20 marzo 2018

La scorsa settimana a Padova un seminario promosso da OBCT per riflettere su mobilità sostenibile, orizzonti europei e buone pratiche locali

Venerdì 16 marzo 2018 si è tenuto a Padova presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale, Università degli Studi di Padova, il seminario “Il Parlamento europeo in città: mobilità sostenibile, orizzonti europei e buone pratiche locali”, organizzato da Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa, in collaborazione con Agenda 21 e la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Padova.

Pensato per stimolare il dialogo tra portatori di interesse e istituzioni europee, l’incontro era incentrato sul ruolo del Parlamento europeo nelle politiche comuni per la mobilità sostenibile.

La direttrice di OBCT Luisa Chiodi ha introdotto i lavori spiegando come l’ambiente sia una competenza concorrente dell’Unione europea (UE) su cui dagli anni ‘70 ad oggi si è sviluppato un considerevole acquis comunitario.

Assente nelle preoccupazioni dei firmatari dei Trattati di Roma nel ‘57, la politica ambientale dell’UE, invece, è cresciuta grazie a forti pressioni di gruppi di interesse.  Ancora oggi in tempo di crisi, la maggioranza dei cittadini UE ritiene importante che sia il livello comunitario ad occuparsi dell’ambiente ed ha preoccupazioni crescenti rispetto alla sua tutela.

L’On. Damiano Zoffoli, membro della Commissione per l'ambiente (ENVI) del Parlamento Europeo, ha spiegato il lavoro dell’UE nel settore. Ha ricordato come il 25% delle emissioni inquinanti in UE provengono dal settore dei trasporti, e ha descritto la proposta a cui sta lavorando personalmente, nella commissione ENVI, per introdurre una regolamentazione delle emissioni per i mezzi pesanti.

Zoffoli ha sottolineato che la produzione legislativa del PE è seguita da vicino da gruppi di interesse - tra i quali le organizzazioni ambientaliste - che ne influenzano i lavori.

A seguire sono intervenuti i rappresentanti dell'università: il Prof. Massimo De Marchi, Università di Padova, Dip. di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale che ha inserito il tema dell'ambiente in prospettiva globale, anche in riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite e, introducendo il tema delle buone pratiche ha presentato lo strumento dell'informazione geografica o geolocalizzazione a cui hanno lavorato di recente.

Il Prof. Riccardo Rossi, dell’Università di Padova, Dip. di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale a questo proposito ha spiegato l’impegno dell'università nella ricerca sulle necessità derivanti dalla mobilità casa-lavoro del personale docente e degli studenti e la cooperazione tra università e istituzioni per progettare le risposte adeguate.

L’Ing. Simone Dalla Libera, di Agenda 21 consulting ha descritto il lavoro sostegno della mobilità sostenibile urbana. In seguito agli studi effettuati sulle emissioni di scuolabus e automobili Agenda 21 ha elaborato servizi di carpooling scolastico, ovvero di condivisione dei mezzi di trasporto privati, per alcune municipalità della provincia di Padova. Nella sperimentazione avviata da Agenda 21 vengono proposte anche il bike pooling e il più consolidato piedibus.  

Infine, la dott.ssa Alessandra Tormene, della FIAB Federazione Amici della bicicletta di Padova, ha concluso le presentazioni illustrando l’ampio lavoro della società civile che si adopera con iniziative di sensibilizzazione a livello locale, ma riesce a raggiungere anche le istituzioni europee, con un lavoro di lobby civica molto importante.

La mattinata di lavori si è conclusa con un vivace dibattito tra l’Onorevole Zoffoli e il pubblico in sala. Tra gli interventi, una studentessa ha evidenziato la preoccupazione circa il rischio di arrivare sempre tardi e male nel rispondere ai problemi ambientali.

L’Italia, che vanta il triste primato europeo delle morti precoci dovute all'inquinamento, è sotto avvertimento di possibile deferimento alla Corte di Giustizia Europea per la mancata  attuazione della direttiva 2008/50/CE - sui limiti di concentrazione delle polveri sottili e biossido d’azoto.

Il cittadino che respira aria inquinata e non può contare su istituzioni nazionali o regionali determinate ad affrontare il problema dando implementazione alla direttiva europea, rischia di doversi per giunta accollare l’onere della sanzione comunitaria.

Si può e si deve fare di più e meglio coordinandosi tra livelli di governo nazionale ed europeo e mettendo in moto una dinamica virtuosa tra politica, media e portatori di interesse attenti al bene comune, come quelli intervenuti a Padova oggi.

La mattinata di lavori si e’ conclusa con il sorteggio del premio della visita-premio al PE insieme all’onorevole Damiano Zoffoli che è stato assegnato alla trentina Francesca Chiogna, segretaria della Fiab di Padova.

L’evento è stato seguito con una diretta streaming sul profilo Facebook di OBCT e un live -twitting su Twitter  con l’hashtag #RightsEP.

L'evento è stato organizzato nell'ambito del progetto "Il Parlamento dei diritti", co-finanziato dall'Unione europea

Questa pubblicazione/traduzione è stata prodotta nell'ambito del progetto Il parlamento dei diritti, cofinanziato dall'Unione europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea.