Si è svolta la scorsa settimana al Parlamento europeo a Bruxelles una commemorazione unica di due eventi che hanno plasmato l’Europa contemporanea: il centenario della Grande Guerra e il venticinquesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino.
Sono più di 5.000 i giovani che hanno partecipato all'evento per i giovani europei (EYE) presso il Parlamento europeo di Strasburgo nel maggio scorso. Alcuni dei partecipanti presenteranno queste idee a sette commissioni parlamentari: una fonte di ispirazione per le nuove iniziative dell'UE.
Mosca ha annunciato lunedì 1 dicembre 2014 l'abbandono del progetto di gasdotto South Stream a causa dell'opposizione della Commissione europea. L'annuncio è stato fatto da Vladimir Putin durante una visita ad Ankara. “Noi crediamo che di fronte alla situazione attuale, la Russia non possa più continuare la realizzazione di questo progetto”, ha dichiarato il presidente russo durante una conferenza stampa affiancato dal suo omologo turco. La conferma è arrivata anche dall'amministratore delegato della Gazprom Alexei Millier, citato da una agenzia di stampa russa.
In Moldavia si è votato ieri per le elezioni parlamentari. Con l'80% dei voti scrutinati i partiti pro-Ue sono dati al 44%, con un leggero vantaggio su quelli che invece sostengono maggiori legami con la Russia, che sono attorno al 40%.
La possibilità che le elezioni politiche previste in Moldavia per il prossimo 30 novembre possano causare scontri legali e proteste è sempre più plausibile.
Secondo un rapporto pubblicato dalla Walk Free Foundation, decine di mgliaia di persone vivono nei Balcani ridotte in schiavitù, in particolare a seguito di migrazioni illegali e di traffico d'esseri umani.
La Commissione europea ha deciso: la Croazia potrà produrre ancora per 15 anni la “salsiccia di Kranj”, denominazione che la Slovenia voleva porre sotto tutela.
Prende il via oggi a Firenze la terza edizione del Balkan Florence Express, la rassegna di cinema balcanico organizzata da Oxfam Italia in partnership con la Fondazione sistema Toscana e il Festival dei Popoli.
E’ arrivata ieri in tarda serata l’ammissione di sconfitta da parte del candidato socialdemocratico Victor Ponta in corsa, come favorito, per le presidenziali in Romania.