprietario di casa  si rifiuta di affittarle una casa a Formia,  discriminandola, soltanto perché sotto scorta. Come se rischiare la vita ogni giorno, per denunciare il malaffare, fosse una colpa.

La Natale vive sotto scorta armata dal 2017 per le minacce del clan dei Casalesi, uno dei più potenti della Campania ed egemone nel Casertano, per le minacce dello stesso clan sono sotto scorta Roberto Saviano, Sandro Ruotolo e Rosaria Capacchione. Marilena ha scritto per alcuni giornali locali poi ha lavorato per delle tv, ma molte delle sue denunce partono dai suoi profili social.

Ha denunciato il traffico di rifiuti illeciti che avvelena la cosiddetta Terra dei fuochi. Il suo atteggiamento è sui generis rispetto a quello dei colleghi. Molte volte ha sfidato donne e uomini del clan viso a viso. Combatte ogni giorni per difendere la sua terra. Ha costituito un’associazione, “Terra dei cuori”, per stare vicino ai tanti bambini che si ammalano di cancro a causa dell’inquinamento. Molti di questi piccoli muoiono.

Alla giornalista va tutta  la solidarietà e vicinanza della FNSI, del SUGC, di Articolo21 Campania e di  “Imbavagliati”, festival Internazionale di Giornalismo Civile. “Siamo certi – ha detto il presidente della Federazione della Stampa, Giuseppe Giulietti - che la Formia della società civile vorrà reagire a questa denuncia. Le case vanno rifiutate ai camorristi, non a chi è costretto a vivere ‘sotto scorta’ Diamo voce a questo appello di Marilena Natale e poniamo fine a questa vergogna”.

 

Questa pubblicazione è stata prodotta nell'ambito del Media Freedom Rapid Response (MFRR), cofinanziato dalla Commissione europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea.