25 giugno 2006

Cooperazione, integrazione, pace e accoglienza. Si è incentrato su questi concetti l'intervento del presidente della provincia di Ancona, Enzo Giancarli, nel suo saluto al seminario internazionale, tenutosi ad Ancona il 7 giugno scorso, dal titolo "Adriatico e Mediterraneo: margine d'Europa"

Fonte: AGE
Dal momento in cui si sono aperte le strade del mare, la collaborazione e l'integrazione tra i paesi dell'Adriatico e dei Balcani è importante anche per evitare le contrapposizioni. "Il seminario internazionale - ha sottolineato Giancarli - mette in evidenza il concetto di Europa dei popoli: ovvero accomuna i paesi balcanici e adriatici nelle loro diverse civiltà, tradizioni e lingue.

Civiltà differenti e, a volte, non amiche nel timore e nella diffidenza di quello che definiamo lo straniero". Il seminario ha affrontato la necessità di creare legami culturali tra il sud e nord d'Europa nell'ottica dell'unificazione e in questo svolge un ruolo decisivo, di "cerniera" per l'oriente la città di Ancona, sede in questi giorni delle esercitazioni Adrion 2006 della Marina, e madrina già nel 2000 della Conferenza per lo sviluppo e la sicurezza dell'Adriatico e dello Jonio.

Aprire a nuovi percorsi culturali è uno dei fattori fondanti il progetto di costituzione dell'Euroregione Adriatica, ha detto Margherita Paolini, Presidente Associazione di Cultura Internazionale Oltreillimes Adriatico e Baltico nella nuova proiezione comunitaria. Secondo Paolini, che ha rivolto un plauso all'iniziativa della Regione Marche, l'ipotesi di corridoio tra i mari a cui da tempo sta lavorando, offre la possibilità di aprire a nuove energie e risorse umane. "La cooperazione ha bisogno - ha detto Margherita Paolini - di essere appoggiata da un grosso lavoro di ricucitura culturale. Occorre superare gli stereotipi che lo hanno impedito finora e solo le nuove generazioni possono farlo". Un secondo asse della partnership adriatico-balcanica si potrà dunque sviluppare intorno ad un network di campus universitario. L'asse portante del partenariato Baltico-Mediterraneo è rappresentato invece, ha detto la presidente di Oltreillimes, dal circuito delle città porto evidenziato dalle nuove autostrade del mare.