Nicole Corritore 6 aprile 2022
I giornalisti minacciati Mimmo Rubio, Biagio Chiariello, Luciana Esposito, Marilena Natale. Ultima a dx Paola Rosà di OBCT

Riflettori internazionali accesi sulla situazione in Italia rispetto alla protezione dei giornalisti minacciati e per fare il punto sulla legislazione in tema di diffamazione. È  iniziata il 4 aprile la missione di MFRR - Media Freedom Rapid Response tra Roma, Napoli, Arzano e Casal Di Principe

La missione MFRR - Media Freedom Rapid Response, iniziata lunedì 4 aprile - organizzata da OBC Transeuropa in collaborazione con FNSI, Articolo 21 e Ordine dei Giornalisti - rientra nelle attività di documentazione e advocacy al pari di altre missioni già effettuate ad esempio nei Paesi Bassi, in Montenegro, in Serbia, in Grecia, in Spagna, e ha un duplice scopo: da un lato raccogliere elementi sul sistema di protezione dei giornalisti minacciati e/o sottoposti a querele bavaglio; dall'altro, fare il punto sulla legislazione italiana in tema di diffamazione.

Media Freedom Rapid Response è un progetto finanziato dalla Commissione Europea e si occupa di monitoraggio, ricerca, advocacy e supporto pratico al giornalismo dei paesi membri e candidati all'ingresso nell'UE. Rappresentanti di ECPMF (Centro europeo per la libertà di stampa e dei media di Lipsia), di International Press Institute, di Free Press Unlimited, di Article 19, della Federazione europea dei giornalisti (EFJ) e di OBCT (Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa) stanno incontrando diverse istituzioni e organizzazioni, tra Napoli e Roma, grazie alla collaborazione di FNSI, Articolo21 e Ordine dei Giornalisti.

Lunedì 4 aprile, dopo l'incontro della delegazione europea MFRR presso la Corte Costituzionale con il prof. Francesco Viganò - giudice relatore delle due pronunce della Consulta che hanno portato all’abolizione della pena del carcere nei casi meno gravi di diffamazione - la missione è proseguita in territorio campano, tra Napoli, Arzano e Casal Di Principe, grazie al supporto del SUGC (Sindacato unitario giornalisti della Campania), del Festival Imbavagliati e di autorità locali.

La tappa campana della missione MFRR è iniziata a Napoli con l’accompagnamento di Désirée Klain – portavoce di Articolo 21 e direttrice artistica del Festival Imbavagliati - al Palazzo delle Arti Napoli alla sala della memoria dedicata al giornalista Giancarlo Siani, ucciso per ordine della camorra nel 1985. Presenti Enrico Tedesco, segretario generale della Fondazione Polis, e Gianmario Siani, presidente della “Fondazione Giancarlo Siani”, nonché nipote del giornalista ucciso.

Intenso poi il momento di incontro ad Arzano con alcuni giornalisti – tutti reporter minacciati e alcuni sotto scorta - ai quali è stata espressa la vicinanza e solidarietà delle istituzioni europee, in particolare della Commissione e della vicepresidente Vera Jourova che in collegamento video da Bruxelles ha voluto dialogare coi giornalisti che sul territorio campano rappresentano un importante presidio di democrazia.

Sono stati ascoltati dalla vicepresidente Jourova e dalla delegazione MFRR, Marilena Natale e Mimmo Rubio da anni sotto scorta armata, Luciana Esposito, costantemente sotto minaccia, a causa del quotidiano lavoro di denuncia delle reti criminose in quei territori. Ma anche il comandante della polizia municipale Biagio Chiariello, sotto scorta dopo l’ennesima minaccia di morte. Presente per la cronaca dell’evento Marco Di Caterino del Mattino.

Tra martedì 5 e mercoledì 6 aprile sono previsti altri incontri con diverse istituzioni e organismi quali il Comitato mafia, giornalisti e mondo dell’informazione della Commissione parlamentare antimafia, il Centro di coordinamento sugli atti intimidatori ai danni dei giornalisti, l’intergruppo parlamentare sull’informazione.

In conclusione della missione è prevista una conferenza stampa, il 6 aprile alle ore 17.00, che si terrà presso la sede della FNSI (Corso Vittorio Emanuele II, 349).

 

Questa pubblicazione è stata prodotta nell'ambito del Media Freedom Rapid Response (MFRR), cofinanziato dalla Commissione europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea.