Nel pomeriggio di sabato 1° febbraio, una decina di persone con il viso coperto da sciarpe e berretti ha fatto irruzione all'Art Kino Kriterion di Sarajevo interrompendo la discussione in corso, attaccando i presenti e ferendo 3 persone.
Era il 27 maggio del 2004 quando Duško Jovanović, proprietario e direttore del quotidiano montenegrino “Dan” veniva ucciso mentre usciva dal suo ufficio di Podgorica. “Dan” non ha mai lesinato attacchi all'esecutivo, e le minacce dirette al giornale e al suo direttore erano frequenti.
Nel suo film "Grbavica", che ottenne l'Orso d'oro a Berlino, raccontò lo stupro etnico. Sostenne poi in Bosnia la campagna per il riconoscimento legale delle donne vittime di stupro. Per il suo impegno, ieri ha vinto il premio europeo Kairos.
Questa mattina alle 9, nell'aula 1 del Tribunale Penale Internazionale dell'Aja per l'ex Jugoslavia (TPI), Radovan Karadžić e Ratko Mladić sono apparsi di nuovo in pubblico insieme.
Oliver Ivanović, uno dei principali leader dei serbi del Kosovo, è stato arrestato lunedì sera, accusato di coinvolgimento nell'omicidio di alcuni albanesi nel 2000.
Giovedì 22 gennaio nel cimitero musulmano di Stražište, a Višegrad, alla presenza di un imponente dispiegamento di forze di polizia, un impiegato comunale ha cancellato con una piallatrice la parola “genocidio” dalla stele in marmo che ricorda le vittime della pulizia etnica condotta in città nei primi mesi del 1992.