Promuovere il trasporto ferroviario non è solo una questione ambientale

30 luglio 2021

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Gli amanti dei treni come me non possono che guardare con soddisfazione alla nuova ondata di politiche che cercano di contrastrare la crisi climatica in Europa. Nell'ultimo ventennio il boom dei voli a basso costo aveva tristemente comportato un declino per i collegamenti ferroviari a lunga distanza, compresi i treni notte. Adesso invece la tendenza si sta invertendo, principalmente per ragioni legate al clima.

L'importanza del trasporto ferroviario non sta però solo nelle emissioni relativamente basse di gas serra che comporta: l'esistenza di una rete densa di collegamenti ferroviari di qualità per i passeggeri in Europa ha anche un valore sociale e politico che non va trascurato.

Gli aerei collegano direttamente tra loro due poli – generalmente grandi città – saltando letteralmente tutto ciò che si trova nel mezzo. Al contrario, i treni procedono attraversando una varietà di territori, fermandosi in un buon numero di centri anche medi e piccoli e servendo comunità che mantengono vive le aree rurali, montane o di confine.

Si può sostenere che il numero di collegamenti ferroviari disponibili in una determinata regione è un buon indicatore del suo grado di integrazione all'interno del continente. In questa prospettiva i treni sono importanti per non lasciare ai margini città e Paesi svantaggiati o periferici – una sfida cruciale per l'Europa odierna.

Ci sono stati in Europa che non hanno o quasi nessun collegamento ferroviario con l'estero – e anche se ce l'hanno, si tratta tipicamente di un collegamento lento e costoso. Per moltissimi abitanti del sud-est Europa, ad esempio, usare il treno per spostarsi è un'opzione che semplicemente non esiste. Persino alcune capitali della regione, come Atene, Tirana e Sarajevo, sono prive di collegamenti ferroviari internazionali diretti.

Data la rilevanza sociale e politica dei treni per passeggeri in Europa, la loro penetrazione negli stati e regioni periferiche dovrebbe essere sostenuta da risorse pubbliche. Le aziende e i governi devono fare la loro parte, ma è fondamentale che anche l'Unione europea investa seriamente nel settore: i collegamenti frequenti e di buon livello non possono limitarsi a coprire solo le regioni centrali dell'Europa e una manciata di grandi città, ma devono essere accessibili a tutti i cittadini europei indipendentemente da dove vivono.

Questo articolo è stato originariamente pubblicato nella newsletter di n-ost. Come OBC Transeuropa, n-ost è un'organizzazione che rivolge particolare attenzione alla metà orientale dell'Europa e che promuove collaborazioni e giornalismo transnazionale.


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