Grozny - Julia Vishnevets

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9 febbraio 2010

Da bambina mi piacevano i filmini. Non i cartoni animati, ma proprio i filmini. C'era qualcosa di magico. Mi piaceva girare la manopola nell'oscurità e guardare come le immagini che brillavano strisciavano verso l'alto. Ho sempre desiderato fare i miei filmini. All'inizio ho provato a disegnarli su dei lunghi nastri, ritagliati da carta lucida (cosa disegnavo, non me lo ricordo assolutamente). Ma la carta lucida non era abbastanza trasparente, e in più, messa nel proiettore, si strappava subito in diversi punti. Poi ho trovato, non so dove, dei pezzi di pellicola fotografica sovraesposta inutilizzata, l'ho lavata col sapone, ho raschiato un'emulsione grigia e ho cercato di incidere i disegni con un ago. E' andata un po' meglio, ma con un attrezzo così rozzo era difficile disegnare illustrazioni così piccole. Ancora peggio era provare a scriverci : su un fotogramma di 35 millimetri ci stavano di solito due lettere. Naturalmente, la pellicola è finita presto. Vi racconto questo, perché il mio lavoro è la realizzazione del mio sogno di bambina. Anche se ci ho messo tanto tempo per capirlo. E' il
mio filmino infinito.