Nell’autobiografia di “uno dei tanti arrivati coi barconi”, Italia e Albania si possono guardare dall’esterno, chiedendosi chi sono stati e cosa stanno diventando. Definendosi “extra-terrone”, Renald Hysi non fa sconti a nessuno e racconta di una migrazione ormai dimenticata
Ogni anno decine di pedoni vengono investiti sulle strade in Macedonia del nord. La recente morte di una studentessa a Skopje ha messo in moto forti proteste di piazza, che chiedono norme in grado di rendere le strade del paese più sicure
Col memorandum d’intesa sul litio del 2024 col governo di Belgrado, l’UE espone il fianco alle accuse di dare “priorità all'avidità e al profitto" rispetto "a stato di diritto, democrazia e sostenibilità ecologica”. Intervista al presidente del Partito della Sinistra Europea, Walter Baier
La manifestazione di sabato 15 marzo a Belgrado è stata la più grande manifestazione di protesta della storia serba. Centinaia di migliaia di studenti e cittadini si sono ritrovati nella capitale per manifestare pacificamente. Non sono mancati però incidenti e provocazioni
Quella del 15 marzo a Belgrado è stata una manifestazione oceanica. Le proteste organizzate dagli studenti da più di quattro mesi, che man mano stano coinvolgendo diverse fasce della popolazione, non si fermeranno. Il racconto della manifestazione, per voce del corrispondente di OBCT Massimo Moratti (17 marzo 2025)
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Il racconto della protesta organizzata a Belgrado dai plenum degli studenti di diverse città della Serbia, per voce del corrispondente di OBCT Massimo Moratti alla trasmissione "Caterpillar" di Rai Radio2 (17 marzo 2025)
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La protesta del 15 marzo, organizzata dai plenum degli studenti di diverse città della Serbia, ha portato nelle piazze e nelle strade di Belgrado centinaia di migliaia di studenti e cittadini. Viene considerata la più grande protesta della storia del paese. Foto di Massimo Moratti
Si è conclusa la sera del 15 marzo la protesta nazionale organizzata dai plenum degli studenti di diverse città del paese. Viene considerata la più grande protesta della storia del paese, con più di 300mila persone in piazza. Il racconto di Massimo Moratti, corrispondente da Belgrado, al GR delle 8.30 di Radio Popolare (16 marzo 2025)
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Migliaia di studenti di diverse città della Serbia sono arrivati a piedi a Belgrado la sera di sabato 14 marzo, attesi nelle strade da quasi 30mila cittadini, per la manifestazione nazionale di protesta di domenica. L'intervento del corrispondente di OBCT da Belgrado, Massimo Moratti, al GR delle 13.00 di Radio Popolare (15 marzo 2025)
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A più di dieci anni di distanza, le proteste di Gezi Park a Istanbul continuano ad aleggiare sulla Turchia. Alcune nuove assoluzioni ai manifestanti di allora fanno sperare in una magistratura non ancora del tutto prona ai voleri del regime politico di Recep Tayyip Erdoğan
Cinque attivisti, tra cui l'artista e scrittore Dejan Atanacković, sono stati arrestati dopo l'ennesima manifestazione in difesa del vecchio ponte sul fiume Sava, un patrimonio storico unico di valore europeo, che il regime ha deciso di cancellare. Un incontro
Qual è il ruolo del sindacato degli insegnanti e il ruolo dei docenti nelle attuali proteste studentesche? Perché sempre più persone diffidano del sindacato? A colloquio con Dušan Kokot presidente del Sindacato indipendente degli insegnanti della Serbia (NSPRS)
Sono dodici anni che il presidente serbo Aleksandar Vučić invoca una non ben definita lotta alla corruzione. Fino a poche settimane fa si trattava di una vuota retorica. Ora, per calmare l'impeto delle proteste, sono scattati alcuni arresti ma restano poco convincenti e le proteste non si placano
Sono passati dieci anni da quando la rotta balcanica è salita all'onore delle cronache con immagini che sarebbero dovute rimanere indelebili. A che punto siamo ora? Il "Festival della rotta balcanica", che si tiene a Venezia dal 13 al 22 marzo, attraverso incontri, proiezioni, laboratori, formazioni, musica e dibattiti cercherà di rispondere a questa domanda
Dal 19 al 29 marzo Milano ospita un'esposizione internazionale dedicata ai cittadini russi incarcerati per aver scelto di esercitare la libertà di denunciare. La mostra mette in luce il sacrificio di centinaia di persone – giornalisti, attivisti, scienziati, studenti, artisti e cittadini comuni – che hanno scelto di opporsi apertamente alla repressione e alla guerra in Ucraina
Le proteste iniziate a novembre in Serbia per decisione degli studenti, si sono poi svolte con marce spostandosi da una città e l'altra del paese. Una mobilitazione pacifica di dimensioni enormi che coinvolge ora altre fasce della popolazione. L'analisi di Massimo Moratti per Radio Fujiko (8 marzo 2025)
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Dopo mesi di proteste organizzate in Serbia dagli studenti, la diaspora serba ha deciso di dar vita ad un "parlamento" virtuale, per sostenere gli studenti in Serbia con riunioni, scambio di informazioni e organizzazione di eventi nei paesi dove oggi vivono. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Sono ormai cento i giorni di manifestazioni ininterrotte in Georgia: dallo scorso autunno numerose categorie di manifestanti non hanno mai smesso di protestare contro le leggi adottate dal governo e contro la decisione di allontanarsi dall’UE. Un'analisi
Sabato 1 marzo a Niš si è tenuta la terza grande manifestazione studentesca. Decine di migliaia di cittadini di tutto il paese hanno protestato per 18 ore filate nella principale città della Serbia meridionale. Ne è uscito una sorta di documento programmatico chiamato Editto degli studenti
Non si placano le proteste degli studenti in Serbia. Il primo marzo si sono radunati a Niš, nella Serbia sudorientale, da lì hanno emanato un “Editto degli studenti” che riportiamo qui nella traduzione integrale
Enormi manifestazioni sono previste per oggi in tutta la Grecia in occasione dell’anniversario del grave incidente ferroviario di Tempi. Le risposte date da politica e giustizia sono ritenute insufficienti da chi scende in piazza
Il 22 febbraio scorso si è svolta a Venezia una manifestazione a sostegno degli studenti che in Serbia protestano da mesi contro la corruzione del governo. Organizzata da studenti serbi che studiano a Venezia, vi hanno partecipato anche studenti e cittadine e cittadini della diaspora di Padova, Milano, Trieste e Bologna. Testo di Aleksandra Ivić, foto di Malena Janković
Un romanzo corale, ma anche un romanzo dei sentimenti e un inno al volontariato. E' "I fiori si bagnano di venerdì" di Marzio Biancolino, che ci porta in un campo profughi allestito in Slovenia durante le guerre di dissoluzione della Jugoslavia. Intervista con l'autore
Diverse azioni di disobbedienza civile e boicottaggio, organizzate nelle ultime settimane in tutta la Bosnia Erzegovina, potrebbero essere il segnale del risveglio di un attivismo civico rimasto a lungo latente
Già importante centro minerario e industriale, oggi Vareš è uno dei comuni più poveri della Bosnia Erzegovina. Le promesse di investimenti stranieri si scontrano con azioni controverse e a volte illegali, e gli attivisti ambientali che denunciano tali prassi rischiano querele
Ultima puntata del nostro reportage lungo il fiume Drina: da Višegrad verso Žepa e la Mokra Gora, fino ad arrivare alla Šarganska osmica, la ferrovia costruita nel 1916 dall’amministrazione asburgica. Si parla di passato, varianti linguistiche e proteste ambientali
Le proteste studentesche che da mesi scuotono la Serbia, hanno fatto riemergere la centralità e modernità del pensiero di Zoran Đinđić, il filosofo e premier progressista ucciso nel 2003. Le sue idee, sostiene Ivo Kara-Pešić, forse vengono davvero comprese solo oggi
Al Parlamento europeo è stato presentato il documentario “Non nel mio paese: il dilemma del litio in Serbia”. Per gli ambientalisti serbi si tratta di pura propaganda per Rio Tinto e per il controverso progetto di estrazione del litio nella valle dello Jadar in Serbia
Nonostante i risultati contestati delle elezioni e il boicottaggio del parlamento delle opposizioni, il Sogno georgiano al potere a Tbilisi tira dritto e per simulare una democrazia funzionante si divide in tre. Sempre più lontana l'UE, che non riconosce il nuovo esecutivo
Due paesi e due realtà diversi: sono quelli visti nelle strade della Serbia lo scorso weekend. Da un lato decine di migliaia di studenti e cittadini che marciano di città in città invocando lo stato di diritto, dall’altra i fedeli del presidente Vučić, trasportati in autobus e treno a spese dei contribuenti