21 dicembre 2016

La Commissione Europea ha recentemente pubblicato un rapporto sullo stato dell'arte nell'implementazione della strategia delle Macroregioni. In merito a quella adriatico-ionica vengono mosse critiche sul livello di impegno dei soggetti promotori

Lo scorso 16 dicembre la Commissione europea ha adottato la prima relazione unica sull'attuazione delle quattro strategie macroregionali dell'Unione europea (UE) esistenti: la strategia dell'UE per la regione del Mar Baltico la strategia dell'UE per la regione del Danubio la strategia dell'UE per la regione adriatica e ionica  e la strategia dell'UE per la regione alpina .

La relazione tratteggia una valutazione sullo stato di attuazione delle strategie e fa il punto sui principali risultati raggiunti fino ad oggi, presentando una serie di raccomandazioni sui possibili sviluppi delle strategie e dei loro piani d'azione, anche alla luce della futura politica di coesione.

Nel complesso, secondo la Commissione, l'attuazione delle quattro strategie macroregionali dell'UE, che interessano 19 stati membri dell'UE e 8 paesi extra UE, ha generato forte interesse e consapevolezza per la cooperazione territoriale e la coesione territoriale europee con il relativo valore aggiunto. Le strategie hanno portato a un maggiore coordinamento e cooperazione in alcuni settori (come navigabilità, energia, cambiamenti climatici) e tra i paesi interessati, oltre ad aver rafforzato la cooperazione con i paesi extra UE, avvicinandoli all'UE. Le strategie hanno altresì contribuito a plasmare le politiche, ad attuare la legislazione esistente e a creare un dialogo più profondo tra i diversi soggetti.

Tuttavia, non hanno ancora dimostrato il loro pieno potenziale e talune difficoltà devono ancora essere superate: per la Commissione gli stati membri che hanno avviato le strategie devono dimostrare maggiore padronanza e senso di responsabilità; l'efficacia dei sistemi di governance deve essere migliorata; le pertinenti fonti di finanziamento esistenti (a livello dell'UE, regionale, nazionale) devono essere coordinate meglio. La relazione sottolinea inoltre l'importanza delle risorse amministrative e della capacità di conseguire gli obiettivi prefissati.

Eusair

La relazione è corredata da un documento di lavoro dei servizi della Commissione che fornisce informazioni più dettagliate sullo stato di attuazione di ogni singola strategia macroregionale, nonché le raccomandazioni specifiche.

Relativamente all'EUSAIR, che vede per protagoniste molte regioni italiane, la Commissione è particolarmente diretta affermando che mancherebbe un vero impegno da parte delle regioni coinvolte, sia a livello tecnico che finanziario, e senza la spinta "non sostenibile né auspicabile" della Commissione Ue, l'intero processo sarebbe ormai in fase di stallo.

L'esecutivo comunitario aggiunge poi: "C'è una distanza importante fra, da un lato, gli impegni politici e dall'altro un seguito effettivo da parte delle amministrazioni nazionali". Per la Commissione europea le risorse messe a disposizione a livello locale "rimangono in gran parte insufficienti" e le amministrazioni dovrebbero anche stare attente a usare le priorità su trasporti ed energia "per completare, non duplicare, le iniziative già prese in altri forum di cooperazione ad alto livello". Bruxelles chiede anche di "esplorare" "modalità pragmatiche per associare tutti i paesi dei Balcani occidentali al lavoro di Eusair".

Fonte: Commissione Europea