Sarajevo - foto di Andrea Mella

In una tesi di laurea si analizza il periodo che va, in Bosnia Erzegovina, dalla firma degli Accordi di Dayton, nel 1995 sino ai giorni nostri. Riceviamo e volentieri pubblichiamo

17/10/2012 -  Francesco Valdiserri

Il lavoro si propone di analizzare la situazione geopolitica della Bosnia Erzegovina dalla firma degli Accordi di Dayton nel novembre 1995 sino ai giorni nostri. L’obiettivo prefissato consiste nel delineare l’evoluzione di questo Stato, uscito da un conflitto di vastissime proporzioni e sottoposto in seguito ad una sorta di protettorato da parte della comunità internazionale. Il lavoro muove dalla descrizione dell’immediato contesto post-bellico, caratterizzato da una gravissima situazione umanitaria ed economica e da precarie condizioni di sicurezza interna, che hanno reso maggiormente difficoltoso l’operato delle truppe NATO dispiegate sul territorio.

L’Accordo di Dayton, comprensivo di 11 Annessi che disciplinano l’intero assetto istituzionale della Bosnia Erzegovina, è di importanza fondamentale perché ancora oggi rappresenta il quadro generale in cui si inserisce l’evoluzione del Paese. Una figura istituzionale fondamentale prevista da tale Accordo è l’Alto Rappresentante, in pratica la massima autorità in Bosnia Erzegovina, che si occupa di gestire l’intero processo di decision-making nel Paese.

Sin dalla sua creazione tuttavia, il complesso assetto istituzionale della Bosnia, creato per dare voce ai tre principali gruppi etnici bosniaci (serbi, croati e bosgnacchi) e che vede lo Stato diviso in due Entità, è oggetto di dibattito poiché considerato un ostacolo all’esercizio della governance da parte delle istituzioni nazionali ed esterne coinvolte nel processo di democratizzazione del Paese. All’impasse contribuiscono anche gran parte dei partiti politici nazionali, arroccati su posizioni nazionaliste e contrari all’attuazione di riforme promosse da Bruxelles.

Un’auspicata riforma dell’Accordo di Dayton, incentrata sulla modifica delle strutture istituzionali interne, costituisce un presupposto basilare per poter iniziare a parlare di un concreto sviluppo della Bosnia Erzegovina, soprattutto in tema di una futura adesione all’Unione Europea. La tesi analizza inoltre altri aspetti considerati fondamentali se inseriti nel contesto di democratizzazione del Paese, tra cui le competizioni elettorali, il tema dei diritti umani, la stabilizzazione militare e la ricostruzione economica.


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