"Racconti ad orologeria" di Faruk Šehić fa parte di quei libri di rielaborazione post-bellica: ma è uno dei pochi a concentrarsi sull’interiorità del protagonista. Prendendo in prestito le immagini surreali del sogno e il linguaggio effimero della poesia l'autore riesce a restituire almeno parte di quel tragico vissuto
Prima la "congiura del silenzio", poi la memoria utilizzata come clava. Uno sguardo al confine orientale grazie alla recensione di "E allora le foibe?" di Eric Gobetti
Riproposto con una nuova traduzione a firma di Alice Parmeggiani il "Dizionario dei Chazari" del maestro del postmodernismo serbo Milorad Pavić. Una recensione
Una recensione che percorre l'impatto sensuale di "La polvere del mondo", capolavoro di Nicolas Bouvier da poco ripubblicato da Feltrinelli dopo essere uscito per la prima volta in Italia nel 2009 grazie a Diabasis
A due ruote dal Mare del Nord sino a Belgrado, seguendo, a partire da Vienna, il corso del Danubio. Un viaggio raccontato da Enrico Brizzi in "Buone notizie dal Vecchio Mondo". Una recensione
Lingua, cibo, paesaggio sono - secondo Paolo Rumiz - gli elementi costitutivi dell’ethnos, che si contrappone al concetto moderno di stato-nazione: un popolo che si riconosce in un luogo attraverso le proprie caratteristiche peculiari ma che non sono fisse, al contrario sono in continuo divenire
Due libri le cui strade si incrociano a accompagnano, per raccontare come la lingua greca appartenga alla nostra contemporaneità. Una recensione doppia di "Le porte del mito" di Maria Grazia Ciani e "Le parole della nostra storia" di Giorgio Ieranò
Un romanzo che racconta delle tradizioni in seno alla famiglia degli ebrei delle montagne o juhuro, comunità secolare che vive sul Caucaso orientale. Il titolo che la scrittrice Stella Prudont ha dato a questo romanzo è "Dedejme", che in lingua giudeo-tata significa "mamma". Una recensione
È uscito recentemente per i tipi della casa editrice Nutrimenti di Roma il romanzo d’esordio di Lana Bastašić “Afferra il coniglio”, vincitore del Premio dell’Unione europea per la letteratura 2020. Una recensione