4 febbraio 2008

La comunità albanese in Italia, negli ultimi anni ha cambiato forma. Non più solo beneficiaria di aiuti ma sempre più attiva protagonista di percorsi di sviluppo. Una recente conferenza a Tirana

Fonte: Cooperazione Italiana - Albania

Si è svolto a Tirana, lo scorso 29 gennaio, l'incontro nazionale 'La Migrazione: nuovo scenario della cooperazione allo sviluppo tra Italia ed Albania', organizzato da Ministero albanese del Lavoro, Affari Sociali e Pari Opportunità, Cooperazione italiana allo Sviluppo ed Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (IOM), in collaborazione con Caritas italiana, patronato ACLI-IPSIA e Regione Emilia-Romagna.

L'incontro, che ha consentito di riflettere sulle nuove opportunità di collaborazione tra Italia ed Albania nel settore della migrazione, è stato introdotto dal Ministro del Lavoro, Affari Sociali e Pari Opportunità Albanese, Koço Barka, e dall'Ambasciatore d'Italia in Albania, Saba d'Elia.

Nel saluto di apertura, l'Ambasciatore ha richiamato l'attenzione in particolare su alcuni dati, citati nel Dossier Caritas Migrantes 2007, che rilevano le dimensioni e le caratteristiche della collettività albanese in Italia: circa 381.000 migranti regolari (ovvero il terzo gruppo straniero dopo Romania e Marocco); circa 77.900 studenti iscritti presso scuole ed università italiane dal '91 ad oggi; oltre 15.300 attività private gestite da imprenditori albanesi, di cui circa l'85% nel settore delle costruzioni.

Tali dati - ha ricordato l'Ambasciatore - mostrano come il rapporto tra Albania ed Italia negli ultimi anni sia mutato e si sia evoluto, al punto che oggi l'Albania non è più solo paese beneficiario di aiuti allo sviluppo, ma soprattutto partner attivo nei rapporti con l'Italia, in molti e differenti campi. In tale contesto, la migrazione costituisce una risorsa preziosa per entrambi i Paesi d'origine e di destinazione del flusso migratorio, beneficiari di una proficua circolazione delle risorse umane, sociali ed economico-finanziarie coinvolte, significative per il rafforzamento delle relazioni transfrontaliere e per l'ulteriore sviluppo socio-economico delle nazioni coinvolte.

La costante attenzione della Cooperazione italiana allo Sviluppo al fenomeno migratorio albanese, che a fine anni Novanta si traduceva essenzialmente in interventi contingenti, di sostegno alle istituzioni albanesi nella gestione delle emergenze, da alcuni anni ha invece assunto carattere più strutturale. Nel dettaglio, l'Italia ha recentemente finanziato un progetto di assistenza istituzionale per la creazione di un sistema efficace di gestione delle rimesse dei lavoratori migranti, co-finanziando anche altre iniziative tese a facilitare la realizzazione delle linee guida della strategia nazionale di settore, nonchè a potenziare il servizio di informazione a disposizione dei migranti.

L'incontro odierno, cui hanno partecipato oltre 150 rappresentanti di istituzioni albanesi, organizzazioni internazionali e non governative, associazioni pubbliche e private, ha consentito di mettere in relazione i diversi enti che operano nel settore, nonchè di condividere ed analizzare dati ed informazioni utili alla definizione di nuove linee di intervento, capaci di valorizzare efficacemente le potenzialità dell'esperienza migratoria.