Minacce alla libertà giornalistica: diffamazione e slapp

In occasione del World Press Freedom Day, mercoledì 3 maggio due momenti di formazione con Fondazione Stelline e Ordine dei Giornalisti Lombardia. Partecipazione di Rossella Vignola, di OBC Transeuropa che presenterà le querele temerarie (SLAPP) in una prospettiva europea illustrando in particolare il ruolo della mobilitazione transnazionale che ha spinto la Commissione UE a presentare le sue proposte anti-SLAPP 

In occasione del #worldpressfreedomday, Fondazione Stelline patrocina insieme all’Ordine dei Giornalisti della Lombardia e ospita due momenti di formazione dedicati alla libertà di stampa.

Il primo corso dal titolo Mafie, enti locali e libertà giornalistica si terrà dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e saranno presenti all’incontro i relatori: Riccardo Sorrentino, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia e giornalista de Il Sole 24 Ore; Andrea Carnì, osservatore sulla Criminalità organizzata – Università Statale di Milano; Fabio Bottero, sindaco di Trezzano sul Naviglio e coordinatore regionale di Avviso Pubblico; Bruna Albertini, magistrato; Guido Camera, avvocato e presidente dell’Associazione ITALIASTATODIDIRITTO.; modera Luca Rinaldi, giornalista di Milano Today.

 

Secondo incontro: Minacce alla libertà giornalistica: diffamazione e Slapp, che si terrà dalle ore 14.30 alle ore 17.30. Relatori: Riccardo Sorrentino, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia e giornalista de Il Sole 24 Ore; Fabio Massa, presidente della Fondazione Stelline e giornalista; Antonino La Lumia, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano; Guido Camera, avvocato e presidente dell’Associazione ITALIASTATODIDIRITTO.; Rossella Vignola, ricercatrice dell’Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa; modera Francesco Gaeta, giornalista.

GLI INCONTRI

3 maggio, ore 10.00-13.00

MAFIE, ENTI LOCALI E LIBERTA’ GIORNALISTICA

3 maggio, ore 14.30-17.30

MINACCE ALLA LIBERTA’ GIORNALISTICA: DIFFAMAZIONE E SLAPP

 

Seminario organizzato in collaborazione con il progetto Transnational Political Contention in Europe , cofinanziato dal programma Erasmus Plus, Azione Jean Monnet.